Ultima chiamata per chi vuole acquistare il BTP Più, quinta edizione del BTP Valore, con opzione rimborso anticipato. Dal MEF sorpresa tassi dopo ultime scosse?
Ultima chiamata per acquistare il BTP Più, il nuovo titolo di Stato italiano offerto dal Tesoro, con scadenza di 8 anni al 25 febbraio 2033, quinta edizione del BTP Valore, con l’opzione del rimborso anticipato.
L’emissione del nuovo BTP rivolto esclusivamente alla platea degli investitori retail, con codice ISIN IT0005634792 e cedole nominali pagate trimestralmente partita lunedì 17 febbraio, si concluderà oggi, venerdì 21 febbraio, alle ore 13, salvo chiusura anticipata. Una chiusura anticipata che il MEF, avrebbe potuto annunciare per questo nuovo titolo di Stato già a partire dal terzo giorno di collocamento del titolo, ovvero dalla giornata di mercoledì 19 febbraio.
Il grande annuncio sui tassi cedolari definitivi dal MEF
Oltre all’importo complessivamente sottoscritto dagli investitori retail, oggi il MEF farà l’annuncio atteso con grande trepidazione dai risparmiatori: quello relativo ai tassi cedolari definitivi.
Voci di mercato non escludono che le cedole possano venire riviste al rialzo dal MEF, in un contesto in cui c’è grande incertezza sulla direzione dei BTP e dunque dei rendimenti, come ha dimostrato il grande scossone di due giorni fa che, sulla scia delle dichiarazioni rilasciate dal falco della BCE Isabel Schnabel, ha fatto schizzare al rialzo i rendimenti dei BTP scambiati sul mercato secondario dando una forte spinta allo spread BTP-Bund.
Venerdì scorso, nel comunicare i tassi minimi garantiti, il Tesoro ha annunciato di aver fissato le cedole al 2,8% per il periodo che va dal primo al quarto anno e, in base al meccanismo di step up, al 3,6% dal quinto all’ottavo anno.
Il punto cruciale è rappresentato dal fatto che il BTP a 4 anni scambiato sul mercato secondario rende il 2,73% circa, mentre il BTP a 8 anni rende il 3,396%.
Come scrive il Sole 24 Ore, è possibile dunque che il Tesoro decida di alzare i tassi, comunicando tassi cedolari definitivi più alti rispetto a quelli minimi garantiti: sarebbe la prima volta per i BTP Valore emessi fino a oggi. Secondo quanto riportato dal quotidiano “ è possibile un ritocco di 10-20 punti base ”, che porterebbe dunque le cedole al 2,9%-3% per i primi quattro anni e al 3,7%-3,8% per gli ultimi quattro anni, in rialzo dunque rispettivamente dal 2,8% e dal 3,6% dei tassi minimi garantiti annunciati venerdì scorso, prima dei rialzi che hanno interessato questa settimana la curva dei rendimenti dei BTP.
Se è vero infatti che le ultime previsioni sui prossimi tagli dei tassi da parte della BCE hanno reso ancora più conveniente l’acquisto del BTP Più, la prospettiva che la stessa Banca centrale europea inizi a riflettere sulla possibilità di dire basta alle riduzioni del costo del denaro, agitata dalle parole del falco tedesco Schnabel, unita alle incognite sull’effetto che le politiche economiche della seconda amministrazione Trump potrebbero avere sull’inflazione dell’area euro, potrebbe portare il MEF a decidere di offrire un premio più ghiotto a chi ha fatto incetta del BTP Più, in linea con il mantra “più titoli di Stato nelle mani degli italiani”, sebbene l’elargizione di questi vari “premi” presenti un effetto collaterale di non poco conto.
BTP Più, 13,8 miliardi incassati finora dal MEF. Successo per la nuova chiamata di Meloni
La nuova chiamata alle armi lanciata dal governo Meloni ai piccoli risparmiatori per blindare il debito pubblico di casa ha avuto successo: con gli ordini di ieri che sono ammontati a 1,7 miliardi di euro circa, il Tesoro italiano ha raccolto complessivamente dal primo giorno dell’emissione del BTP Più 13,8 miliardi di euro, superando già l’altro ieri l’importo incassato con la quarta edizione del BTP Valore, il titolo di Stato con scadenza al 14 maggio 2030, emesso dal 6 al 10 maggio del 2024, che si concluse con ordini per un ammontare pari a 11.226,556 milioni di euro, dunque superiori a 11 miliardi di euro, a fronte di 384.295 contratti conclusi.
Quell’edizione si confermò una delusione, soprattutto rispetto a quella che fece la storia di tutti i BTP che fino a quel momento erano stati offerti al pubblico retail: la terza, avente per oggetto il BTP Valore con scadenza al 5 marzo 2030, collocato tra il 26 febbraio e il 1° marzo 2024, con cui il MEF raccolse più di 18 miliardi di euro, per la precisione 18.316,424 milioni di euro, per un numero di contratti registrati pari a 656.369, e con un taglio medio di 27.906 euro.
Quel BTP Valore segnò il massimo di sempre in termini di valore sottoscritto e, anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail).
Le caratteristiche del BTP Più: rimborso anticipato, tassazione agevolata, come acquistarlo
Vale la pena a questo punto riassumere altre caratteristiche del BTP Più e come fare per acquistarlo, visto che la finestra si chiuderà per l’appunto oggi, alle 13, e che la chiusura potrebbe essere anche anticipata, opzione di cui si è parlato fino alla giornata di ieri.
Il Tesoro ha annunciato, riguardo alla facoltà del rimborso anticipato, che questa opzione potrà essere esercitata nell’ apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento.
Il titolo è collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.
Il BTP Più potrà essere acquistato dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si detiene un conto corrente e il conto deposito titoli.
Il titolo è collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.
Ogni richiesta di acquisto verrà interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1000 euro.
Come per tutti i titoli di Stato, è prevista la tassazione agevolata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte
di successione e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo ISEE fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi.
Il collocamento sta avvenendo a prezzo fisso sul MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana, attraverso le banche dealers Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Banca Akros e Banca Sella sono i Co-Dealer selezionati dal MEF tra gli aderenti al mercato MOT.
Non sono previsti limiti o tetti all’emissione.
È possibile sottoscrivere titoli per 1.000 euro o multipli di tale importo.
Dal giorno del regolamento/godimento fissato dal MEF a martedì prossimo, 25 febbraio 2025, il titolo sarà negoziabile sul MOT e ne verrà garantita la liquidità attraverso l’impegno dei Dealer e dei Co- Dealer selezionati dal MEF tra i più attivi partecipanti al MOT sul comparto dei titoli di Stato italiani.
Chi lo acquisterà dovrà fare tuttavia a meno della marcia in più del rimborso anticipato, concessa solo a favore di chi sta acquistando il titolo nel periodo di collocamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA