Borsa di Milano oggi 5 gennaio: Ftse Mib parte in calo

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

05/01/2023

Borsa di Milano oggi 5 gennaio: Ftse Mib chiude gli scambi in lieve calo, così come le altre piazze europee. Spread sui 201 punti. Dopo i verbali Fed, il sentiment si sta oscurando.

Borsa di Milano oggi 5 gennaio: Ftse Mib parte in calo

Borsa di Milano 5 gennaio: il Ftse Mib chiude con un lieve ribasso, così come le altre piazze europee. Il listino milanese scambia sotto i 24.860 di chiusura di ieri.

Dopo una brillante seduta in Asia, il sentiment si sta oscurando poiché pesano i toni ancora aggressivi della Federal Reserve nei verbali dell’ultima riunione. I rialzi dei tassi continueranno, questo il principale messaggio.

In Italia, lo spread chiude la giornata viaggiando attorno ai 201 punti. Il Btp decennale rende il 4,37%, in rialzo. L’inflazione preliminare italiana è in lieve calo a dicembre.

Il Ftse Mib ha perso solo qualche decimale alla fine della giornata. Sul listino viaggiano misti i bancari e si registrano i tonfi di Prysmian ed Hera. Spicca, invece, Tenaris.

In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese perdono, mentre sale il FTSE 100 londinese.

Borsa di Milano oggi 5 gennaio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib in lieve calo

Il Ftse Mib scende dello 0,11% e chiude a 24.832,70. Sul listini di Piazza Affari in rialzo i petroliferi, con Brent e Wti in rialzo. Eni guadagna lo 0,24%, Saipem lo 0,39%, Tenaris il 2,92%. Bene anche Cnh (+1,54%) e Stellantis (+1,04%).
Quest’ultimo ha detto di voler estendere la partnership con Archer Aviation per produrre Midnight, il velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale.

In fondo al listino, invece, Hera (-3,42%), Diasorin (-2,04%), Campari (-1,95%), Amplifon (-2,70%), Prysmian (-2,34%) e Terna (-1,94%).

Asia in rally, futures Usa colpiti dalla Fed

Le azioni asiatiche stanno chiudendo una seduta in rialzo, sulle speranze per l’uscita della Cina dalla pandemia.

Il Nikkei giapponese è rimbalzato dal minimo di tre mesi; gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai hanno archiviato gli scambi con rialzi del 2,13% e 1,01% mentre Hong Kong viaggia su guadagni dell’1,30%. I titoli dell’e-commerce e dei beni di consumo sono stati tra i top performer a Hong Kong, che ha toccato il massimo di sei mesi.

Le speranze di riapertura nel dragone hanno spinto lo yuan cinese ai massimi di quattro mesi e hanno sostenuto titoli e valute regionali.

L’ottimismo dell’Asia arriva mentre i verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve, pubblicati mercoledì, contenevano un avvertimento contro i tagli dei tassi di fine anno che gli operatori hanno scontato.

I membri del comitato della Fed hanno osservato che “un allentamento ingiustificato delle condizioni finanziarie complicherebbe gli sforzi per ripristinare la stabilità dei prezzi”, hanno mostrato i verbali.

I futures Usa scambiano in rosso. La sessione di trading notturna è stata instabile. I mercati erano scesi all’inizio della giornata sulla scia di un mix di dati economici, ma le azioni sono salite alla campana di chiusura. Il Dow ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,4%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e lo 0,7%.

Il rapporto Job Openings and Labor Turnover, o JOLTS, di novembre, ha mostrato che il mercato del lavoro è rimasto forte, rafforzando le preoccupazioni che la Fed potrebbe continuare ad alzare i tassi di interesse fintanto che rimarrà un mercato caldo per i lavoratori.

Ma l’indice manifatturiero ISM ha evidenziato che il settore si stava contraendo dopo 30 mesi di espansione, cosa che gli investitori hanno visto come un indicatore positivo del fatto che i precedenti aumenti dei tassi hanno avuto l’effetto previsto di raffreddare l’economia.

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