Il prossimo DPCM potrebbe anticipare l’orario di chiusura per le attività commerciali. Negozi chiusi alle 18:00, centri commerciali anche nei weekend.
Cambia l’orario di chiusura per negozi e centri commerciali dalla prossima settimana?
Con il nuovo DPCM il Governo potrebbe intervenire in quei settori che sono stati risparmiati dai precedenti decreti. Ad esempio, le indiscrezioni del Corriere della Sera, così come del Messaggero, parlano di restrizioni sugli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali.
Una stretta che potrebbe essere preludio ad un lockdown generalizzato, ipotesi che comunque dal Governo continuano a smentire (fermo restando che nelle ultime settimane sono stati fatti diversi passi avanti verso questa direzione).
La crescita dei contagi potrebbe fare quindi delle nuove vittime tra servizi e attività commerciali: se da una parte comincia a prospettarsi una chiusura per parrucchieri e centri estetici, dall’altra si parla anche di nuovi orari per i negozi che si trovano in città, come pure della chiusura - ma solamente nei weekend - dei centri commerciali.
Nuovi orari per i negozi con il prossimo DPCM
Il prossimo DPCM, che dovrebbe essere approvato già nella giornata di domani, potrebbe introdurre nuove limitazioni per alcune attività. Parrucchieri e centri estetici rischiano di chiudere, mentre per i negozi si parla di nuovi orari.
Nel dettaglio, per i negozi che si trovano in città il Governo potrebbe seguire la stessa linea tracciata per le attività di ristorazione. Chiusura forzata alle 18:00 quindi: obiettivo è evitare di predisporre un coprifuoco - prevedendo così un controllo degli spostamenti - semplicemente limitando i motivi per cui una persona dovrebbe uscire negli orari serali.
Ecco, quindi, che i negozi di ogni tipo - forse potrebbe esserci una deroga per gli alimentaristi - potrebbero dover chiudere a partire dalle 18:00. Una riorganizzazione degli orari sarebbe necessaria, con molti negozi che potrebbero decidere di fare orario continuato così da mantenere inalterato il tempo di apertura durante il giorno.
Va detto, comunque, che ad una tale restrizione dovrebbero seguire delle forme di ristoro per i commercianti “dimenticati” dall’ultimo decreto con il quale è stata riconosciuta un’altra tranche di contributi a fondo perduto.
Chi rischia di chiudere con il prossimo DPCM
L’ipotesi sul tavolo, quindi, ricalca quanto già avvenuto con l’ultimo DPCM: chiusura alle 18:00 per le attività di vendita al dettaglio (come è stato per le attività di ristorazione), mentre le attività più a rischio potrebbero essere sospese (come già fatto per palestre e piscine).
Questa volta a chiudere potrebbero essere centri estetici e parrucchieri, così come i centri commerciali: nel dettaglio, per quest’ultimi si valuta la chiusura nel fine settimana, mentre negli altri giorni dovrebbe valere l’obbligo di chiudere alle 18:00. Chiusura totale, invece, per parrucchieri e centri estetici: ancora nulla di certo, ma sembra ormai arrivato il momento per il Governo di sospendere quelle attività considerate più a rischio.
Il tutto per evitare assembramenti nei negozi, ma anche a bordo dei mezzi pubblici (vero e proprio punto critico di questa situazione). Ricordiamo, comunque, che come accaduto anche a marzo il provvedimento non riguarderà la vendita di generi alimentari e di altri beni essenziali: salvo restrizioni decise dalle Regioni, quindi, si potrà continuare a fare la spesa normalmente (ma in molti supermercati nel frattempo è tornato il contingentamento agli ingressi).
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