Carta d’identità minorenni, a cosa serve e quando devono firmare entrambi i genitori

Ilena D’Errico

14/11/2023

Ecco a cosa serve la carta d’identità per minorenni e quando devono firmare entrambi i genitori per ottenere il documento.

Carta d’identità minorenni, a cosa serve e quando devono firmare entrambi i genitori

Un tempo i minorenni potevano ottenere un documento di riconoscimento personale soltanto dal compimento dei 15 anni, ma già da diversi anni non è così. È possibile avere una carta d’identità a qualsiasi età, anche i neonati possono averne una.

Questo però non esclude che spesso il momento di fare la carta d’identità venga rimandato dai genitori, che pensano non sia necessaria e vogliono evitarsi le lunghe trafile negli uffici dell’Anagrafe e, ancor prima, per scattare una fotografia idonea. Purtroppo, non sempre questo momento può essere evitato, infatti in alcuni casi serve la carta d’identità per i minorenni.

Il tutto, poi, può risultare ancora più complicato per i genitori separati, soprattutto quando devono firmare entrambi per il rilascio del documento. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

A cosa serve la carta d’identità per i minorenni

La carta d’identità per i minorenni è, fatta eccezione della procedura e dei requisiti della fototessera, perfettamente equivalente a quella dei maggiorenni. La carta d’identità serve dunque a permettere il riconoscimento dei minori, anche se accompagnati dai genitori.

Per questo motivo, ai minori serve un documento in vari momenti della loro vita, ad esempio per corsi scolastici o extrascolastici, gare sportive, concorsi. In nessuno di questi casi, però, è obbligatorio che il minore abbia un documento di riconoscimento personale, che resta però molto utile.

La carta d’identità ha un importante vantaggio pratico soprattutto nei casi in cui il minore non si trova con i genitori, avendo così la certezza che possa essere riconosciuto e identificato al bisogno. Se l’età lo permette, avere con sé la carta d’identità può essere molto utile anche in caso di smarrimento.

Esistono però due casi in cui la legge richiede obbligatoriamente la carta d’identità ai minori, ovvero:

  • Per l’espatrio;
  • per la guida di ciclomotori.

Se il minore deve viaggiare al di fuori dei confini nazionali oppure guidare un ciclomotore con patente AM allora è necessario che abbia la carta d’identità, a meno che sia in possesso di altro documento di riconoscimento valido.

Quando devono firmare entrambi i genitori

La pratica per ottenere la carta d’identità per cittadini minorenni non richiede necessariamente la presenza di entrambi i genitori. In particolare, la carta d’identità può essere rilasciata anche a un solo genitore ma senza autorizzazione all’espatrio. Ciò vuol dire che il minore non potrà utilizzare il documento per viaggiare.

Altrimenti, quando serve che la carta d’identità sia valida per l’espatrio è necessario che entrambi i genitori acconsentano esplicitamente, non importa se sposati oppure no. Non serve, però, la loro presenza contemporanea all’ufficio per il rilascio.

Il genitore non presente può semplicemente compilare e firmare la dichiarazione di assenso al rilascio del documento, che deve essere completata dalla fotocopia firmata di un documento di riconoscimento. Tutte le firme devono essere autografe, ovvero apposte a mano sui fogli.

Dichiarazione di assenso al rilascio della carta d’identità minorenni valida per l’espatrio
Il modulo condiviso dal Comune di Roma.

Si allega come esempio il modulo messo a disposizione dal Comune di Roma, ma è sufficiente chiedere o controllare il sito web dell’ufficio di Anagrafe competente territorialmente o scrivere liberamente l’assenso seguendo il modello indicato.

Bisogna fare una precisazione. La legge impone l’obbligo di assenso all’espatrio per gli esercenti della potestà genitoriale sul minore. Ciò vuol dire che anche in presenza di un affidamento esclusivo o addirittura super esclusivo, l’altro genitore deve acconsentire all’espatrio. Se uno dei genitori è stato dichiarato decaduto della potestà genitoriale o è deceduto basta, ovviamente, il consenso del genitore presente.

Altrimenti, serve il consenso del tutore. L’assenso genitoriale può essere eluso soltanto ottenendo un apposito nulla osta dal giudice del tribunale per i minori. Servirà quindi instaurare una causa civile, dove le parti avranno modo di mostrare l’interesse del minore ad avere un documento per l’espatrio e di contro le eventuali problematiche. È una procedura utile quando uno dei genitori non è reperibile.

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