Il bonus tessile, moda e accessori è utilizzabile al 100% per il 2021: ecco come fare e cosa sapere.
Attraverso il provvedimento del 23 giugno dell’Agenzia delle Entrate è stata resa nota la percentuale per cui si può fruire del credito d’imposta disponibile per l’industria tessile, della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria, bonus tessile moda e accessori, a patto che gli interessati abbiano inviato l’apposita richiesta entro lo scorso 10 giugno.
Le informazioni sono state fornite attraverso il provvedimento prot. 2022/236366, e si legge all’interno che si è stabilito che l’ammontare del credito d’imposta fruibile dai beneficiari che hanno fatto domanda sarà pari al 100% di quello risultante dall’ultima istanza presentata in relazione al periodo d’imposta del 31 dicembre 2021.
Il bonus è stato introdotto per sostenere le imprese del mondo tessile a seguito del 2020 con il decreto Rilancio, ed è stato reso disponibile attraverso due diverse finestre temporali. Quella relativa al periodo d’imposta 2021 è stata aperta dal 10 maggio 2022 fino al 10 giugno di quest’anno.
Ecco quali sono le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e come procedere.
Bonus tessile, moda e accessori: ecco le ultime istruzioni dall’Agenzia delle Entrate
In cosa consiste il bonus tessile
La comunicazione per richiedere il bonus era possibile solo per via telematica. A poter fare richiesta, e quindi a poterlo ricevere, sono le industrie facenti parte del mondo della moda, dell’industria tessile, delle calzature, e della pelletteria, identificate nello specifico all’interno del decreto-legge n.34 del 2020.
A far parte di queste categorie sono, per esempio, le aziende tessili, quella di ricami, quelle che si occupano di fabbricazione di spago, corde, funi, e reti, della fabbricazione di calzature realizzate in materiale tessile senza suole applicate, o anche della lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale.
Ideato con l’intenzione di sostenere queste imprese, viene riconosciuto sull’aumento delle rimanenze finali di magazzino relative allo specifico periodo d’imposta identificato dalla finestra in cui si è potuta fare domanda, in questo caso per il periodo d’imposta in atto al 21 dicembre 2021.
Nello specifico, consisterebbe nel riconoscimento di un credito d’imposta che sia pari al 30% del valore delle suddette rimanenze finali di magazzino, a patto che siano eccedenti la media del valore registrato nei 3 anni precedenti a quello di spettanza del beneficio. Tuttavia la situazione non è proprio così. Infatti, seguendo questa logica non dovrebbe essere del 100%, perché quindi è stato deciso questo?
L’Agenzia delle Entrate, in breve, per determinare la percentuale dei crediti effettivamente fruibili, fa un rapporto tenendo anche conto delle risorse disponibili.
A quanto ammonta il credito?
In realtà il calcolo del credito d’imposta effettivamente disponibile è più complesso. Infatti l’ammontare del bonus di cui stiamo parlando, in realtà, è pari al credito d’imposta richiesto moltiplicato per la percentuale che è stata resa nota con specifico provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
La percentuale in questione è stata calcolata facendo un rapporto tra i fondi disponibili per l’anno in questione, pari a 250 milioni di euro per il 2022, con l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta che sono stati richiesti nel periodo.
Siccome per il 2022 l’ammontare dei crediti d’imposta complessivi è risultato essere inferiore ai fondi disponibili (250 milioni) è stato deciso che la percentuale di credito d’imposta disponibile per chi ha inviato la richiesta sia del 100%.
Come sapere quanto si riceverà
Chi ha fatto domanda aveva ricevuto, entro cinque giorni dall’invio della richiesta da fare esclusivamente telematicamente, la risposta positiva o negativa. In caso di risposta negativa era possibile inviare nuovamente la richiesta fino al 10 giugno 2022.
Le realtà che sono state considerate eleggibili per il bonus potranno visualizzare l’entità del credito d’imposta attraverso il proprio cassetto fiscale, utilizzando i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso degli intermediari, anche loro potranno accedere agli importi, ma solo se in possesso di apposita delega.
Per poter entrare sul proprio cassetto fiscale è necessario, inoltre, essere in possesso alternativamente del codice Spid, oppure della Carta Nazionale dei Servizi (Cns), o di una Carta di Identità Elettronica (Cie).
Credito superiore ai 150mila euro: cosa succede
Nel caso in cui ci si vedesse riconosciuto un credito d’imposta superiore ai 150.000 euro, prima di poterlo utilizzare bisognerà attendere il via libera dell’Agenzia delle Entrate.
Questo verrà dato solo a seguito dei controlli e verifiche antimafia dovuti per legge. Una volta eseguite queste ulteriori procedure, comunque, non si dovrà attendere oltre per poter usufruire del credito d’imposta e utilizzarlo.
Come si fa a utilizzare il bonus
Il credito d’imposta, o bonus tessile, è utilizzabile solo ed esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24.
Le modalità di presentazione previste del modello F24, inoltre, sono solo quelle telematiche, ovvero sempre attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate i canali appositi. Può essere presentato sia dagli interessati, sia dagli intermediari con apposita delega, utilizzando il codice tributo “6953” già precedentemente istituito con la risoluzione 65/E del 30 novembre 2021.
Il bonus tessile, moda, e accessori si può sfruttare durante il periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
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