Grazie ai forti guadagni registrati dalle azioni del comparto bancario, limati dalle prese di beneficio registrate a giugno, il primo semestre 2021 del Ftse Mib si è chiuso con un rialzo a due cifre. Performance deludenti per le utilities.
Dopo cinque mesi da record, a giugno 2021 le azioni del comparto bancario si sono fermate per riprendere fiato penalizzando la performance complessiva del Ftse Mib.
Nel mese che si chiude oggi, l’indice che raggruppa le 40 maggiori società quotate a Piazza Affari, che a maggio aveva messo a segno un +4,6%, ha evidenziato un rosso di circa mezzo punto percentuale portando l’incremento da inizio anno al +13%.
La sensazione generale è che dopo esser salite tanto in vista di operazioni straordinarie, le azioni delle banche quotate a Milano siano in stand-by in attesa di mosse concrete destinate a ridisegnare il comparto.
Ftse Mib: le azioni migliori a giugno 2021
L’arrivo della variante Delta ha permesso a Diasorin di chiudere il mese di giugno 2021 con un rialzo di oltre dieci punti percentuali ed a Recordati di segnare un incremento di oltre il 5%.
Giugno 2021 si è rivelato positivo, nonostante la probabile fine del cashback di Stato, anche per Nexi (+10%).
Andamento di tutto rispetto anche per i titoli del risparmio gestito: Banca Generali ha segnato un +7,3%, FinecoBank un +6,9% mentre Azimut e Banca Mediolanum, che ieri hanno incassato il “buy” di Deutsche Bank, sono rimaste più indietro (+1 e +1,8 per cento).
In sostanziale parità il comparto che raggruppa le aziende di pubblica utilità: Snam, Hera, Terna ed A2A non hanno fatto registrare variazioni di rilievo mentre Enel ha perso circa due punti e mezzo percentuali.
Ftse Mib, giugno 2021. Elaborazione su dati Borsa Italiana
Ftse Mib: le azioni peggiori a giugno 2021
Tra i titoli peggiori all’interno del Ftse Mib a giugno 2021 troviamo l’accoppiata formata da BPER Banca e Banco BPM, in rosso rispettivamente dell’11 e di quasi il 9%.
Dopo aver corso tanto nei primi cinque mesi, il saldo dei due titoli nel primo semestre segna un rialzo di 21 e 48 punti percentuali, nel mese che si chiude oggi sono intervenute le più classiche prese di beneficio. Saldo negativo a giugno anche per UniCredit (-5,5%) e Intesa Sanpaolo (-4,7%).
Riduzione di quasi 6 punti percentuali per Telecom Italia e contrazione del 5,5% per Leonardo.
Borsa Italiana: blue chip migliori e peggiori del primo semestre 2021
Tra i settori che hanno permesso nel primo semestre il superamento di importanti livelli resistenziali c’è certamente quello bancario: detto dell’accoppiata formata da Banco BPM e BPER, performance decisamente degne di nota sono state registrate anche da UniCredit e Mediobanca, salite entrambe di quasi 30 punti percentuali, Intesa Sanpaolo (+20% circa) e Poste Italiane (+33%).
Andamento misto per utilities: a fronte di titoli che nel primo semestre 2021 si sono comportati decisamente bene (A2A ha guadagnato oltre 30 punti percentuali, Hera il 16%) ce ne sono altri, giusto per citare il maggiore, Enel (-5%), che hanno frenato l’avanzata del Ftse Mib.
Ftse Mib, primo semestre 2021. Elaborazione su dati Borsa Italiana
Si tratta di un settore da monitorare con attenzione perché gravato dalla minaccia di un rialzo dei tassi (che al contrario potrebbe spingere il comparto delle banche) e dal fatto che la tanto sbandierata transizione energetica costringerà queste aziende a mettere in campo forti investimenti.
Nel comparto energetico, tra gennaio e giugno il Brent è salito di un sorprendente 46%, spicca il +38% di Tenaris ed il +20% di Eni mentre Saipem è scesa di oltre 8 punti percentuali.
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