La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva annunciato che i supplenti sarebbero stati nominati tutti entro il fine settimana appena trascorso, ma così non è avvenuto. I docenti rispondono con una protesta su Facebook.
La bufala della ministra Lucia Azzolina racconta di supplenti nominati a inizio anno per questo 2020 prima della ripresa delle lezioni il 14 settembre, ma così non è e pertanto i docenti hanno organizzato una protesta.
“Non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno scolastico” questa la frase incriminata della ministra Azzolina pronunciata durante la conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte lo scorso 9 settembre.
Parole che si sono alla fine rivelate una bufala, una bugia e che hanno portato molti docenti non ancora convocati dalle Graduatorie provinciali delle supplenze a montare la protesta social su Facebook accompagnata dall’hashtag #eccolamiacattedra.
La protesta dei docenti sui social
È partita questa mattina la protesta dei docenti sui social contro la bufala raccontata in questi giorni dalla ministra Azzolina.
Il messaggio che vogliono mandare è chiaro: la drammatica situazione dei docenti precari in Italia non è stata risolta e questa mattina hanno pubblicato una foto della propria colazione accompagnata dall’hashtag #eccolamiacattedra.
Si tratta di docenti che attendono ancora le convocazioni dalle scuole dalle nuove Graduatorie provinciali delle supplenze, docenti anche precari da qualche anno che si stanno preparando per i concorsi.
Ad accompagnare le tavole imbandite, anche di libri, le parole di protesta contro una ministra dell’Istruzione che viene considerata inadeguata. C’è chi chiede le dimissioni e la frase più ricorrente ad accompagnare i post è quella pronunciata dalla titolare del Miur in conferenza stampa: “Non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
È vero, non è quasi mai accaduto ricordano molti docenti e non si scandalizzano per questo. La loro delusione è per una bufala raccontata a più riprese, per aver sperato in un miglioramento della situazione perché qualcuno lo aveva loro assicurato, ma che non c’è stato.
Le immagini della protesta sono accompagnate dall’amarezza di chi ogni anno, a settembre, non sa quale sarà il proprio futuro.
“Non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno...
Pubblicato da Maria Cristina D'Orso su Lunedì 14 settembre 2020
#eccolamiacattedra 14/9/20
Ci era stato PROMESSO un PAS nel 2019.
Ci era stato PROMESSO un concorso straordinario...Pubblicato da Paola Mammì su Lunedì 14 settembre 2020
Le parole di Azzolina
Per capire qual è la grande bufala di Azzolina vediamo quali sono state le sue parole in conferenza stampa. Sulla questione dei docenti e delle cattedre ha dichiarato in risposta alle domande dei giornalisti:
“In questi giorni si sono fatte le immissioni in ruolo sia secondo la norma che tutti conosciamo sia attraverso la call veloce. Questo fine settimana (11-12 settembre n.d.r.) si faranno tutte le nomine dei supplenti. Attenzione, anche qui ci tengo a essere precisa: non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno scolastico. Voi sicuramente ricorderete quel valzer, quel balletto di supplenze che c’è sempre stato, anche perché noi prima avevamo delle graduatorie provvisorie, dopo due mesi diventavano definitive, e questo faceva sì che a dicembre come se nulla fosse successo si cambiavano tutti gli insegnanti.”
La ministra ha dichiarato che con le nuove Graduatorie provinciali delle supplenze si ovvia a questo meccanismo e ha illustrato che le nomine dei supplenti avvengono in due step:
“Ci sono due step ora la nomina dei supplenti a cui non diamo cattedre in ruolo che avverrà questo fine settimana e siamo sui 60mila posti, una parte di questi posti con il concorso straordinario di ottobre andranno poi di ruolo perché abbiamo una retrodatazione giuridica al 1° settembre 2020. Poi c’è un secondo step e riguarda l’assunzione dei 70mila in più che verranno fatte dai dirigenti scolastici”.
Tra errori e ritardi a oggi la situazione è drammatica come la protesta dei docenti dimostra.
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