Nuovi tassi per il Btp Più. MEF alza le cedole di un BTP Valore per la prima volta

Laura Naka Antonelli

21/02/2025

BTP Più, cedole più alte: per la prima volta nella storia dei BTP Valore il MEF ha ritoccato al rialzo i tassi. Ordini complessivi per quasi 15 miliardi di euro.

Nuovi tassi per il Btp Più. MEF alza le cedole di un BTP Valore per la prima volta

Missione compiuta: l’emissione del BTP Più, codice ISIN IT0005634792, che si è conclusa oggi venerdì 21 febbraio 2025, ha avuto successo. Non solo: per la prima volta da quando sono stati emessi i BTP Valore, il MEF ha annunciato tassi cedolari definitivi superiori ai tassi minimi cedolari inizialmente comunicati venerdì scorso, 14 febbraio, prima che il collocamento prendesse il via lunedì 17 febbraio 2025.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato di aver raccolto con questa emissione del BTP Più quasi 15 miliardi di euro, per la precisione 14,9 miliardi di euro.

In considerazione delle condizioni di mercato”, si legge in una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, i tassi cedolari del nuovo Btp Più sono stati rivisti al rialzo dal 2,80% al 2,85% per i primi 4 anni e dal 3,60% al 3,70% per i successivi quattro anni.

BTP Più, primo BTP Valore con cedole riviste al rialzo, ordini per quasi 15 miliardi di euro

Con l’opzione del rimborso anticipato, assente nelle precedenti edizioni del BTP Valore, cedole nominali pagate trimestralmente e scadenza di 8 anni al 25 febbraio 2033, il BTP Più, nuovo titolo di Stato destinato esclusivamente alla platea degli investitori retail, ha attratto subito l’attenzione dei piccoli risparmiatori, come conferma il boom degli ordini che si è manifestato subito nel giorno del suo debutto sul MOT, lunedì scorso 17 febbraio.

La grande novità che si è appresa oggi è che, per la prima volta da quando i BTP Valore sono stati emessi a partire dal giugno del 2023, è rappresentata soprattutto dalla decisione del MEF di rivedere al rialzo le cedole rispetto ai valori minimi garantiti, confermando i rumor che si erano accavallati nelle ultime ore.

Motivo: blindare ulteriormente i piccoli risparmiatori dalla minaccia di un possibile rialzo delle pressioni inflazionistiche e, di conseguenza, dal rischio di uno stop ai tagli dei tassi finora annunciati dalla BCE di Christine Lagarde: ben cinque dal 6 giugno 2024.

Spettro stop ai tagli dei tassi della BCE agitato dal falco di Francoforte

Lo spettro dello stop ai tagli dei tassi da parte della BCE è piombato sui mercati due giorni fa, con le dichiarazioni dell’esponente falco del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, ovvero della tedesca Isabel Schnabel, che ha alimentato anche dubbi sulla fase di restrizione monetaria che caratterizzerebbe l’attuale politica monetaria di Francoforte.

Sono bastate queste dichiarazioni hawkish ad accendere due giorni fa la tensione sui mercati dei titoli di Stato europei, con i rendimenti dei BTP, ma anche di altri debiti sovrani dell’area euro, subito schizzati al rialzo, fino a +10 punti base per il decennale italiano, e lo spread BTP-Bund che è tornato ad allargarsi.

Le dichiarazioni arrivate dalla BCE hanno smontato in quelle ore la fiducia nella maggiore convenienza a sottoscrivere il BTP Più, di cui si era parlato nelle prime ore del debutto di questo nuovo BTP Valore sul MOT da parte del MEF, sulla scia delle ultime previsioni sui tagli dei tassi da parte di Lagarde, stilate dalla comunità degli economisti, che avevano fatto sperare in una BCE orientata a essere in realtà più dovish.

Detto questo, l’emissione del BTP ha sicuramente confermato la febbre dei piccoli risparmiatori per i titoli di Stato dedicati esclusivamente alla platea degli investitori retail, che sono stati creati dal governo Meloni: ovvero, per i BTP Valore, sulla scia della grande missione enunciata in primis dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’inizio del 2023 e riassunta nella famosa frase “più titoli di Stato nelle mani degli italiani”.

Così di fatto è accaduto. Oggi si è appreso che la platea dei piccoli risparmiatori è stata ricompensata con un premio più alto rispetto a quanto inizialmente comunicato.

Tuttavia, per le casse dello Stato italiano non si tratta di una buona notizia, visto che il costo che il Tesoro sta sostenendo per convincere i BTP People e aspiranti tali promettendo ed erogando tassi più ghiotti si traduce necessariamente in un aumento della spesa per gli interessi.

L’annuncio del MEF sugli ordini complessivi e sui tassi ritoccati al rialzo

Nella nota del MEF di oggi, venerdì 21 febbraio 2025, si legge di fatto quanto segue:

Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che oggi si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati ”.

I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio”:

  • 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%)
  • 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

L’importo emesso” - ha ricordato il Ministero dell’Economia e delle Finanze - “coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sulla piattaforma MOT di Borsa Italiana nelle cinque giornate di collocamento, attraverso tre banche dealer, Intesa Sanpaolo S.p.A., UniCredit S.p.A e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., e due banche co-dealer, Banca Akros S.p.A. e Banca Sella Holding S.p.A”.

Il titolo ha data di godimento 25 febbraio 2025 e scadenza 25 febbraio 2033. Ai sottoscrittori che manterranno il BTP Più fino alla fine del 4° anno è garantita l’opzione di rimborso anticipato dell’intero capitale investito o anche solo di una sua quota, che potrà essere esercitata dando comunicazione alla propria banca o ufficio postale nella finestra temporale compresa tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029”.

Le caratteristiche del BTP Più, tra rimborso anticipato, agevolazioni fiscali e ISEE

Tornando alle caratteristiche del BTP Più, vanno ricordate le date che sono state annunciate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per chi fosse interessato alla marcia in più del rimborso anticipato.

Tale facoltà potrà essere esercitata nell’apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per chi ha acquistato il titolo durante i giorni di collocamento.

Il titolo è stato collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.

Il successo del BTP Più e delle altre edizioni del BTP Valore, si spiega anche con le agevolazioni fiscali di cui beneficiano i titoli di Stato italiani, in particolare con la tassazione agevolata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo ISEE fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi.

Di questa esclusione dal calcolo ISEE si è discusso molto, alla luce anche delle ultime novità che hanno interessato la questione.

Ogni richiesta di acquisto è stata interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1000 euro.

Va ricordato in ogni caso che, in questi ultimi giorni, mentre il Tesoro continuava a collocare il BTP Più, gli esperti hanno segnalato altre occasioni allettanti per il pubblico dei piccoli risparmiatori.

C’è anche chi ha risposto, inoltre, all’interrogativo se convenisse acquistare i BTP Più nei giorni della sua emissione da parte del MEF, o a partire dalla data del supo regolamento, fissata a martedì prossimo, 25 febbraio 2025.

A partire da quel giorno, il BTP Più inizierà infatti a essere negoziato nel MOT come gli altri Titoli di Stato.

Chi lo acquisterà tuttavia, dovrà fare a meno della marcia in più del rimborso anticipato, concessa solo a favore di chi sta acquistando il titolo nel periodo di collocamento.

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