Cassa integrazione: non ci saranno grandi cambiamenti con la proroga dello stato di emergenza almeno fino al 31 dicembre, anche se il nuovo DPCM introduce una novità.
Cassa integrazione: cosa cambia con la proroga dello stato di emergenza? Domanda cui desideriamo rispondere dal momento che il governo ha appena stabilito che lo stato di emergenza nel nostro Paese scadrà il 31 gennaio 2021.
D’altronde non è la prima volta che viene prorogato lo stato di emergenza: la prima proroga si è avuta alla prima scadenza, quella del 31 luglio. La cassa integrazione però, dal canto suo, non dovrebbe subire dei cambiamenti almeno fino al 31 dicembre 2020 e dopo? Fino al 31 gennaio 2021 cosa cambia per la cassa integrazione?
Intanto una cosa certa c’è: nel nuovo DPCM approvato dal Consiglio dei Ministri - come annunciato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ma anticipato anche da INPS con una circolare qualche giorno fa - è previsto che il termine del 30 settembre, per la presentazione delle domande di cassa integrazione per le prime 9 settimane della proroga introdotta dal decreto Agosto, venga spostato al 31 ottobre 2020. Anche il testo per la conversione in legge del decreto Agosto è stato approvato ieri al Senato per passare alla Camera per le fasi finali.
Cassa integrazione: proroga domanda al 31 ottobre
Cassa integrazione: nel nuovo DPCM che introduce la proroga dello stato di emergenza viene così stabilita la proroga per la domanda per le prime 9 settimane di CIG, CIGO, assegno ordinario, CISOA del decreto Agosto attualmente in conversione.
Lo aveva già anticipato INPS con una circolare che la data ultima entro la quale richiedere la cassa integrazione passa dal 30 settembre inizialmente previsto al 31 ottobre 2020.
Ad annunciare la modifica con il DPCM la ministra Catalfo che ha dichiarato:
“Con il decreto approvato in Consiglio dei ministri abbiamo prorogato al 31 ottobre i termini per la presentazione delle domande di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga collegate all’emergenza epidemiologica”. Assicuriamo a tutte le imprese un’ulteriore possibilità di inviare le richieste e i dati necessari al pagamento delle prestazioni di CIG Covid-19 garantendo ai lavoratori l’accesso alle misure di sostegno al reddito previste dal decreto Agosto.”
Cassa integrazione: non cambia fino al 31 dicembre
La cassa integrazione anche con la proroga dello stato di emergenza non dovrebbe cambiare fino al 31 dicembre, anche se sappiamo che la proroga è fissata fino al 31 gennaio 2021. Il nuovo DPCM sembra introdurre solo lo slittamento dei termini per la domanda di CIG al 31 ottobre.
Il decreto Agosto in conversione ha stabilito la proroga per 18 settimane della cassa integrazione per periodi di sospensione o riduzione dell’attività che intercorrono nell’arco temporale che va dal 13 luglio al 31 dicembre 2020.
Lo stesso vale per il blocco dei licenziamenti che con la norma va di pari passo alla cassa integrazione.
Ricordiamo che la proroga è di 9 settimane più 9 eventuali con causale Covid-19 con fatturato. Difficile prevedere cosa potrebbe accadere tra il 31 dicembre e il 31 gennaio.
Il governo ha sicuramente in mente una riforma del Lavoro e degli ammortizzatori sociali, si parlava di una cassa integrazione universale ma i tempi non sono stabiliti.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva comunque assicurato che dal 2021 la cassa integrazione avrebbe perso la gratuità cui siamo stati abituati nell’emergenza.
Non sappiamo, con la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 e lo scadere delle settimane previste dal decreto Agosto, quali saranno le sorti reali della cassa integrazione Covid.
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