Addio alle micro-imposte, il Governo pensa di cancellare Superbollo, tassa sugli intrattenimenti e sulla laurea. Ecco quanto risparmierebbero gli italiani
Una notizia che gli italiani aspettavano da tempo: addio alle micro-imposte cioè i balzelli applicati su alcuni servizi e beni che pesano nelle tasche degli italiani e portano oneri burocratici.
L’addio alle micro-imposte è stato annunciato da Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, e potrebbe portare un risparmio di 152 milioni di euro.
Tra le micro-tasse destinate a sparire c’è il Superbollo, ma anche la tassa sugli intrattenimenti, la tassa di laurea e sugli esami universitari.
Ecco cosa cambia con l’addio alle micro-imposte.
Addio alle micro-imposte, parola d’ordine: semplificare il sistema
L’Italia è un Paese caratterizzato da un’elevata pressione fiscale, ma soprattutto da un sistema complesso in cui spesso quotidianamente, anche senza accorgercene, paghiamo numerose imposte, ad esempio la tassa sul biliardino di cui pochi italiani hanno conoscenza.
Nonostante il prelievo sia quasi silenzioso, per molti è comunque un onere anche di tipo burocratico che rende il sistema farraginoso, ecco perché dire addio alle micro-imposte è anche un modo per semplificare la vita ai cittadini.
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L’annuncio della cancellazione di numerose micro-imposte è stato dato dal vice-ministro Maurizio Leo in audizione al Senato. Tra le prime a dover essere cancellate è il Superbollo, in base a quanto dichiarato da Andrea De Bertoldi, deputato di Fratelli d’Italia, ma misura potrebbe essere introdotta in un emendamento, oppure potrebbe essere introdotta in un provvedimento ad hoc con una lista di micro-tasse da eliminare.
Superbollo, tassa di laurea, sugli intrattenimenti e tanto altro
Il Superbollo è dovuto dai possessori di auto di potenza superiore a 185 Kw e il costo è di 20 euro per ogni Kw oltre i 185.
Un’altra imposta destinata a venire meno è la tassa sugli intrattenimenti (ISI). Questa colpisce i settori dell’intrattenimento, giochi e spettacolo, anche per questo è chiamata anche tassa sui biliardini, si applica a qualunque forma di intrattenimento, ad esempio spettacoli musicali, ma anche flipper, questa imposta porta nelle casse dello Stato 26 milioni di euro l’anno.
Destinata a cadere è anche la tassa sulla laurea, si tratta di un contributo da versare, insieme ad altre tasse universitarie, al momento dell’immatricolazione e per l’iscrizione agli anni successivi al primo. Questa imposta vale un milione di euro l’anno. In forse anche le micro-imposte per il rilascio dei diplomi, per gli esami di idoneità e per l’iscrizione a scuola, questi valgono insieme circa 44 milioni di euro.
Nel complesso si ritiene che cancellare queste micro-imposte non dovrebbe mettere in particolare difficoltà lo Stato, in quanto le entrate prodotte, come detto circa 152 milioni di euro l’anno non creerebbero particolari problemi. Per gli italiani invece significa semplificazione e possibilità di avere una piccola riduzione della pressione fiscale.
Tra le proposte che invece dovrebbero vedere la luce nel 2024 vi è la tassazione della tredicesima mensilità al 15%.
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