Moody’s Analytics ha stimato i costi economici del climate change: ecco il conto stratosferico.
I cambiamenti climatici non hanno solo un costo ambientale e sociale ma anche un elevato costo economico.
A calcolarlo è Moody’s Analytics che in un recente studio ha analizzato le implicazioni economiche del temuto – ma spesso sottovalutato – climate change. I risultati sono spaventosi.
Quanto costano i cambiamenti climatici
Secondo gli esperti che hanno lavorato al report, incrociando i dati del Gruppo intergovernativo sul climate change delle Nazioni Uniti, l’innalzamento delle temperature sul pianeta potrebbe avere implicazioni economiche per circa 69 trilioni di dollari entro il 2100.
Una cifra stratosferica basata sull’ipotesi che la temperatura sia due gradi più alta e che scenderebbe solo a 54 trilioni di dollari se riuscissimo a recuperare mezzo grado.
Le previsioni, avverte Moody’s Analytics non sono precise e – purtroppo – sono arrotondate per difetto. Gli esperti, infatti, nello scenario ipotizzato non hanno tenuto conto di eventuali catastrofi naturali che renderebbero il conto ancor più salato.
Bisogna agire anche sul fronte dei mercati
Se da una parte è evidente che - come chiede la giovane Greta Thunberg - bisogna agire sul fronte politico per attenuare gli effetti dei cambiamenti cliamatici, dall’altra anche il mondo dell’economia e della finanza non può restare a guardare.
In particolare, i mercati sono abituati a prevedere scenari di medio termine, ma sul fronte del climate change, analisti e osservatori finanziari dovrebbero guardare più lontano, almeno dopo il 2050.
Questo atteggiamento poco lungimirante “rende difficile una risposta immediata e molto determinata al problema” avverte il capoeconomista di Moody’s Analytics, Mark Zandi.
“Gli effetti più draconiani del cambiamento climatico non verranno avvertiti fino al 2030 e oltre, e non diventeranno particolarmente pronunciati fino alla seconda metà di questo secolo”
osserva ancora l’esperto.
Servono nuovi modelli previsionali
Per questo, dunque, servirebbero nuovi modelli previsionali per stimare come i cambiamenti climatici possano incidere sui settori economici, magari ipotizzandone anche i costi futuri.
Le dinamiche che secondo gli esperti influenzeranno economia e finanza e che sarebbero dunque da tenere sotto controllo sono esattamente sei: aumento del livello dei mari, peggioramento della salute, diminuzione della produttività del lavoro, turismo, domanda di energia e agricoltura.
È ovvio che il riscaldamento del pianeta non potrà non influenzare determinate economie, soprattutto quelle emergenti, ma anche i Paesi produttori di petrolio non dovrebbero dormire sonni tranquilli.
Nell’ipotesi di un innalzamento delle temperature di due gradi, infatti, ci troveremmo di fronte al warming feedback loop, il punto del ritorno: nessun intervento, in quel caso, potrebbe mitigare il devastante effetto dei cambiamenti climatici con costi enormi per il pianeta sia dal punto di vista ambientale che economico.
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