Grande attesa per l’esito finale dell’emissione del BTP Più, quinta edizione del BTP Valore, massima espressione del sogno del governo Meloni.
L’emissione del BTP Più, ergo quinta chiamata ufficiale del governo Meloni e del MEF ai BTP People, si sta confermando un successo.
Con codice ISIN IT0005634792, il nuovo titolo di Stato italiano offerto dal Tesoro, quinta edizione del BTP Valore, con cedole nominali pagate trimestralmente e scadenza di 8 anni al 25 febbraio 2033, sembra aver convinto la platea degli investitori retail, a cui è esclusivamente rivolto, grazie, anche, alla maggiore flessibilità che assicura ai sottoscrittori: l’opzione del rimborso anticipato, che può essere esercitata alla fine del quarto anno, e che può avere per oggetto l’intero capitale investito o anche solo una sua quota.
A far gola ai risparmiatori sicuramente anche le cedole, che sono state fissate al 2,8% per il periodo che va dal primo al quarto anno e, in base al meccanismo di step up, al 3,6% dal quinto all’ottavo anno.
Domani il momento clou - che potrebbe arrivare anche prima, nel caso in cui il MEF decidesse di chiudere in via anticipata l’emissione (ipotesi che sta circolando tra gli operatori di mercato), con il Ministero dell’Economia e delle Finanze che farà il grande annuncio sui tassi definitivi e anche dell’importo totale che è stato sottoscritto.
Niente paura, per quanto riguarda l’annuncio relativo ai tassi cedolari definitivi: le cedole che sono state comunicate (2,8% e successivamente del 3,6%) sono al sicuro, in quanto il MEF potrà solo confermare o rivedere semmai al rialzo i tassi inizialmente comunicati.
BTP Più, la febbre è scattata subito: ordini superano quota 13 miliardi. Gli ordini giorno per giorno
La febbre per il BTP Più è scattata subito.
Nel primo giorno del collocamento, lunedì 17 febbraio 2025, il boom delle richieste è stato evidente, pari a 5,6 miliardi di euro, a fronte di 160.734 contratti sottoscritti. Cifra a livelli record, superata soltanto dagli ordini che ricevette nel suo primo giorno di collocamento la terza edizione del BTP Valore, che sbarcò sul MOT tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2024.
Nel secondo giorno di collocamento, martedì 18 febbraio 2025, gli acquisti sono ammontati a 3,738 miliardi con più di 113 mila contratti.
Nel terzo giorno di collocamento, ieri mercoledì 19 febbraio 2025, gli acquisti si sono attestati a 2,758 miliardi, a fronte di più di 82.000 contratti.
Oggi, giovedì 20 febbraio 2025 e quarto giorno di collocamento, si parla per ora di ordini superiori a 1 miliardo, che portano le richieste a superare la soglia di 13 miliardi.
L’emissione di questo primo BTP Più terminerà domani, venerdì 21 febbraio 2025, alle ore 13, salvo chiusura anticipata.
Oltre ad annunciare i tassi cedolari definitivi, il MEF annuncerà sempre domani l’esito dell’emissione. Si può già dire, in ogni caso che, ai livelli attuali, il BTP Più ha già battuto la quarta edizione del BTP Valore, che venne collocata sul MOT nel maggio del 2024.
Gli importi raccolti dal Tesoro con le quattro precedenti edizioni del BTP Valore
Andando per ordine, con l’emissione del primo BTP Valore, con data di scadenza al 13 giugno 2027, collocato nel periodo compreso tra lunedì 5 e venerdì 9 giugno 2023, l’importo complessivamente raccolto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si confermò superiore ai 18 miliardi di euro, per la precisione pari a 18.191,090 milioni di euro.
Con il secondo BTP Valore, scadenza a 5 anni al 10 ottobre 2028, emesso tra il 2 e il 6 ottobre 2023, il MEF incassò un importo superiore ai 17 miliardi di euro, ovvero di 17.190,004 milioni di euro.
Con il terzo, l’importo complessivo si attestò a livelli record. Quella terza edizione del BTP Valore, con scadenza al 5 marzo 2030, che avvenne tra lunedì 26 febbraio e venerdì 1° marzo 2024, permise infatti alle casse dello Stato italiano di raccogliere più di 18 miliardi di euro, per la precisione 18.316,424 milioni di euro, battendo il record della prima edizione.
L’emissione certificò il massimo di sempre in termini di valore sottoscritto e, anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail).
Più debole, e in modo anche significativo, il risultato della quarta edizione speciale del BTP Valore, con scadenza al 14 maggio 2030, emessa dal 6 al 10 maggio del 2024, che si concluse con ordini per un ammontare pari a 11.226,556 milioni di euro, dunque superiore a 11 miliardi di euro.
Per ora i numeri confermano di conseguenza che il BTP Più ha già battuto la quarta edizione del BTP Valore.
Va avanti la missione Meloni “più titoli di Stato nelle mani degli italiani”
Che questo BTP Più potesse ricevere un’accoglienza positiva era stato anticipato da alcuni esperti che, ancora prima della comunicazione dei tassi minimi garantiti, avevano illustrato i punti di forza di questa quinta scommessa ufficiale lanciata dal governo, volta a concretizzare il sogno riassunto nella famosa frase della presidente del Consiglio Giorgia Meloni “più titoli di Stato nelle mani degli italiani ”; frase che fin da subito ha confermato una missione ben precisa dell’esecutivo, che sta condizionando tra l’altro anche alcune partite di risiko che sono state aperte a Piazza Affari e che hanno per oggetto le banche italiane.
