Btp migliore su cui investire, ecco quale ti farà guadagnare di più

Claudia Cervi

12 Maggio 2023 - 17:01

Quale Btp può offrire il maggior rendimento possibile? Dai Btp Italia ai Btp Valore a cedola crescente, ecco le caratteristiche di ogni titolo e i consigli su come investire consapevolmente.

Btp migliore su cui investire, ecco quale ti farà guadagnare di più

I Btp, o Buoni del Tesoro Poliennali, rappresentano uno dei titoli di debito pubblico più importanti del nostro Paese. Non sorprende quindi che sempre più investitori siano alla ricerca di opportunità per investire in questi strumenti finanziari sicuri e affidabili. Grazie ai rendimenti interessanti (dopo la fine dell’era dei tassi a zero) e alla grande flessibilità di durata e tasso di interesse, i Btp sono diventati un’opzione di grande interesse per coloro che vogliono ottenere un ritorno sicuro sul proprio investimento.

Ma non tutti i Btp sono uguali e alcuni possono offrire un rendimento maggiore rispetto ad altri. Il Tesoro italiano ha introdotto diverse tipologie di Btp, come i Btp Italia, i Btp Futura, i Btp Green e i nuovissimi Btp Valore a cedola crescente che saranno lanciati a breve. Per massimizzare il proprio guadagno, gli investitori devono considerare attentamente le caratteristiche di ciascun Btp e le aspettative di mercato.

In questa guida, esamineremo le diverse tipologie di Btp disponibili, fornendo informazioni dettagliate sui loro rendimenti, le scadenze e i livelli di rischio associati. Inoltre, offriremo consigli e suggerimenti su come scegliere il Btp migliore su cui investire, in modo da ottenere il massimo rendimento possibile.

Le tipologie di Btp

I Btp, o Buoni del Tesoro Poliennali, sono strumenti finanziari emessi dallo Stato italiano per finanziare la spesa pubblica e ridurre il debito pubblico. Questi titoli di debito pubblico offrono un rendimento sicuro e affidabile e rappresentano un’ottima opzione di investimento per coloro che cercano una fonte di reddito stabile nel lungo termine.

Ci sono diverse tipologie di Btp disponibili sul mercato, ognuna con le proprie caratteristiche e rendimenti. Tra le tipologie di Btp più diffuse ci sono i Btp a cedola fissa, i Btp Italia, i Btp Futura, i Btp Green e i nuovi Btp Valore a cedola crescente.

Btp a cedola fissa

I Btp a cedola fissa sono emessi con scadenze che variano da 3 a 50 anni. Nelle scadenze più brevi, a 3-5 anni, i Btp offrono rendimenti competitivi rispetto ad altri strumenti finanziari a reddito fisso, ma questi rendimenti possono essere ampiamente al di sotto del tasso di inflazione, garantendo quindi un rendimento «reale» negativo. Il rendimento di questi titoli oscilla infatti tra il 3% e il 3,50%: nell’ultima emissione dell’11 maggio, il Btp con scadenza aprile 2026 e cedola al 3,40% è stato collocato al 3,45% dal 3,59% dell’asta di aprile.

In generale, però, le quotazioni di questi titoli sono più stabili e meno sensibili alle variazioni dei tassi di interesse rispetto ai Btp a lunga scadenza. Un ulteriore aumento dei tassi di interesse Bce avrà un impatto marginale sul valore delle emissioni già in essere. Pertanto, il valore del capitale nominale dei Btp di breve duratarimane sostanzialmente intatto.

