Potenziali soluzioni di investimento sul comparto obbligazionario sovrano a 4 e 8 anni di durata complessiva
Un mese fa come adesso era un conto alla rovescia per scoprire quali sarebbero state le condizioni economiche del BTP Più. Il bond della 5° serie della famiglia dei Valore manteneva inalterate molte caratteristiche di questi titoli, ma ne introduceva una davvero rivoluzionaria. Ossia la possibilità di rimborso anticipato dopo i primi 4 anni rimessa a discrezione del creditore.
Di solito siamo abituati all’esercizio della call a discrezione dell’emittente, e non del creditore. Con il Più si invertono i ruoli e non si tratta di una novità di poco conto.
Per chi non è riuscito a comprarlo in sede di lancio è tempo di fare altre valutazioni, ormai il passato è andato. In particolare, se hai perso il BTP Più a febbraio ecco 3 titoli per guadagnare di più a 4 e 8 anni.
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Investire in titoli si Stato a 4 anni
Partiamo dal’obiettivo a 4 anni, un timeframe intermedio tra il parcheggio di breve termine e l’impegno tipico di un investimento di lungo periodo. Forte di questo pro, ossia la non eccessiva durata residua, un investitore potrebbe pensare di alzare l’asticella del rischio pur restando sul reddito fisso. Una sorta di via d’uscita al dilemma della massimizzare del ritorno senza esporsi sul capitale di rischio o il dover restare a lungo in un investimento.
Tra gli emittenti sovrani, i bond denominati in euro emessi dal Governo rumeno offrono in media ritorni maggiori a parità di tempo, ma anche di rischi più elevati. Vediamo il “Romania Tf 6,625%”, codice ISIN XS2538441598. La data scadenza è il 27/09/29, cioè tra 4 anni e mezzo e non 4 esatti come al 1° pit-stop del BTP Più. In compenso ha una cedola nominale annua doppia se rapportata al rendimento medio ponderato del Più a 8 anni, ossia il 3,275% lordo in emissione, a 100. È invece più che doppia se rapportata ai tassi nominali annui dei primi 4 anni del Più, il 2,85%.
Tuttavia, al prezzo attuale di circa 106,5 centesimi c’è che il rendimento effettivo annuo lordo a scadenza è del 4,96% (4,16% netto; dati Borsa Italiana). Il minimo e massimo annuo sono stati a 105,5 e 109,03, mentre la duration modificata del bond è del 3,8. Il bond è quotato sul MOT di Borsa Italiana, il lotto minimo di negoziazione è di 1.000 € e l’aliquota fiscale sugli interessi è sempre del 12,50%.
Investire sui BTP per una durata di 8 anni esatti
Sul timeframe a 8 anni l’ipotetico investitore desideroso di massimizzare il ritorno avrebbe tante opzioni tra cui potenzialmente scegliere. A fare la differenza è come sempre il rischio assunto di propria spontanea iniziativa.
Sul rischio contenuto, per esempio, potrebbe decidere di acquistare a posteriori il BTP Più che non fosse riuscito ad acquistare in emissione. Di contro ci sarebbe che oggi pagherebbe la commissione d’acquisto alla propria banca, mentre a febbraio l’ha pagata il debitore in nome e per conto del creditore. Poi non avrebbe diritto al rimborso anticipato a febbraio 2029, ma potrebbe sempre rivenderlo sul mercato secondario.
Tra i pro, invece, c’è che oggi il titolo prezza sui 99 (99,3 alla chiusura di mercoledì), mentre il minimo ad oggi è stato a 99,03. L’attuale rendimento effettivo a scadenza oscilla sul 3,39% lordo. In altri termini porterebbe a casa circa 1 punto percentuale lordo in più in 8 anni rispetto a chi l’ha comprato in origine. Inoltre, altro aspetto, in un lasso temporale di poco inferiore agli 8 anni esatti di 1 mese fa.
Se hai perso il BTP Più a febbraio ecco 3 titoli per guadagnare di più a 4 e 8 anni
Pigiando sulla leva del maggior rischio, invece, potrebbe ad esempio scegliere un BTP dalla cedola nominale annua più alta. Qui dovrebbe esporsi su durate maggiori e/o emittenti meno solidi, ma volendo neanche più di tanto. Sul mercato le occasioni non mancano, tanto sul fronte corporate che sovereign bond.
Facciamo un possibile, vago esempio. Il BTP con matricola IT0005584856 emesso lo scorso marzo ha una cedola nominale annua del 3,85% e al momento prezza 100,03, alla pari potremmo dire. Tuttavia, il bond non scade a febbraio 2029 ma il 1° luglio 2024 (anni residui: 9,3), cioè 16 mesi dopo il Più.
Ora ragioniamo di fantasia e immaginiamo di volerlo rivendere a febbraio 2029, al termine dei nostri ipotetici 8 anni di investimento. Quanto prezzerà a quella data? Nessuno lo sa, noi in primis. Tuttavia, man mano i bond si dirigono a naturale scadenza (a febbraio 2029 il BTP Fx 3,85% avrebbe meno di 1 anno e mezzo di vita) di norma si approssimano a 100.
Al netto di futuri, possibili (ma non augurabili) cataclismi dovrebbe valere anche nel nostro caso, o almeno questo dice la storia e la statistica. Per cui non dovrebbe essere molto difficile uscire più o meno alla pari. Però potrebbe anche essere che così non fosse tra 8 anni, nessuno lo vieta anche se in base alla statistica risulta difficile crederlo. L’importante è saperlo prima.
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