Ciò che il governo Meloni vuole garantire, di fatto, è che i risparmi degli italiani rimangano in Italia e vengano investiti in asset italiani, meglio ancora nei titoli di Stato.
Si spiegherebbero con questa missione i casi di Borsa, che vedono protagonista, tra le altre, Assicurazioni Generali Assicurazioni, il cui accordo con i francesi di Natixis avrebbe fatto saltare subito sulla sedia la premier Meloni & Co, ancora prima che venisse siglato..
Osservati speciali soprattutto questi due giganti di Piazza Affari.
Sempre in base al piano risparmi alla Patria il governo Meloni ha mostrato chiara irritazione nei confronti di UniCredit, a causa dell’OPS lanciata su Banco BPM.
BTP Più, le cedole che fanno gola agli investitori retail
Sono state sicuramente le cedole ghiotte, che per ora si sa che saranno pari al 2,80% per i primi 4 anni e al 3,60% per i successivi 4 anni, a far scattare la febbre sul BTP Più. Va ricordato che, non solo il governo Meloni ma anche i governi precedenti, al fine di incentivare la sottoscrizione dei BTP retail, hanno offerto sempre una sorta di premio ai potenziali BTP People, ovvero rendimenti decisamente corposi (al punto tuttavia di far salire in questo modo la spesa per gli interessi, come è emerso da una analisi stilata dall’Osservatorio dei conti pubblici italiani.
E le cedole minime garantite non sono niente male, se si considera il momento di tassi di interesse in discesa, sulla scia dei tagli che sono stati annunciati dalla BCE e che sono culminati, nell’ultima riunione del Consiglio del direttivo del 30 gennaio 2025, la prima dell’anno nuovo, nella quinta sforbiciata del costo del denaro dell’area euro.
Con quel taglio, la BCE di Christine Lagarde ha portato i tassi sui depositi, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale dell’Eurozona a scendere rispettivamente al 2,75%, al 2,90% e al 3,15%.
E’ possibile a tal proposito che a incentivare ulteriormente lo shopping dei BTP Più sia la prospettiva di veder scendere ulteriormente i tassi decisi dalla BCE, in modo anche più significativo rispetto a quanto previsto in precedenza.
BTP Più, ma rischio tassi e rischio Paese non vanno mai dimenticati
Detto questo, le ultime dichiarazioni che sono state proferite dall’esponente del Comitato esecutivo della BCE, ovvero dalla tedesca Isabel Schnabel, nota per essere hawkish, e la reazione immediata dei titoli di Stato dell’area euro, non solo dei BTP ma anche dei Bund, OAT & Co., così come dello spread BTP-Bund, hanno ricordato a tutti come il percorso ribassista dei tassi di interesse, a causa dell’incognita Trump, sia tutto fuorché una garanzia. Soprattutto se la BCE inizia a discutere, come ha suggerito Schnabel, della possibilità di dire stop ai tagli.
Il rischio tassi, insomma - anche in questo contesto che, falchi permettendo, rimane in teoria dovish - deve essere preso sempre in considerazione.
Da tenere in considerazione anche il rischio Paese, visto che si sta parlando di un emittente, l’Italia, il cui rating non appartiene certo alla classe A, a causa della spina eterna del debito pubblico che, in rapporto al PIL, è atteso tra l’altro in ascesa.
Per quest’ultimo motivo, spesso il governo Meloni è stato criticato dagli esperti, a causa di una campagna promozionale che ha presentato i precedenti BTP Valore anche come titoli per andare in crociera, ponendo un’enfasi eccessiva sui pro e ignorando del tutto i rischi potenziali.
Il successo del BTP Più si spiega inoltre con quelle agevolazioni fiscali che continuano a sostenere gli investimenti nel debito pubblico italiano, ovvero nei BTP: la tassazione agevolata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo ISEE fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi.
Di questa esclusione dal calcolo ISEE si è discusso molto, alla luce anche delle ultime novità che hanno interessato la questione.
BTP Più, il tempo sta per scadere. Cosa c’è da sapere per chi lo vuole acquistare
Rimangono poche ore per fare incetta del BTP Più. Per chi volesse acquistarlo, di tempo ce n’è ancora. Vale la pena dunque ricordare come acquistare questo titolo di Stato, così come vanno ricordate le date che sono state annunciate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per chi fosse interessato alla marcia in più del rimborso anticipato.
Tale facoltà sarà esercitabile in una apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento.
Il BTP Più potrà essere acquistato dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si detiene un conto corrente e il conto deposito titoli.
Il titolo è collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi.
Ogni richiesta di acquisto verrà interamente soddisfatta, senza massimali previsti, a partire da un investimento minimo possibile di 1000 euro.
Detto questo, gli esperti segnalano anche altre occasioni che potrebbero essere considerate allettanti dal pubblico dei piccoli risparmiatori. C’è anche chi ha risposto, inoltre, all’interrogativo se convenga acquistare i BTP Più in questi giorni di collocamento da parte del Tesoro, o quando il titolo farà il suo debutto sul mercato secondario. Per chi fosse interessato a questa seconda opzione, va consigliato di cerchiare in rosso la data di martedì prossimo, 25 febbraio 2025, che corrisponde alla data di regolamento. A partire da martedì prossimo, il BTP Più inizierà infatti a essere negoziato nel MOT come gli altri Titoli di Stato. Chi lo acquisterà tuttavia, dovrà fare a meno della marcia in più del rimborso anticipato, concessa solo a favore di chi sta acquistando il titolo nel periodo di collocamento.
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