Cedolare secca anche sui negozi: le novità per gli affitti commerciali in legge di Bilancio 2023

Rosaria Imparato

17 Novembre 2022 - 17:53

Cedolare secca anche per i negozi dal 2023? Si cercano le coperture per l’affitto commerciale agevolato in legge di Bilancio. Ecco la proposta del viceministro Mef e la risposta di Confcommercio.

Cedolare secca anche sui negozi: le novità per gli affitti commerciali in legge di Bilancio 2023

Potrebbe tornare la cedolare secca sui negozi: il governo punta ad allineare la tassazione tra le abitazioni e gli immobili commerciali. L’esecutivo trova spazio all’interno della legge di Bilancio, all’esame lunedì 21 novembre del Consiglio dei ministri. Ancora da sciogliere, però, il nodo sulle coperture.

La tassa piatta al 21% era stata introdotta nel 2019, quando la manovra finanziaria di quell’anno aveva introdotto la possibilità di applicare la tassa agevolata al posto del regime ordinario. La misura però non è stata confermata, con disappunto da parte delle associazioni di categorie.

Cedolare secca anche sui negozi: le novità per gli affitti commerciali in legge di Bilancio

Nel 2019 la cedolare secca si poteva applicare alle unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (che comprende negozi e botteghe) di superficie fino a 600 metri quadrati e delle relative pertinenze (categorie catastali C/2, C/6 e C/7) affittate congiuntamente.

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha detto: «Non vedo perché se concedo in affitto l’unità immobiliare posso applicare la cedolare al 21% o 10%, se invece vado a dare in locazione un immobile commerciale devo pagare l’aliquota progressiva». Quindi, «un allineamento da questo punto di vista penso che sia assolutamente necessario».

Bisogna però trovare le coperture per la misura. Nella precedente edizione la relazione tecnica aveva stimato una caduta di gettito di 260,8 milioni di euro nel 2019 e poi di 163,4 milioni di euro dal 2021 al 2024. Come sottolinea il Sole24Ore, questo avviene perché la cedolare secca “assorbe” oltre all’Irpef anche le addizionali (comunali e regionali) e l’imposta di registro.

Cedolare secca sugli affitti commerciali, Confcommercio: «Misura che va nella giusta direzione»

La cedolare secca sugli affitti commerciali potrebbe generare «effetti positivi» sia per proprietari che per gli inquilini. Ha continuato il viceministro Leo: «Nel momento in cui chi dà il locazione un immobile che ha un carico fiscale inferiore non è escluso che ci sarà uno spazio negoziale per cui il soggetto conduttore potrà chiedere una riduzione del canone».

Parole accolte positivamente da Confcommercio, che ha sottolineato che «la reintroduzione di una cedolare secca sulle locazioni degli immobili ad uso commerciale, con beneficio condiviso tra locatore e conduttore attraverso il contenimento e la riduzione dei canoni, è una misura che va nella giusta direzione e che Confcommercio sta portando avanti da diversi anni. La cedolare secca, oltre a ridurre il carico fiscale sui proprietari degli immobili ed i canoni di locazione corrisposti dai conduttori, favorirebbe sia la riqualificazione urbana, soprattutto dei centri storici, sia il mercato degli immobili diversi da quelli ad uso abitativo».

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