Cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro con stralcio automatico dai Comuni, quando arriva?

Patrizia Del Pidio

19 Luglio 2023 - 09:51

Le delibere dei Comuni hanno avuto una proroga più lunga e gli effetti dello stralcio, quindi, si vedranno solo fra qualche tempo. Chiariamo tutti i punti.

Cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro con stralcio automatico dai Comuni, quando arriva?

Le due misure che hanno suscita un maggior interesse tra quelle introdotte nella Legge di Bilancio 2023 per la tregua fiscale, sono state senza ombra di dubbio la nuova rottamazione, l’adesione agevolata e lo stralcio automatico delle cartelle con importo fino a 1.000 euro.

Si è parlato molto meno, ad esempio, di misure altrettanto importanti come il ravvedimento speciale, strumento che è stato un po’ meno compreso dai contribuenti visto che non comporta la cancellazione delle sanzioni e degli interessi.

Ma tutte queste nuove modalità per pagare le pendenze con il Fisco hanno portato una grande attenzione sui debiti fiscali. E forse i Governo, in parte, ha raggiunto il proprio obiettivo di sensibilizzare i cittadini a sanare le proprie posizioni.

Ma tutta la confusione ha creato il mettere a disposizione diversi benefici ha avuto anche risvolti negativi perchè non tutti hanno avuto sempre chiara la situazione. Ovvero non tutti i contribuenti hanno capito bene quale strada percorrere o se la propria situazione debitoria poteva essere sanata in automatico o dovevano, invece, intervenire con una domanda di adesione alla rottamazione.

Fortunatamente, a suo tempo, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta chiarendo che la rottamazione, in ogni caso, avrebbe tenuto conto degli eventuali stralci avvenuti prima e dopo la presentazione della domanda di adesione, quindi, il rischio di pagare somme che in realtà dovevano essere stralciate non c’è mai stato.

Stralcio cartelle fino a 1.000 euro, i chiarimenti

Perchè il Fisco cancella alcuni debiti? Il discorso è molto semplice, sono debiti vecchi e nella maggior parte dei casi difficilmente recuperabili. Si parla di debiti iscritti a ruolo tra il 1 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015, ovvero più vecchi di 7 anni. E con importo, tra capitale, sanzione ed interessi, che arriva ad un massimo di 1.000 euro.

Per il Fisco tentare di riscuotere questi debiti costerebbe più del debito stesso e, quindi, tanto vale cancellarli e fare pulizia tra le cartelle da riscuotere. Per queste cartelle esattoriali la cancellazione è automatica e non serve nessuna richiesta.

Stralcio cartelle esattoriali, i dubbi dei cittadini

Il dubbio lecito che molti contribuenti hanno, però, riguarda la tipologia di cartelle. Perché non tutte sono ammesse nello stralcio. Le multe ad esempio sono escluse.

Anche i debiti nei confronti dei Comuni potrebbero non essere inclusi nello stralcio perché ci sono giunte comunali che hanno deliberato la non adesione allo stralcio (che per i debiti con le amministrazioni locali sarebbe parziale) delle cartelle, anche se di importo inferiore ai 1.000 euro.

Poi c’è il dubbio che riguarda l’iscrizione a ruolo. Che è determinante per lo stralcio. Anche se un debito riguarda, ad esempio, un periodo anteriore il 2015 ma l’iscrizione a ruolo è successiva, la cartella non rientra nello stralcio.
Allora come deve comportarsi il cittadino nei confronti di queste cartelle?

Proroga allo stralcio

I termini con i quali i Comuni possono deliberare l’adesione allo stralcio, anche al 100%, delle cartelle con importo fino a 1.000 euro sono stati allungati. I Comuni hanno tempo per deliberare fino al 29 luglio, quindi ancora 10 giorni di tempo per capire se e quale comune aderirà totalmente o parzialmente allo stralcio o deciderà di non aderire affatto.

Per i Comuni che aderiscono in modo parziale o totale, tra l’altro, le delibere dovranno contenere anche le modalità e le tempistiche dello stralcio. O dell’eventuale modalità con cui poter saldare le cartelle che offrirà il Comune stesso perchè gli enti locali avranno la possibilità di regolamentare anche una propria rottamazione decidendo scadenze e modalità (sempre con delibera entro il 29 luglio).

Iscriviti a Money.it