I Btp a scadenza medio-lunga o lunga (10 anni o più) offrono invece una protezione migliore del capitale rispetto all’erosione dovuta all’inflazione. I loro rendimenti sono generalmente più elevati rispetto ai Btp a breve scadenza e la prospettiva è quella di un guadagno reale se il tasso di inflazione nei prossimi anni raggiungerà l’obiettivo del 2-3% annuo. Per contro, però, il valore di questi titoli è molto sensibile alle variazioni dei tassi di interesse, sia in aumento che in diminuzione, e quanto più lunga è la scadenza del bond tanto maggiore l’oscillazione del prezzo del titolo sul mercato secondario. In pratica, il valore dei titoli di Stato a lunga scadenza è inversamente proporzionale ai tassi di interesse di mercato. Ciò significa che se i tassi di interesse di mercato aumentano, il valore dei titoli di Stato decennali diminuirà. In particolare, si calcola che per ogni aumento dell’1% dei tassi di interesse di mercato, le quotazioni dei Btp decennali diminuiranno del 7%.
Al contrario, se i tassi di interesse di mercato diminuiscono, il valore dei titoli di Stato decennali aumenterà. In particolare, per ogni diminuzione dell’1% dei tassi di interesse di mercato, le quotazioni dei Btp decennali aumenteranno del 7%.

Il valore dei Btp non dipende solo dal tasso di interesse di mercato ma anche dalla cedola che viene pagata. In generale, maggiore è la cedola, maggiori sono le probabilità che il titolo mantenga o aumenti il suo valore sul mercato secondario. Per fare un esempio, il Btp febbraio 2033 con cedola al 5,75%, vale attualmente 113,27 perchè il valore del titolo viene sostenuto dalla cedola elevata. Questo significa che il titolo è più appetibile per gli investitori, che ricevono un flusso di pagamenti di interesse maggiore rispetto ad altri titoli. Di conseguenza, il prezzo sul mercato secondario è elevato e il titolo guadagna valore.

Nel caso del Btp con scadenza giugno 2032, ma con una cedola molto bassa (allo 0,95%), il valore è di 77,22 e questo rende il titolo meno appetibile per gli investitori, che ricevono un flusso di pagamenti di interesse inferiore rispetto ad altri titoli. Di conseguenza, il prezzo sul mercato secondario è basso e il titolo perde valore.

Btp Italia

I Btp Italia sono legati all’andamento dell’inflazione italiana e garantiscono un rendimento reale, ovvero una remunerazione che tiene conto dell’inflazione. Questo tipo di Btp è stato introdotto nel 2012 per incoraggiare gli italiani a investire in titoli di debito pubblico, garantendo al contempo un reddito protetto dall’inflazione. I Btp Italia sono disponibili con scadenza compresa tra i 4 e i 30 anni. Attualmente, l’inflazione italiana è all’8,3%, il che spiega perché i rendimenti annualizzati delle cedole dei Btp Italia si aggirino intorno all’8%. Tuttavia, ogni emissione ha un rendimento netto effettivo diverso, che va dal 6,99% del Btp Italia con scadenza a novembre 2023 all’8,36% del bond che sarà rimborsato nell’aprile 2024 e all’8,04% dell’emissione a scadenza giugno 2030.

Nel prossimo biennio, è probabile che la cedola dei Btp Italia continuerà ad essere superiore a quella dei Btp «tradizionali» con scadenza equivalente. Questo perché i Btp Italia sono titoli indicizzati che garantiscono un rendimento fisso garantito, il quale può arrivare fino al 2% per l’emissione di marzo 2028 (con rendimento netto effettivo dell’8,2% a scadenza). Inoltre, gli investitori che detengono i titoli fino alla scadenza beneficiano di un premio fedeltà. Pertanto, l’attrattiva dei Btp Italia dovrebbe rimanere elevata rispetto ai titoli di Stato tradizionali, i quali non offrono un rendimento garantito né un premio fedeltà. Tuttavia, va considerato che l’obiettivo di stabilità dei prezzi della Bce è del 2%, il che significa che una volta che l’inflazione italiana si avvicinerà a questo livello, è probabile che la cedola dei Btp Italia inizierà a diminuire progressivamente.

