Cashback, arriva l’ipotesi di uno stop della misura a luglio: la proposta è del sottosegretario MEF Durigon della Lega. Si avranno maggiori certezze quando il DL Sostegni verrà approvato, nel frattempo la discussione è sulle risorse stanziate per il cashback che potrebbero essere utilizzate per sovvenzionare altre misure, come gli aiuti ad autonomi e imprese.
Cashback, l’ipotesi di stop a luglio 2021 si fa sempre più concreta: maggiori risposte si avranno venerdì, quando è atteso il Consiglio dei Ministri per l’approvazione del DL Sostegni.
Il problema da risolvere è quello delle risorse e dell’accordo tra le forze di Governo: in molti, dalla Lega a Fratelli d’Italia, puntano allo smantellamento dell’incentivo ai pagamenti elettronici.
L’ultima proposta è quella del sottosegretario MEF Durigon, della Lega: bloccare il cashback al primo semestre (quindi a luglio) e recuperare così 2/3 miliardi.
Cashback, stop a luglio? Il nodo risorse che blocca il DL Sostegni
Il cashback di Stato, dopo il mese sperimentale a Natale e i rimborsi erogati a febbraio, potrebbe avere vita breve. La misura è stata fortemente voluto dal Governo Conte bis come incentivo alla digitalizzazione del Paese da un lato e come mezzo di contrasto all’evasione fiscale dall’altro, e nelle intenzioni del precedente Esecutivo c’era la volontà di tenerla in vigore fino a giugno 2022.
Le carte in tavola però potrebbero cambiare. In questi giorni si lavora al DL Sostegni, la cui approvazione dovrebbe -finalmente- arrivare venerdì 19 marzo. Tra le discussioni che hanno bloccato così a lungo l’approvazione del provvedimento anche la questione cashback.
Dalla Lega, in particolare dal sottosegretario al Ministero dell’Economia Claudio Durigon, è arrivata la proposta di bloccare il cashback a luglio (quando sono previsti i rimborsi per i pagamenti elettronici effettuati nel periodo gennaio-giugno 2021).
In questo modo si recupererebbero tra i 2 e i 3 miliardi, da destinare ad altre misure (come la riforma fiscale o gli aiuti per imprese e lavoratori autonomi).
Cashback, stop a luglio o modifiche alla misura?
Le certezze su come il Governo Draghi deciderà se e come modulare la normativa sul cashback le avremo solo quando il DL Sostegni verrà approvato. Nel frattempo non sono mancate ipotesi e proposte di modifica alla misura.
Per esempio, la deputata della Lega Laura Cavandoli ha proposto di introdurre una soglia minima dei pagamenti validi per il cashback, così da bloccare i comportamenti scorretti di chi effettua numerose micro transazioni per scalare la classifica del super cashback.
Anche la sottosegretaria al MEF Maria Cecilia Guerra ha sottolineato che il punto è capire come monitorare i micropagamenti e capire quali sono quelli derivanti da comportamenti scorretti, così da poterli escludere dalla partecipazione al programma.
Laura Castelli, sottosegretaria MEF, aveva dichiarato che il cashback non sarebbe saltato, in quanto la misura non è semplicemente un mezzo per la lotta all’evasione, ma un modo “per cambiare il modo dei cittadini di utilizzare il proprio denaro”.
Per la Guardia di Finanza, invece, il cashback andrebbe applicato nei settori maggiormente esposti al rischio di evasione, riducendo il peso del meccanismo sui conti pubblici, che attualmente devono supportare anche spese extra come quelli delle utenze e dei trasporti che in realtà sono già tracciabili,
© RIPRODUZIONE RISERVATA