Il piano di riconversione energetica è iniziato ormai da qualche anno: tra gli obiettivi finali ci potrebbe essere l’eliminazione delle caldaie a gas.
L’Ecobonus al 110% potrebbe nascondere un piano al lungo termine che porterà alla sostituzione di tutte le caldaie a gas. Ne parla La Repubblica, confermando quello che è il pensiero di molti: arriverà un giorno in cui verrà imposto lo stop alle caldaie a gas, a vantaggio di sistemi di riscaldamento maggiormente eco sostenibili.
Così come le compagnie di auto che hanno annunciato nel lungo periodo uno stop per la produzione di motori a benzina o diesel, a vantaggio dell’elettrico, anche per i sistemi di riscaldamento nelle nostre abitazioni potrebbe esserci una rivoluzione. Non tanto presto, visto che comunque non sembrano esserci le condizioni per un cambio immediato, ma prima o poi arriverà il momento in cui le caldaie, come pure le stufe, che utilizzano combustibili fossili verranno messe al bando.
Nei piani dei governi, quindi, c’è una data X in cui le caldaie di vecchia generazione potrebbero essere vietate.
Addio alle caldaie a gas: quando e come
Come anticipato, non possiamo rispondere alla domanda su quando le caldaie a gas saranno vietate. Al momento si tratta solamente di un’idea futura, la fine di un percorso di riconversione energetica che solo negli ultimi anni ha subito un’accelerazione.
Sappiamo, comunque, che si tratterà di un processo che verrà completato in maniera progressiva. Ad esempio arriverà un momento in cui le caldaie di vecchia generazione non si potranno più installare e solo successivamente potrebbe esserci l’obbligo di sostituire tutti gli impianti a gas con apparecchiature più sostenibili.
La linea è tracciata, così come l’obiettivo finale: quello che non si sa è quando. Potrebbe essere tra dieci anni, venti, forse anche di più: fatto sta che il tema dell’eco sostenibilità è entrato ormai prepotentemente nelle agende dei vari governi e non sembrano esserci più dubbi su quale sarà la direzione da intraprendere.
Da cosa verranno sostituite le caldaie a gas
Il primo passo verso una maggiore eco sostenibilità è già stato fatto: da qualche anno, infatti, è stato previsto l’obbligo per cui per le nuove installazioni si possono utilizzare solamente caldaie a condensazione, le quali possono vantare emissioni più basse rispetto alle tradizionali caldaie (in quanto queste possono recuperare calore direttamente dal proprio ciclo di funzionamento, riducendo la dispersione nell’aria di componenti che possono essere lesive per l’ambiente in quanto alimentano i gas serra).
Ma l’alternativa vera e propria sembra essere quella della pompa di calore alimentata con l’elettricità. E non è un caso se l’installazione di pompe di calore, specialmente in sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento, sia prevista come un intervento “trainante” che dà diritto al Superbonus 110%.
La pompa di calore è sicuramente più sostenibile rispetto alle vecchie caldaie, per almeno due motivi:
- queste funzionano catturando il calore presente nell’aria esterna, nell’acqua di falda o nel sottosuolo (a seconda della tipologia d’impianto) trasferendola attraverso un ciclo frigorifero all’acqua dell’impianto di riscaldamento. Un’operazione che viene alimentata grazie al consumo - non particolarmente elevato - di energia elettrica. Non vengono quindi utilizzati combustibili fossili per generare calore, ragion per cui con la pompa di calore non vengono emesse nell’ambiente sostanze inquinanti;
- la pompa di calore dà generalmente molta più energia di quella che consuma.
Resta il fatto, comunque, che per le proprie tasche installare una pompa di calore potrebbe non essere conveniente visto il costo che un tale impianto avrebbe. Spesa che comunque si può abbattere grazie alle agevolazioni fiscali oggi esistenti: non solo il Superbonus al 110%, ma anche l’ecobonus al 65%, il bonus casa al 50% e il conto termico 2.0 (con un contributo erogato dallo Stato che può coprire fino al 65% delle spese).
Va detto poi che per rendere ancora più considerevole il risparmio energetico grazie alla pompa di calore, e avere il minimo impatto sull’ambiente, la soluzione è quella di abbinarlo a un impianto fotovoltaico (meglio ancora se con accumulo).
Una spesa importante ma che oggi è possibile ridurre grazie alle agevolazioni fiscali e alla possibilità di goderne con lo sconto in fattura. Ragion per cui, vista anche la prospettiva di un’eliminazione dal mercato delle caldaie a gas, potrebbe avere senso approfittarne adesso.
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