Quando si prescrive il Canone Rai non pagato?

Patrizia Del Pidio

12 Marzo 2025 - 15:32

Anche il canone Rai è soggetto a prescrizione, ma quanto tempo deve passare prima che il pagamento non sia più dovuto? Vediamo i chiarimenti.

Quando si prescrive il Canone Rai non pagato?

Quando si prescrive il canone Rai non pagato? Può capitare che si dimentichi il pagamento del canone Rai o che si scelga di non pagarlo, visto che la maggior parte dei contribuenti odiano questo balzello. Dal mancato versamento, però, quando deve passare prima che venga meno l’obbligo di pagamento? Il canone Rai, come tutte le forme di pagamento è soggetto a prescrizione, ma attualmente per i termini bisogna tenere conto anche del fatto che il canone TV è contenuto nella bolletta dell’energia elettrica.

Quando un contribuente non versa il canone Rai contenuto nella bolletta dell’energia elettrica la prescrizione segue delle regole particolari. Va ricordato, infatti che la bolletta dell’energia elettrica non pagata si prescrive dopo 2 anni e il dubbio, lecito, che si potrebbe avere è che anche il canone abbia lo stesso limite per la prescrizione, ma è realmente così? La normativa che regola la cosa è abbastanza chiara, ma le perplessità sulla prescrizione del canone sono dovute proprio al fatto che da diversi anni lo stesso si paga direttamente nella bolletta dell’energia elettrica.

Sulla questione, a novembre 2023, si è espressa anche la Corte di Cassazione fissando definitamente il termine della prescrizione del Canone Rai, poiché in assenza di una disciplina che deroga i termini è necessario applicare i termini previsti all’articolo 2946 del codice civile che sono gli stessi applicati per le imposte sui redditi. Vediamo i chiarimenti in merito.

Prescrizione canone Rai

La prescrizione del canone Rai non pagato avviene dopo 10 anni. Secondo la Corte di Cassazione l’obbligazione, anche se si tratta di una prestazione con cadenza annuale, ha un carattere unitario, non essendo il pagamento di un’annualità legato a quello degli anni precedenti poiché che si basa sui presupposti impositivi.

La Cassazione, sul canone Rai, si è espressa dopo la presentazione di un ricorso con il quale si volevano impugnare delle cartelle di pagamento riferite a crediti erariali e tributi locali e si invocava l’intervenuta prescrizione dei termini per poter pretendere il pagamento.

In primo grado il ricorso è stato accolto, ma in appello è stato rigettato. La Corte di Cassazione, come più volte ha precisato, sostiene che la prescrizione decennale si applica a Irpef , Irap, Iva, imposta di registro. La prescrizione a 5 anni può essere applicata a tutto ciò che ha cadenza annuale o in termini più brevi. Le tassazioni dirette come Irpef, Irap e Iva, però, pur avendo cadenza annuale nel pagamento, sono tributi autonomi il cui pagamento non è legato a quello degli anni precedenti ma è determinato da valutazioni autonome che variano in base a presupposti impositivi.

Lo stesso accade per il Canone Rai, visto che non esiste alcuna deroga specifica alla regola generale prevista dall’articolo 2946 del codice civile. Il canone Rai, quindi, non si prescrive in 5 anni, ma in 10.

Canone Rai e bollette energia elettrica, quando interviene la prescrizione

Erroneamente si potrebbe essere portati a pensare che prescrivendosi le bollette della luce in 2 anni, il canone Rai, in esse inserito, possa avere la stessa prescrizione. Non è così. Di fatto le bollette pagate dell’energia elettrica, se anche si possono gettare via trascorsi due anni dal pagamento, devono essere mantenute almeno per 10 anni per quel che riguarda il canone Rai.

Nella stessa bolletta, quindi, si pagano due cose con termini di prescrizione diversi e proprio per questo motivo è necessario mantenere le bollette pagate per il termine di prescrizione più lungo, quello relativo al canone Rai che è, appunto, di 10 anni.

Questo, ovviamente, è indispensabile per provare, in caso di richieste di pagamento da parte dell’amministrazione tributaria, di aver versato il dovuto. Decorsi 10 anni, invece, le bollette possono essere gettate via poiché anche per quel che riguarda il canone Rai l’amministrazione non può più avere pretese di pagamento essendo intervenuti i termini di prescrizione.

Novità canone Rai 2025

Per l’ anno 2024 l’importo annuo del canone Rai è sceso da 90 euro a 70 euro, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Quello che va sottolineato, però, è che il taglio di 20 euro per ogni nucleo familiare, non sarà interamente a carico della Rai visto che le risorse saranno integrate anche da un sostegno statale versato in tre ratei di pari importo nei mesi di gennaio, marzo e giugno 2024.

Il taglio dell’importo, però, era previsto solo per il 2024: nella Legge di Bilancio 2025 nulla è stato previsto per prorogare il pagamento ridotto e, quindi, per il 2025 l’importo annuale del canone è tornato a 90 euro l’anno con prelievo mensile di 9 euro al mese (se la bolletta è a cadenza bimestrale di 18 euro) per 10 mesi l’anno (per 5 bollette in caso di cadenza bimestrale).

Argomenti

Iscriviti a Money.it