La badante convivente fa perdere il diritto all’esenzione dal canone Rai, come stabilito dalla risposta n.242 dell’Agenzia delle Entrate, in risposta all’interpello di un’anziana contribuente.
Canone Rai: la badante fa perdere il diritto all’esenzione all’anziano titolare di reddito basso, è quanto stabilito dalla risposta n. 242 dell’Agenzia delle Entrate.
Un’anziana contribuente aveva formulato un’istanza di interpello per sapere se avesse diritto all’esenzione del pagamento del canone Rai.
La signora richiedente è titolare di reddito annuo inferiore a 8.000 euro e convive con la badante regolarmente assunta e pagata con i soldi della pensione percepita, integrata con INPS Home Care Premium e con l’aiuto economico dei figli.
La convivenza con la badante è resa necessaria dall’invalidità della signora richiedente, ma è stato proprio il fattore che ha fatto perdere il diritto all’esenzione.
Canone Rai: chi convive con la badante perde l’esenzione
L’Agenzia delle Entrate ha applicato alla lettera la normativa vigente, citando la circolare n. 46 del 20 settembre 2010, secondo la quale il beneficiario «non deve convivere con altri soggetti diversi dal coniuge».
L’interpretazione ufficiale, quindi, prevede che chi gode dell’esonero dal pagamento del canone RAI non deve convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, che siano titolari di un reddito proprio.
In questo caso, l’anziana signora invalida che ha fatto richiesta per l’esenzione convive con la badante, la quale percepisce una retribuzione e quindi è titolare di un reddito proprio: per questo motivo la risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata negativa.
L’Agenzia delle Entrate è stata solerte ad attenersi in modo testuale alla legge in vigore. Ci chiediamo, però, se la risposta negativa data seguendo la legge in questo caso specifico (uno dei pochi in cui la badante è assunta regolarmente) non possa in qualche modo incrementare la cattiva abitudine di far lavorare in nero i collaboratori domestici.
Potrebbe interessarti anche -> Chi paga il canone Rai, il proprietario o l’inquilino?
Esenzione canone Rai: i requisiti
La risposta dell’Agenzia delle Entrate alla contribuente fornisce un buon motivo per riguardare quali sono i requisiti per ottenere l’esenzione del canone Rai 2019.
La legge a cui facciamo riferimento è la n. 244 del 24 dicembre 2007.
Con un decreto del 16 febbraio 2018, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico hanno esteso la soglia reddituale prevista dalla legge per beneficiare dell’esenzione dal pagamento del canone TV a 8.000 euro (prima erano 6.713,98 euro).
In base alla legge n. 244/2017, i requisiti per avere diritto all’esenzione del canone Rai sono:
- aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone di abbonamento RAI (attualmente il 31 gennaio ed il 31 luglio di ciascun anno);
- non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio;
- possedere un reddito annuo che, sommato a quello del proprio coniuge (o del soggetto unito civilmente) non superi gli 8.000 euro previsti.
In allegato la risposta n. 242 dell’Agenzia delle Entrate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA