Busta paga, aumento di 240 euro per 67 mila lavoratori. Ecco per chi

Simone Micocci

20 Marzo 2025 - 11:22

Aumentano gli stipendi per 67 mila lavoratori italiani. Rinnovo di contratto entro il mese prossimo per questa categoria con incrementi medi tra i 200 e i 240 euro.

Busta paga, aumento di 240 euro per 67 mila lavoratori. Ecco per chi

Come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare, se in Italia non c’è stato il passaggio al salario minimo tutelato dalla legge è stato per il fatto che gran parte dei settori lavorativi sono coperti dalla contrattazione collettiva, dove sindacati e associazioni datoriali sottoscrivono un accordo fissando degli importi minimi a seconda del livello di inquadramento.

Alla scadenza di ogni periodo poi scatta il rinnovo di contratto con il quale le tabelle stipendiali vengono adeguate tenendo conto del costo della vita, per quanto comunque non è detto che l’incremento stipendiale debba essere necessariamente pari al tasso di inflazione accertato nel periodo di riferimento.

A tal proposito, proprio grazie al rinnovo di contratto è in arrivo un aumento di stipendio per 67 mila lavoratori italiani. Si tratta di coloro che sono impiegati con il Ccnl della mobilità, area contrattuale attività ferroviarie, per il quale bisognerà procedere con il rinnovo per il triennio 2024-2026.

A darne conferma è stato l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, il quale presenziando al convegno “Trasporto aereo e ferroviario, strategie per un sistema integrato e competitivo” organizzato dalla Fit-Cisl, ha dato un’importante anticipazione riguardo a quando dovrebbe arrivare la firma sull’accordo.

Quando verrà rinnovato il contratto dei ferrovieri?

Scaduto da oltre un anno - il precedente accordo era valido per il triennio 2021-2023 - servirà fare in fretta per il rinnovo di contratto dei 67 mila ferrovieri impiegati con il gruppo Ferrovie dello Stato. A darne conferma è stato proprio l’amministratore delegato Stefano Donnarumma, il quale ha spiegato che vista la complessità del periodo estivo, a causa dell’aumento della mole di lavoro, servirà fare in fretta nel trovare un accordo con i sindacati. I tempi sono strettissimi, per quanto comunque lo stato dei lavori sia piuttosto avanzato considerando che la piattaforma è in discussione da mesi e ne resta da limare giusto qualche dettaglio.

Ecco perché nel fissare una data probabile Donnarumma guarda al mese prossimo, con la speranza di ufficializzare un accordo già per “gli auguri di Pasqua”.

Di quanto aumenta lo stipendio?

Ad anticipare le cifre dell’accordo per il rinnovo di contratto dei ferrovieri ci hanno pensato i sindacati, i quali hanno richiesto un aumento del 18% per recuperare il potere d’acquisto e ridurre le disuguaglianze salariali.

Stando a queste anticipazioni, l’accordo si chiuderà sulla base di un incremento medio lordo che oscilla tra i 200 e i 240 euro al mese. Nel frattempo, considerando che il contratto risulta scaduto da oltre un anno, bisognerà riconoscere gli arretrati per il 2024, con la probabilità che ciò avvenga attraverso il pagamento di un’indennità una tantum il cui importo va ancora definito.

Cosa chiede la piattaforma sindacale

Per maggiori informazioni su cosa aspettarsi dal nuovo contratto ferrovieri, dobbiamo guardare a cosa dice la piattaforma presentata dai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri e Fast).

Nel dettaglio, considerando che il sistema delle relazioni industriali richiede un nuovo equilibrio tra contrattazione di primo livello e aziendale, viene richiesto un maggiore coinvolgimento sindacale attraverso l’istituzione di Comitati di partecipazione per la gestione di piani industriali, appalti e sicurezza sul lavoro. È inoltre fondamentale aggiornare la normativa sul mercato del lavoro per garantire stabilità e qualità dell’occupazione, con particolare attenzione alla parità di genere, alla parità salariale e all’inclusione.

La formazione continua deve essere potenziata per affrontare i cambiamenti tecnologici e organizzativi, aggiornando il sistema di classificazione per riconoscere nuove professionalità. Le tutele lavorative vanno uniformate, conciliando esigenze personali e professionali, garantendo la copertura della tutela legale anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro e introducendo misure contro le aggressioni al personale.

La sicurezza sul lavoro deve essere prioritaria, eliminando subappalti incontrollati e precarietà, rafforzando controlli e formazione. L’orario di lavoro va ripensato per migliorare il benessere dei lavoratori, regolamentando il lavoro da remoto e garantendo il diritto alla disconnessione. È necessario favorire la ricollocazione e la riconversione dei lavoratori coinvolti in riorganizzazioni aziendali, con percorsi di uscita anticipata per chi svolge mansioni usuranti.

Il welfare aziendale, infine, deve essere ampliato con polizze per i lavoratori inidonei e strumenti di supporto per la previdenza complementare.

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