I Btp Italia con rendimento indicizzato all’inflazione italiana non sono l’unica opzione disponibile per gli investitori. Esistono infatti i Btp europei indicizzati all’inflazione dell’area euro che offrono un rendimento intorno all’8%. A differenza dei Btp Italia, i cui rendimenti sono legati all’inflazione italiana, quelli dei Btp europei seguono l’inflazione dell’area euro. Tuttavia, è importante notare che l’inflazione europea potrebbe diminuire più rapidamente rispetto a quella italiana, portando ad una riduzione più rapida della cedola indicizzata dei Btp europei rispetto a quella dei titoli indicizzati all’inflazione italiana. I Btp europei hanno scadenze che vanno da settembre 2023 al maggio 2051 e rappresentano un’alternativa interessante ai Btp Italia per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio obbligazionario.

Btp Futura

I Btp Futura sono un tipo di Btp introdotto nel 2020 che offre un rendimento legato alle prospettive di crescita del Pil italiano. Questo strumento finanziario è stato creato per stimolare la crescita economica del Paese, ma a differenza dei Btp Italia, ha ottenuto un successo di raccolta e di rendimento molto limitato. Questo è in parte dovuto alla crescita più bassa del Pil che risente ancora dell’impatto della pandemia, ma anche ad un meccanismo di calcolo della cedola piuttosto complesso.
Il rendimento dei Btp Futura dipende dunque dall’andamento del Pil italiano e dalla sua crescita nel corso degli anni. In pratica, se il Pil cresce sopra una determinata soglia, la cedola dei Btp Futura aumenta, mentre se il Pil non raggiunge questa soglia, la cedola diminuisce. Questo meccanismo di calcolo della cedola ha generato incertezza tra gli investitori, che non hanno trovato questa soluzione finanziaria abbastanza convincente.
Il rendimento netto attuale dei Btp Futura in circolazione varia dal 3,78% del bond a cinque anni con scadenza novembre 2028 al 4,39% del Btp Futura rimborsabile nell’aprile 2037. Queste cedole non sono eccezionali, ma sono comunque in linea con i rendimenti dei Btp «tradizionali» di pari scadenza.

Attualmente i Btp Futura sono quotati sotto la pari, con una quotazione di 83,10 per il titolo che scade a luglio 2030 e di 68 euro per la scadenza di aprile 2037. Questo perché gli investitori sono preoccupati per l’incertezza sulle cedole future e per le non brillanti prospettive di crescita dell’economia italiana. Chi avesse comprato questi titoli è praticamente costretto a tenerli fino alla scadenza naturale, per non incorrere in una perdita.

In conclusione, i Btp Futura sono uno strumento finanziario innovativo, ma non troppo convincente per gli investitori. La loro complessità e l’incertezza sui rendimenti futuri li hanno resi meno appetibili rispetto ai Btp Italia. Potrebbero invece diventare più interessanti in un contesto di crescita economica più sostenuta.

Btp Green

I Btp Green sono stati introdotti nel 2021 come strumenti finanziari destinati al finanziamento di progetti di sviluppo sostenibile. Questi titoli di debito pubblico sono emessi per finanziare progetti riguardanti l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti e il trasporto sostenibile. Il rendimento dei Btp Green dipende dalla crescita dei progetti sostenibili finanziati. Le tre emissioni in circolazione hanno una scadenza che varia da 8 a 22 anni e una cedola tra l’1,5% e il 4%. Grazie alla loro liquidità, i rendimenti delle emissioni green sono sostanzialmente allineati con quelli dei Btp tradizionali di pari scadenza. Di particolare interesse sono il Btp Green 2031 e il Btp Green 2035, entrambi con cedola al 4%, che potrebbero apprezzarsi nel caso di una inversione ribassista dei tassi Bce.

