Questa volta non si tratta della stima di un centro studi, per la prima volta è il governo britannico a valutare l’impatto della Brexit sull’economia della Perfida Albione. Vediamo i risultati dello studio.
È il governo inglese a dirlo: uscendo dall’Unione Europea, la ricchezza dei cittadini d’Oltremanica è destinata a ridursi. È il risultato che emerge da uno studio condotto da un team di economisti governativi provenienti da vari dipartimenti tra cui il Tesoro, quello per la Brexit, l’industria, l’ambiente e il commercio internazionale.
Stando ai dettami dell’accordo che il parlamento di Westminster si appresta a votare il prossimo 11 dicembre, la data è stata annunciata poco fa dalla premier britannica Theresa May, il Prodotto interno lordo del Regno Unito, in un arco temporale di 15 anni, registrerà una perdita di quasi 4 punti percentuali, 3,9 per la precisione, rispetto all’ipotesi di restare nel mercato unico.
In termini assoluti, l’accordo produrrà un rosso di circa 100 miliardi di sterline ogni anno nel corso del prossimo quindicennio: il dato è di circa cinque volte maggiore rispetto ai quasi 20 miliardi che, secondo i numeri dell’istituto di statistica, il Regno Unito ogni anno trasferisce all’Unione europea.
Senza accordo il calo sfiorerebbe il 10%
Se l’intesa raggiunta dall’esecutivo sembra costosa, gli esperti governativi hanno fornito anche una stima di cosa accadrebbe in caso di mancato accordo. Secondo i calcoli, l’ipotesi di un no-deal, caldeggiata da diversi esponenti politici, produrrebbe un calo della ricchezza prodotta, sempre in 15 anni, del 9,7%.
“Da un punto di vista esclusivamente economico, lasciare l’Unione europea produrrà un costo, poiché ci saranno impedimenti negli scambi commerciali”, ha detto Philip Hammond, il cancelliere dello scacchiere, nel corso di un’intervista alla BBC. Ma nel complesso, Hammond ha sfoggiato un cauto ottimismo: “il Paese continuerà a crescere e quindi l’impatto per l’economia nel suo complesso sarà molto modesto”.
Sterlina si conferma tonica
Le indicazioni dell’esecutivo non stanno impattando il pound: nel cable, il cambio con il biglietto verde, la sterlina passa di mano a 1,2753 $, +0,1% sul dato precedente, mentre l’incrocio con la moneta unica arretra dello 0,13% a 0,8846 £. Anche se leggermente sottotono, il listino della City (-0,18% a 7.004,52 punti) non ha sofferto particolarmente delle indicazioni arrivate da Whitehall (+0,08% a 3.169,08 punti per l’Euro Stoxx 50).
In arrivo i risultati degli stress test
Dopo la chiusura delle piazza finanziarie europee, la Bank of England pubblicherà i risultati degli stress test annuali sulle maggiori banche del Paese. La diffusione del report è stata anticipata per concedere ai parlamentari più tempo prima del voto dell’accordo di uscita.
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