Generali: 2 miliardi in cassa per crescere ancora. Dividendi per 5 miliardi in tre anni?

Luca Fiore

5 Novembre 2018 - 10:23

Il 21 novembre sarà presentato il piano al 2021 del Leone di Trieste. Focus in particolare sull’utilizzo della liquidità e sulla politica dei dividendi.

Generali: 2 miliardi in cassa per crescere ancora. Dividendi per 5 miliardi in tre anni?

Iniziano a delinearsi i contorni del piano che Assicurazioni Generali presenterà il prossimo 21 novembre. A guidare l’azione della compagnia triestina nei prossimi anni, lo ha già anticipato il Ceo Philippe Donnet, sarà “la crescita nella creazione di valore”.

Stando alle prime indiscrezioni, i prossimi anni saranno dedicati al miglioramento nella gestione delle risorse, all’espansione in ambiti che al momento non sono presidiati, o che non lo sono abbastanza, e alla modernizzazione della macchina operativa. Non va ovviamente dimenticato l’apporto che potrebbe arrivare dai circa 2 miliardi di liquidità in pancia al gruppo, frutto delle cessioni finora effettuate, che potrebbero essere utilizzati per crescere per linee esterne.

Tre i cardini del piano

Ottimizzazione finanziaria delle risorse, espansione in zone e settori attualmente non presidiati a sufficienza e modernizzazione della macchina operativa. Questi i tre cardini del piano industriale che, secondo quanto riportato da Affari & Finanza, guideranno l’azione del Leone nei prossimi anni.

Per quanto riguarda i settori non presidiati, il piano punterebbe in particolare al ramo danni, alle polizze sanitarie e alla previdenza privata. Il processo di modernizzazione prevedrebbe invece investimenti in nuove competenze hi-tech, con un focus particolare sulla cyber security.

Capitolo liquidità

Finora ci si è mossi con acquisizioni di piccola taglia in Polonia e Slovenia e l’obiettivo da tempo dichiarato è di crescere in Russia, dove il colosso di Trieste detiene il 38,45% di Ingosstrakh. Non sono da escludere operazioni in Francia e Germania anche se in questi casi l’entità dell’investimento potrebbe superare le possibilità di intervento.

Meno rischio Italia e più dividendi?

La rincorsa in borsa nei confronti degli altri big europei come Axa ed Allianz è stata finora zavorrata dall’enorme mole, pari a circa 60 miliardi di euro, di titoli italiani iscritti a bilancio. In questo senso, gli operatori potrebbero accogliere con particolare favore una strategia di alleggerimento dello stock di Btp, che espongono eccessivamente la Compagnia alle tensioni politiche in arrivo da Roma.

Altra nota positiva potrebbe essere rappresentata dalla politica dei dividendi. Nel caso di conferma della cedola a 0,85 centesimi nel 2018, il target di 5 miliardi di dividendi in quattro anni sarebbe centrato. L’auspicio dei soci è che l’obiettivo, con un anno in meno a disposizione, sia confermato in quota 5 miliardi.

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