Bonus ristoranti, i pagamenti dei contributi a fondo perduto del decreto Agosto destinati alla filiera alimentare sono in arrivo. Molte domande sono però incomplete o parziali: vediamo i documenti utili alla regolarizzazione della propria istanza, passaggio fondamentale per ottenere il contributo.
Bonus ristoranti, i pagamenti per chi ha richiesto i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Agosto sono in fase di arrivo.
Sono circa 40.000 le domande arrivate, e molte di queste però hanno presentato l’istanza in modo incompleto: per ottenere il contributo, dovranno integrare la documentazione inviata.
In totale l’erogazione del fondo perduto destinato ai ristoranti e alla filiera alimentare costerà 87 milioni di euro: la prima parte riguarda i versamenti in atto in questi giorni, pari al 90% dei contributi richiesti. Il restante 10% verrà invece erogato entro la fine del mese di marzo.
Bonus ristoranti, pagamento in arrivo
Il ministro delle politiche Agricole Stefano Patuanelli ha confermato, durante il question time del 10 marzo, che i pagamenti del bonus ristoranti sono in arrivo.
Si tratta dei contributi a fondo perduto che il decreto Agosto ha stabilito per la filiera della ristorazione: l’aiuto è destinato a 125.000 imprese con codice ATECO prevalente 56.10.11, 56.29.10 e 56.29.20 (ristoranti, mense e catering) per incentivare l’acquisto di prodotti agroalimentari del territorio.
La domanda si poteva presentare online o alle Poste, fino alla scadenza del 15 dicembre 2020. Sono arrivate circa 40.000 istanze, per un totale di 87 milioni di euro erogati.
Come anticipato, il pagamento avviene in due tranche:
- il 90% sarà erogato al momento dell’accettazione della domanda, con l’indicazione di documenti fiscali relativi agli acquisti effettuati, anche non quietanzati;
- il saldo del 10% verrà invece erogato dopo aver presentato la quietanza di pagamento, che dovrà essere effettuato con modalità tracciata.
Bonus ristoranti, come regolarizzare la propria domanda: i documenti necessari
Secondo quanto dichiarato dal ministro Patuanelli, delle 40.000 domande arrivate solo in 12.700 hanno ricevuto il contributo. Molte altre risultano infatti parziali o incomplete, e quindi necessitano di un’integrazione dei documenti.
I documenti da inviare sono i seguenti:
- visura camerale in corso di validità;
- copia dei documenti fiscali certificanti gli acquisti nelle categorie previste dal decreto ed eventuali documenti di trasporto;
- eventuale copia delle quietanze associate ai documenti fiscali, se già disponibili al momento della presentazione (opzionale in questa prima fase di adesione).
Per quanto riguarda le fatture e i documenti di trasporto, questi devono certificare l’acquisto e la consegna dei prodotti, anche non quietanzati, acquistati dopo il 14 agosto 2020 fino alla data di presentazione della domanda.
Il Ministero delle Politiche agricole consiglia di controllare anche che:
- il codice fiscale sia quello indicato nella Visura Camerale;
- il codice ATECO prevalente sia aggiornato e corrisponda a quelli previsti dal Decreto Ministeriale.
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