Btp Valore a cedola crescente

I nuovi Btp Valore a cedola crescente sono una tipologia di Btp che sarà presto disponibile sul mercato. Questi titoli di debito pubblico offrono una cedola crescente nel tempo, ovvero una remunerazione che aumenta gradualmente nel corso della durata del titolo. La scadenza dei Btp Valore a cedola crescente sarà compresa fra i 3 e i 30 anni. Il primo Btp Valore sarà emesso a partire dal 5 giugno 2023 e avrà una durata di quattro anni. La caratteristica principale dei Btp Valore a cedola crescente è la cedola periodica, ovvero una remunerazione che aumenta gradualmente nel corso della durata del titolo, calcolata in base a tassi prefissati e crescenti. Il codice Isin che identifica il titolo e i tassi saranno comunicati il 1°giugno dal Ministero.

A differenza dei Btp Futura, i cui rendimenti sono legati alle prospettive di crescita del PIL italiano, i Btp Valore a cedola crescente prevedono un aumento predefinito della cedola nel corso del tempo, che rende il titolo più attraente per coloro che cercano un’alternativa ai bassi tassi di interesse offerti dai conti deposito e dai libretti postali.

Inoltre, il Btp Valore a cedola crescente offre un premio fedeltà per i risparmiatori che lo tengono in portafoglio sino alla scadenza. Questo premio potrebbe essere un ulteriore incentivo per coloro che cercano di investire in modo sicuro e con una remunerazione interessante.

Il taglio minimo dell’investimento è di mille euro, il che lo rende accessibile anche ai piccoli risparmiatori, ma si dovrà valutare l’andamento del mercato per vedere se il Btp Valore a cedola crescente sarà in grado di competere con altre forme di investimento a medio termine. In ogni caso, l’introduzione di questa nuova tipologia di Btp potrebbe rappresentare un’interessante opportunità di investimento per coloro che cercano una maggiore diversificazione del proprio portafoglio.

Come scegliere il Btp migliore

Investire in Btp può essere una scelta vantaggiosa per diversificare il proprio portafoglio e ottenere un rendimento interessante. Come per altre asset class, la scelta del Btp migliore dipende dalle esigenze di investimento e dal livello di rischio che si è disposti a correre.

Se l’obiettivo dell’investimento è quello di ottenere un reddito a breve termine, i Btp a cedola fissa potrebbero essere la scelta migliore, poiché offrono un rendimento competitivo a scadenze brevi. In tal caso, però, il loro rendimento reale può essere negativo a causa dell’inflazione, il che significa che l’investitore potrebbe perdere potere d’acquisto nel tempo.

D’altra parte, se l’investitore desidera proteggere il capitale dall’inflazione a lungo termine, i Btp a scadenza medio-lunga o lunga possono offrire una soluzione migliore, poiché offrono una protezione migliore del capitale dall’inflazione. Va notato però che i Btp a lungo termine sono anche più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, il che significa che l’investitore potrebbe subire una perdita se i tassi di interesse aumentano.

Per scegliere il Btp migliore, è importante considerare i rendimenti offerti da ogni tipologia di Btp e le previsioni di mercato. Il valore del Btp dipende in parte dalla cedola che viene pagata, poiché maggiore è la cedola, maggiori sono le probabilità che il titolo mantenga o aumenti il suo valore sul mercato secondario.
Per alcuni tipi di Btp, per esempio il Btp Italia o il Btp Futura, il valore dipende rispettivamente dall’inflazione e dalla crescita del Pil

Un altro fattore da valutare è il livello di liquidità e di diversificazione del proprio portafoglio. I Btp sono titoli di debito pubblico, quindi possono offrire una maggiore liquidità rispetto ad altri titoli azionari. Inoltre, è importante considerare la durata del titolo e la possibilità di poterlo vendere in caso di necessità.

Infine, per prendere decisioni informate, è consigliabile consultare un esperto del settore che possa fornire una valutazione dettagliata dei diversi tipi di Btp e delle loro caratteristiche.

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