Borsa di Milano oggi 9 dicembre: il Ftse Mib chiude con il segno più, con lo spread che allunga attorno ai 190 punti base. Le minacce di Putin fanno risalire il prezzo del petrolio.
Borsa di Milano oggi 9 dicembre: il Ftse Mib va in rialzo, appena sopra i 24.207 punti di chiusura di ieri.
Lo spread cresce e si attesta attorno ai 190 punti, in una giornata piena per il Governo Meloni. La Legge di Bilancio 2023 è entrata nelle frenetiche fasi finali. Il Commissario Ue Gentiloni ha annunciato che ci sarà un giudizio sulla manovra la prossima settimana.
Il Btp decennale rende attorno al 3,8% ed è in rialzo. In mattinata sono stati piazzati dal Tesoro 6 miliardi di Bot a 12 mesi, scadenza 14 dicembre 2023. Il rendimento è pari al 2,669%
Il Ftse Mib è in lieve guadagno. In osservazione c’è Leonardo, in aumento dopo l’annuncio dello strategico accordo Italia-Regno Unito-Giappone per la realizzazione del super caccia all’avanguardia Tempest. La società italiana sarà coinvolta.
Le banche oscillano, e anche UniCredit crolla dopo un inizio in rialzo. Enel guadagna nonostante S&P abbia tagliato il rating a negativo per i timori sulla cessione di 21 miliardi di asset. Oggi è previsto il delisting di Atlantia.
In Europa, il Dax tedesco, il Ftse 100 inglese e il Cac francese sono in rialzo.
Borsa di Milano oggi 9 dicembre aggiornamento delle ore 18.00: Ftse Mib in lieve rialzo
Il Ftse Mib guadagna lo 0,29% e chiude a 24.277,49 punti. Sale lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 190 punti base. Cresce anche il rendimento del titolo decennale, che viaggia attorno al 3,8%. Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Eni (+0,02%), Enel (+0,93%), Buzzi Unicem (+2,38%), Amplifon (+1,49%), Interpump (+2,96%), Moncler (+1,84%), Prysmian (+2,22%) e Tim (+1,35%).
In coda, invece, Leonardo (-1,65%), Tenaris (-0,87%) e Nexi (-1,00%). In negativo anche Unicredit (-0,16%). Secondo Bloomberg la Bce starebbe valutando un possibile aumento del requisito minimo patrimoniale Srep.
Aggiornamento delle ore 13.05: Ftse Mib in rosso
Il listino milanese perde lo 0,36%. In fondo al Ftse Mib finiscono Stellantis a -2,56% e UniCredit a -2,45%. Perdite pesanti anche per Saipem a -1,60%, Banco Bpm a -1,84%, Finecobank a -1,35%, Nexi a -1,51%.
Buoni guadagni, invece, per Prysmian a +1,35%, Stmicroelectronics a +1,24%, Amplifon a +2,07%.
Aggiornamento delle ore 10.25: Fts Mib in perdita
Il Ftse Mib perde lo 0,06% e va sotto i 24.200 punti. Sul listino milanese spicca il tonfo di Stellantis del 2,10%. Anche Tenaris va giù pesantemente, dell’1,32%, mentre Nexi cede l’1,07%.
UniCredit avanza dell’1,41% e anche Amplifon e Interpump si fanno notare per guadagni oltre l’1%.
Mercati asiatici in volo, futures Usa positivi
L’indice Hang Seng ha guidato i guadagni nell’Asia-Pacifico, con i dati sull’inflazione cinese sono stati più o meno in linea con le aspettative. L’indice dei prezzi al consumo in Cina è salito dell′1,6% a novembre su base annua, mentre l’indice dei prezzi alla produzione è sceso dell′1,3%.
Il dragone sta cercando di mandare messaggi positivi sul sostegno all’economia, iniziando dalla decisione di allentare le misure anti-Covid. Non a caso, le azioni delle società immobiliari e tecnologiche quotate a Hong Kong sono esplose durante la sessione asiatica con il sentimento positivo che persiste intorno alla riapertura della Cina.
I pesi massimi Alibaba e Meituan hanno aggiunto rispettivamente più del 3% e circa il 2%.
Le mosse arrivano anche dopo che i media statali hanno riferito che il premier cinese Li Keqiang ha affermato che la crescita economica della Cina aumenterà man mano che il Paese revoca le misure Covid.
Negli Usa, i futures sulle azioni sono in rialzo. Nel trading della notte, S&P 500 è salito per interrompere una serie di perdite di cinque giorni, la sua serie più lunga da ottobre. L’indice di mercato generale ha guadagnato lo 0,75% e il Dow lo 0,55%. Il Nasdaq ha avuto la migliore performance della giornata, in rialzo dell′1,13%.
Anche con i guadagni di giovedì, tutte e tre le medie principali sono sulla buona strada per registrare perdite per la settimana.
Gli investitori attendono la pubblicazione del rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione di novembre, che fornirà ulteriori informazioni su come gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve stanno funzionando per domare l’inflazione elevata.
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