In attesa della data clou per conoscere i tassi minimi garantiti del BTP Più, occhio a tutto ciò che c’è da sapere riguardo alla opzione del rimborso anticipato.
Manca ormai poco più di una settimana per conoscere i tassi minimi garantiti, e il codice ISIN del BTP Più, il nuovo titolo di Stato italiano annunciato dal MEF del governo Meloni, appartenente alla famiglia dei BTP Valore, dunque rivolto sempre alla platea degli investitori retail, che presenta la caratteristica del rimborso anticipato.
La data da segnarsi è quella di venerdì prossimo, 14 febbraio, quando i BTP People e aspiranti tali e in generale i piccoli risparmiatori italiani, avranno modo di conoscere il dettaglio cruciale delle cedole minime garantite con la sottoscrizione del BTP.
Il titolo BTP Più è entrato nel frattempo a far parte del calendario di tutte le emissioni di BOT e BTP che il MEF ha previsto per il mese di febbraio 2025.
Grande è la trepidazione degli investitori retail, così come grande sarà l’attesa del Tesoro per l’esito dell’emissione di questo nuovo BTP, ideato dal governo Meloni per convincere ancora di più gli investitori retail a fare incetta di nuove fette del debito pubblico italiano.
Il momento è particolare, se si considera che il governo italiano ha mostrato contrarietà nei confronti di operazioni di mercato proprio per il timore di vedersi sfilare da sotto il naso quei risparmi degli italiani tanto importanti per risolvere il problema dei conti pubblici del Paese.
In realtà questi timori, almeno in alcuni casi, sono praticamente infondati, come si sta affannando a spiegare da un po’ lo stesso colosso assicurativo, diventato osservato speciale di tutta la politica italiana, ovvero Assicurazioni Generali.
BTP Più, nuova chiamata alle armi del governo Meloni con la marcia del rimborso anticipato
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta facendo di tutto per assicurarsi che i BTP People rispondano alla sua chiamata alle armi, in un contesto che si preannuncia più sfidante, per diversi motivi.
Tanto per iniziare, tra gli acquirenti storici manca all’appello a partire da quest’anno la BCE che, per tanti anni, ha fatto da scudo allo spread BTP-Bund e ai BTP mettendosi in prima fila in occasione delle emissioni di titoli di Stato dell’Italia e di quelle di altri Paesi dell’area euro.
Dopo aver già mandato in pensione la “droga” (secondo alcuni esperti) del QE tradizionale, lo scorso dicembre la Banca centrale europea ha staccato la spina anche al PEPP QE pandemico, abdicando a quanto pare alla sua carica di salvatrice dei bond sovrani dell’area euro.
La sua posizione non si può definire oggi neanche neutrale visto che, oltre a prendere le distanze dai mercati dei titoli di Stato, la BCE sta seguendo tuttora in modo diligente la cura dimagrante del QT-Quantitative Tightening, al fine di alleggerire le dimensioni del proprio bilancio: altra scelta che rema contro i titoli di Stato dell’area euro.
BTP Più, la trovata di Meloni e del MEF del rimborso anticipato
A fronte di questi ostacoli, il governo Meloni si è messo all’opera per offrire un ulteriore incentivo ai potenziali sottoscrittori di titoli di Stato italiano: alla fine, la marcia in più è stata individuata nel rimborso anticipato, che consentirà ai sottoscrittori di avere le mani libere e di uscire dal BTP Più vedendosi rimborsare il capitale senza attendere la data di scadenza del titolo. Titolo che ha una durata di 8 anni e che emette cedole ogni 3 mesi, con rendimenti prefissati crescenti nel tempo secondo il cosiddetto meccanismo step-up di 4+4 anni, ossia con due fasi ciascuna di quattro anni e cedola più alta nella seconda rispetto alla prima.
La novità di questa emissione è, di fatto, la facoltà per gli investitori di richiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare sempre per lotti minimi di 1.000 euro.
Vale la pena ricordare questa caratteristica, che sicuramente farà gola a chi opta a favore di un investimento flessibile, che non lo vincoli per un periodo troppo lungo di tempo.
Le condizioni per usufruire dell’opzione del rimborso anticipato
Sempre riguardo al rimborso anticipato, ci sono altri fattori che devono essere considerati.
Intanto, il rimborso può avere per oggetto sia tutto il capitale investito che parte di esso.
Il rimborso anticipato è previsto per gli investitori che hanno acquistato il BTP Più durante il collocamento e lo hanno mantenuto in portafoglio continuativamente fino alla data prevista per il rimborso anticipato.
Per l’esercizio del rimborso anticipato non è prevista alcuna commissione bancaria a carico dell’investitore, né il versamento di una tassa particolare.
La data di rimborso anticipato del BTP Più coinciderà con la fine del quarto anno di vita dei titoli.
Il rimborso anticipato avverrà alla pari, vale a dire al valore nominale del titolo.
L’opzione di rimborso anticipato può essere esercitata dando comunicazione alla banca o all’ufficio postale nel
corso della apposita finestra temporale indicata nella scheda informativa del titolo.
La richiesta di rimborso anticipato non comporta oneri per l’investitore ed è irrevocabile.
I titoli BTP Più per cui è stata esercitata l’opzione di rimborso anticipato non potranno essere trasferiti a terzi e saranno indisponibili sino alla data del rimborso anticipato.
Trasferimento titolo in conti diversamente cointestati: rimborso anticipato possibile?
In caso di un’operazione di prestito titoli (o similari) avente ad oggetto BTP Più (nella quale il cliente assume il ruolo di prestatore) poiché il titolo passa nella disponibilità dell’intermediario prestatario, l’acquirente perde il diritto al rimborso anticipato.
Il MEF chiarisce che, essendo il possesso continuato del BTP Più dall’acquisto durante il periodo di collocamento alla data di rimborso anticipato il principio di fondo che regola la facoltà di rimborso anticipato, nel caso di trasferimento del titolo tra conti anche diversamente cointestati è importante che, alla data di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato, almeno uno dei cointestatari all’epoca dell’acquisto all’emissione figuri quale intestatario del conto titoli.
Per conti anche diversamente cointestati il Tesoro indica il caso dell’acquisto dei BTP Più all’emissione immesso in Deposito Titoli intestato A-B e successivamente trasferito in Deposito Titoli intestato A-B-C).
In caso di morte dell’investitore originario, dunque nel caso di successione “mortis causa”, gli eredi che entrano in possesso del titolo acquistato all’emissione dal “de cuius” potranno beneficiare dell’opzione di rimborso anticipato, a condizione che detengano il titolo sino alla data di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato.
Essendo un titolo di Stato rivolto esclusivamente agli investitori retail, il BTP Più potrà essere acquistato dagli investitori istituzionali sul mercato secondario solo dopo il collocamento. Gli investitori istituzionali che lo acquisteranno, “naturalmente, non avranno diritto all’opzione di rimborso anticipato ”.
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