Borsa di Milano oggi 3 ottobre: il Ftse Mib inizia il nuovo mese di contrattazioni in guadagno, facendo meglio delle altre Borse europee. Cala molto lo spread tra Btp e Bund tedeschi.
Borsa di Milano oggi 3 ottobre: il Ftse Mib recupera nel corso della seduta e chiude guadagnando oltre l’1,5%.
Lo spread viaggia sotto i 235 punti, scendendo di quasi il 5%. I future WTI e Brent sono aumentati dopo le notizie secondo cui l’Opec+ sta valutando un taglio della produzione di petrolio di oltre un milione di barili al giorno. Una tale mossa sarebbe la più grande presa dall’organizzazione per affrontare la debolezza della domanda globale.
L’EUR/USD viene scambiato intorno ai 0,9800. Un ulteriore rialzo della coppia, comunque, appare sfuggente in mezzo alla crisi energetica europea e ai timori di recessione. Il PMI manifatturiero dell’Eurozona ha deluso le attese, anche quello della Germania. Il dato italiano, invece, è stato in miglioramento per il mese di settembre.
Borsa di Milano oggi 3 ottobre aggiornamento delle 18.00: Ftse Mib in rialzo
Il Ftse Mib chiude guadagnando l’1,57%, a 20.972,57 punti. In netto calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, sotto i 235 punti base, ma anche il rendimento del titolo decennale, sotto al 4,5%.
Sul listino principale di Piazza Affari il rialzo del prezzo del petrolio spinge Tenaris (+6,90%) ed Eni (+3,04%). Inoltre i vertici di Tenaris hanno rivisto le stime sulla marginalità per il secondo semestre del 2022. Vanno poi bene nel settore del credito Mediobanca (+2,83%) e Banco Bpm (+3,30%). Si riprendono le utilities: Enel guadagna il 3,15%, A2A il 2,17%, Hera lo 0,55%.
Aggiornamento delle 13.00: Ftse Mib recupera
Con 20.661,86 e un rialzo di +0,06% il Ftse Mib torna in positivo e offre la migliore performance in Europa alle ore 13.00. Recuperano i bancari, ma non Banca Generali che perde il 4% sulla scia di indiscrezioni di una cessione a Mediobanca.
I titoli energetici sono tutti in aumento, con Tenaris degno di nota a +7%.
In Europa, Dax tedesco e Cac francese limitano le perdite, ma restano in rosso. I PMI manifatturieri dei due Paesi hanno deluso le attese a settembre, calando ancora rispetto al dato precedente. In Italia, invece, il risultato è passato da 48,0 a 48,3.
Aggiornamento delle 9.30: Ftse Mib apre in rosso
Alle ore 9.30 il Ftse Mib si attesta sui 20.532,53 con un calo dello 0,53%. Sul listino i bancari flettono e scambiano in territorio negativo, con Banca Generali che crolla di oltre il 5%. Nell’aria ci sono indiscrezioni sulla possibile acquisizione della società da parte di Mediobanca, rimasta comunque una notizia non ufficiale.
Saipem, Eni, Snam, Terna, Tenaris viaggiano invece in positivo. Lo spread Btp-Bund sale a 247 punti e il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali sono al 4,572%, in rialzo.
Le borse europee soffrono: il Dax tedesco è in perdita con un -1,35% e il Cac francese scende dell’1,43%. Il FTSE 100 londinese diminuisce dello 0,99%. Nel valutario, da segnalare che la sterlina britannica ha registrato un balzo in avanti sulla notizia che il Governo del Regno Unito annullerà i piani per eliminare l’aliquota massima dell’imposta sul reddito.
Asia debole: la settimana sarà cruciale anche per Wall Street
Le azioni hanno registrato piccoli guadagni in Giappone e sono scese a Hong Kong e in Australia. Gli scambi in Asia sono stati limitati dalla chiusura dei mercati cinesi per la Golden Week e per le festività in Corea del Sud e Sydney.
Gli investitori ora attendono i dati sull’occupazione questa settimana per ulteriori indizi sulla traiettoria di aumento dei tassi della Fed. Le prossime letture dell’inflazione e del Pil forniranno anche dettagli sui movimenti delle pressioni sui prezzi. Sono previste anche decisioni sui tassi in Australia e Nuova Zelanda, con queste economie considerate sentinelle per i pari dei mercati sviluppati.
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