Cane morde una persona o un altro animale, cosa si rischia

Ilena D’Errico

18 Maggio 2024 - 23:17

Cosa rischia il proprietario se il cane morde una persona oppure un altro animale, dalla responsabilità civile alle ipotesi di reato, e quali sono le conseguenze per il cane.

Cane morde una persona o un altro animale, cosa si rischia

Succede che cani anche tranquilli e pacifici siano coinvolti in episodi violenti, ai danni di persone o altri animali. I motivi per cui si arriva a ciò sono dei più disparati, oggetto di attenta valutazione da parte dei medici veterinari e degli esperti di comportamento animale. Di certo, il cane che morde una persona o un altro animale non può comprendere né prevedere le conseguenze della sua azione come invece potrebbe fare un essere umano capace di intendere e di volere. Per questo motivo, sul piano giuridico, non ci sono rischi o conseguenze per l’animale, non importa quanto gravi siano gli esiti del suo attacco.

L’aggressione può risolversi in fretta e senza particolari lesioni o addirittura cagionare la morte, come la cronaca tristemente ci ricorda, ma non cambia il fatto che il cane sia privo di personalità giuridica in quanto animale. In altre parole, il cane non può commettere un reato né tantomeno essere sanzionato perché non è capace di comprendere o rispettare le leggi. Le dinamiche di comportamento del cane, come quelle di qualsiasi altro animale, non dipendono dalla razionalità come intesa per gli uomini, perciò spetta a questi ultimi assicurarsi che la convivenza avvenga in modo sicuro per tutti.

Ciò non toglie che in seguito all’attacco di un cane ci possono essere dei danni, anche economicamente quantificabili, e dei profili penalmente rilevanti. È il proprietario, in genere, ad avere il compito e il dovere giuridico di sorvegliare sull’animale e sul suo comportamento. Un obbligo che include anche qualsiasi persona che si trovi ad avere la custodia del cane, a prescindere dalla motivazione. La disattenzione può essere pagata cara, ecco cosa si rischia.

Cosa si rischia se il cane morde una persona?

Quando il cane morde una persona si configura sempre una responsabilità civile in capo al proprietario. Quest’ultimo è infatti tenuto a vigilare sull’animale e controllare il suo comportamento, adottando tutte le precauzioni possibili per evitare incidenti e tragedie.

Soltanto dimostrando un caso fortuito, ossia un evento del tutto eccezionale e imprevedibile che supera gli scenari di rischio ipotizzabili, ci si esonera da questa responsabilità. Di conseguenza, il proprietario è tenuto a pagare un risarcimento dei danni causati dal morso o comunque dall’aggressione del cane. Sono incluse senza dubbio le spese mediche, ma anche il danno biologico e quello morale, ovviamente valutati dal giudice a seconda del caso.

La legge si aspetta dal proprietario che agisca con diligenza, preservando la sicurezza collettiva in modo efficace, tenendo conto anche del temperamento del cane e del suo comportamento abituale, ma senza dimenticare possibili eccezioni alla norma. Insomma, non c’è scusa che tenga, è opportuno prevedere anche la possibile fuga del cane o inconvenienti ordinari analoghi.

Come anticipato, tuttavia, il morso dato dal cane può assumere anche una fattispecie penale quando l’animale ha agito spinto dal proprietario. Quest’ultimo risponde personalmente del reato di lesioni personali, tentato omicidio, omicidio (chiaramente a seconda di cosa è successo) perché si è servito del cane per commettere il reato.

L’animale in questo caso rileva al pari di qualsiasi altro mezzo per compiere il reato, per quanto concerne la legge. Ciò accade soltanto quando il proprietario ha volontariamente aizzato l’animale, comandando di attaccare per un fine personale, al di fuori della legittima difesa.

Non è tutto, è prevista una responsabilità legale del proprietario anche quando non ha adottato la diligenza opportuna nella custodia dell’animale, nonostante fosse a conoscenza della sua pericolosità. L’articolo 672 del Codice penale punisce in modo specifico l’illecito (il reato è stato depenalizzato) di omessa custodia e mal governo di animali.

La pena è una sanzione amministrativa da 25 a 258 euro, a cui soggiace chi lascia liberi, mal custoditi o affida a persone inesperte degli animali pericolosi di cui ha la custodia. La definizione di animale pericoloso non deve essere fraintesa, potenzialmente si può applicare a qualsiasi animale, compresi i cani e indipendentemente dalla razza. Conta per lo più il temperamento dell’animale e le possibili condizioni di rischio, derivate in modo specifico dalla sua natura, dalle condizioni ambientali, dalla storia pregressa.

Cosa si rischia se il cane morde un altro animale

Ovviamente, la responsabilità civile del proprietario del cane si palesa anche quando a patire il morso è un altro cane o un altro animale. L’obbligo al risarcimento danni deve essere sancito dalla sentenza di un giudice al seguito di un’azione civile, necessaria a individuare la colpevolezza dell’aggressione. Questo è un tema piuttosto ostico, per il quale serve considerare le dinamiche dell’azzuffata (difficilmente si tratta di un morso circoscritto e privo di contrattacco) e le pregresse vicissitudini.

Alcuni precedenti di giurisprudenza denotano i seguenti criteri (chiaramente da applicare in base alle circostanze):

  • La colpa è del padrone del cane che ha attaccato per primo;
  • se il cane agisce per difendere il padrone dall’altro cane o dal suo proprietario la colpa è di quest’ultimo.

L’entità del risarcimento, indipendentemente dalle lesioni a persone o altri animali (certificate dai medici), dipende dai danni riportati e dai rimborsi per eventuali trattamenti medici e sanitari, oltre che dai danni morali e biologici.

Cosa rischia il cane

Il cane non ha alcuna responsabilità legale per morsi e lesioni, non può risponderne in alcun modo né tanto meno deve essere abbattuto. Può però essere sottoposto a percorsi educativi e riabilitativi, ed eventualmente avere l’obbligo di guinzaglio e museruola in ogni luogo. Quest’ultima ipotesi è però poco frequente, dato che gli esperti comportamentisti ne considerano più rischi che benefici.

Può invece accadere che il cane sia tolto al proprietario, ma quando quest’ultimo non è in grado di accudirlo e controllarlo, anche per il benessere dell’animale stesso.

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