BTP Più fa la gioia di Meloni, chi ha comprato e quanto. Oggi altra data cruciale

Laura Naka Antonelli

25/02/2025

Dal MEF i dettagli del BTP Più, quinta edizione del BTP Valore con l’opzione del rimborso anticipato. Occhio ai grandi ordini, mentre il governo Meloni incassa altra vittoria.

BTP Più fa la gioia di Meloni, chi ha comprato e quanto. Oggi altra data cruciale

La notizia relativa alla somma raccolta dalle casse dello Stato attraverso l’emissione del BTP Più, quinta edizione del BTP Valore, era stata diffusa già venerdì scorso 21 febbraio 2025 quando, al termine del collocamento che era partito lunedì 17 febbraio, il Tesoro aveva annunciato la decisione di ritoccare al rialzo i tassi cedolari minimi garantiti, presentando tassi cedolari definitivi più ghiotti: una somma pari a quasi 15 miliardi di euro.

Non il record della storia dei BTP Valore, che rimane quello della terza edizione, andata in scena l’anno scorso di questi tempi, che aveva consentito allo Stato di incassare più di 18 miliardi di euro; e una somma inferiore anche rispetto alla prima e alla seconda edizione di questo titolo di Stato creato appositamente dal governo Meloni.

L’importo complessivo raggiunto con questo nuovo titolo di Stato battezzato BTP Più si è confermato in ogni caso superiore a quello entrato nelle casse dello Stato italiano con la quarta edizione del BTP Valore, che era stato poco al di sopra di 11 miliardi di euro.

Ieri il MEF ha comunicato tutti i dettagli dell’emissione di questa nuova versione del BTP Valore, titolo di Stato rivolto esclusivamente alla platea degli investitori retail, che si è distinto rispetto alle altre edizioni del BTP Valore per l’opzione del rimborso anticipato.

BTP Più, ordini per quasi 15 miliardi di euro, il numero dei contratti sottoscritti e il taglio medio

L’importo complessivamente emesso del BTP Più, ha reso noto il ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato pari a 14.905,670 milioni di euro, quindi di più di 14,9 miliardi di euro, a fronte di 451.831 contratti conclusi, con un taglio medio di 32.989 euro.

Il MEF ha presentato una tabella che ha riassunto tutti gli importi che sono stati sottoscritti nei cinque giorni dell’emissione del BTP Più, e il numero dei contratti sottoscritti dai cosiddetti BTP People.

L'importo allocato e i contratti sottoscritti nei cinque giorni del collocamento del BTP Più L’importo allocato e i contratti sottoscritti nei cinque giorni del collocamento del BTP Più Il numero dei contratti, il controvalore domandato e il controvalore allocato dei BTP Più emessi dal MEF dal 17 al 21 febbraio 2025 (Fonte MEF)

Andando nel dettaglio, dei 451.831 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana), circa il 61,6 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre i contratti fino a 50.000 euro hanno inciso per circa l’89,2 per cento del totale.

Dalle informazioni raccolte dai Dealer, Co-Dealer ed altri intermediari, è emersa la partecipazione prevalente di investitori retail con una quota pari al 69 per cento, mentre quella del private banking è stata pari al 31 per cento, un livello elevato rispetto alle precedenti emissioni di BTP Valore.

All’interno della quota sottoscritta dagli investitori retail, il Tesoro ha inoltre reso noto che si stima che circa il 53 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie e gli uffici postali (sia recandosi fisicamente in filiale sia a distanza), mentre il restante 47 per cento attraverso l’home banking.

In questo caso la quota di acquisto via home banking è risultata significativa rispetto a tutte le precedenti emissioni rivolte agli investitori retail.

Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici, a conferma di come siano stati molti i piccoli risparmiatori che hanno risposto con entusiasmo all’ennesima chiamata alle armi lanciata dal governo Meloni per assicurarsi che il debito pubblico italiano sia il più possibile nelle mani degli italiani.

Il BTP Più blindato dalle agevolazioni fiscali ed esclusione dal calcolo ISEE

Il BTP Più è stato collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.

Il successo del BTP Più e delle altre edizioni del BTP Valore, si spiega anche con le agevolazioni fiscali di cui beneficiano i titoli di Stato italiani, in particolare con la tassazione agevolata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo ISEE fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi.

Ogni richiesta di acquisto è stata interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1000 euro.

Oggi data di regolamento del BTP Più. Ma per chi lo acquista niente opzione rimborso anticipato

Oggi, martedì 25 febbraio, data del regolamento di questa nuova edizione del BTP Valore, la quinta, il BTP Più inizierà a essere negoziato nel MOT come gli altri Titoli di Stato.

Chi lo acquisterà, tuttavia, dovrà fare a meno della marcia in più del rimborso anticipato, concessa solo a favore di chi ha acquistato il titolo nel periodo di collocamento.

Per quanto fin da subito dalla comunità degli analisti sono stati messi in evidenza i tre punti di forza del BTP Più, oltre alle cedole con interessi fissi e crescenti, dalla stessa è arrivato anche l’interrogativo relativo alla convenienza ad acquistare questo nuovo titolo di Stato offerto dal MEF durante i giorni della sua emissione o a partire dalla data del regolamento del BTP Più, dunque a partire da oggi.

Per la platea degli investitori retail che hanno sottoscritto il BTP Più, l’ottima notizia è arrivata venerdì scorso, quando il Tesoro ha reso nota la decisione di alzare “i tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato”, che sono stati così fissati:

  • al 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece del 2,80%) inizialmente comunicato.
  • 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece del 3,60%) inizialmente comunicato.

Detto questo, a fronte di chi sbandiera il successo del BTP Più, fin da subito l’Osservatorio dei conti pubblici italiani ha messo in evidenza il maggior costo che lo Stato sta sostenendo e ha sostenuto, non solo in questi anni del governo Meloni, ma anche in precedenza, al fine di incentivare i piccoli risparmiatori a sottoscrivere i BTP retail di nuova emissione, facendo lievitare così la spesa per gli interessi.

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