Con l’arrivo dell’inverno è molto importante sapere come smaltire correttamente la cenere che si produce dal camino o stufa a pellet. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Per riscaldarsi in inverno esistono diverse soluzioni da poter adottare. Le più usate sono sicuramente il camino, una stufa a legna o pellet. Si tratta di dispositivi che funzionano e producono calore tramite la combustione di legna fatta a ciocchi nel caso del camino o a pellet. Trattandosi di combustione di legna al termine del funzionamento viene prodotta una sostanza di scarto che è la cenere.
Che provenga dal camino o dalla stufa a pellet la cenere va smaltita correttamente. Vi siete mai chiesti quale sia la corretta procedura per smaltire la cenere nella raccolta differenziata? Ma attenzione perché alla cenere è possibile anche dare una seconda vita trasformandola in una risorsa per l’ambiente. Vediamo come.
Dove si butta la cenere nella raccolta differenziata
La cenere altro non è che il resto della combustione del legno. Che provenga dal camino o da una stufa a pellet si tratta sempre di un composto organico e per questo va smaltito come tale quindi nel contenitore dell’umido o nel compost.
Prima di procedere con la rimozione della cenere è molto importante assicurarsi che questa sia spenta del tutto e che non presenta residui ancora incandescenti; questo per evitare di farci male o di dar vita accidentalmente ad un incendio smuovendo della cenere ancora non spenta del tutto.
La raccolta della cenere può avvenire o servendoci di un aspiracenere elettrico o servendosi della classica scopa e paletta. Nel primo caso il tutto avviene in modo molto più rapido e veloce. Un aspiracenere elettrico funziona in modo del tutto simile ad un aspirapolvere. È composto da un serbatoio e un lungo tubolare. Aspirando l’aria, tira con sé la cenere che va a finire nel serbatoio. A quel punto non resta che prelevarla e gettarla nell’umido. Con scopa e paletta l’operazione richiede maggiore dedizione.
Facciamo attenzione però perché non tutte le ceneri vanno nei rifiuti organici. Se abbiamo ad esempio bruciato nel camino o stufa a legna cose diverse dalla semplice legna come ad esempio giornali, carta, legno verniciato o trattato in altro modo, allora la cenere non va più considerata come composto organico ma come indifferenziata e pertanto va smaltita nel contenitore apposito.
Eppure molto spesso smaltire la cenere rappresenta quasi uno spreco per via delle importanti proprietà che ha. Trattandosi di biomassa bruciata, essa è ricchissima di sostanze nutritive e sali minerali da poter sfruttare. Vediamo come.
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Come riutilizzare la cenere
La cenere da sostanza di scarto si può rivelare una grande risorsa per il terreno e le piante. È infatti ricchissima di sostanze nutritive e sali minerali. Se abbiamo piante in vaso o un piccolo giardino, anziché gettarla spargiamola ben fredda sul terreno per renderlo più fertile e nutriente. Occhio però a non abusarne perché un eccesso di cenere potrebbe causare l’effetto contrario, alterare il Ph del terreno e finire per arrecare più danni che benefici.
La cenere di legna è anche un antiparassitario naturale e serve anche per contrastare gli attacchi fungini e il controllo di attacchi parassitari. Per questo viene disciolta in acqua e spruzzata sulle foglie per proteggere la pianta da limacce e altri vermi.
Ma la cenere è conosciuta anche per le sue proprietà detergenti e sgrassanti. I nostri nonni lo sapevano benissimo e infatti la utilizzavano in tal senso. Possiamo farlo anche noi. Mescolata all’acqua di cottura della pasta può essere impiegata come detergente naturale per pulire pentole in acciaio o antiaderenti, rimuovere i residui di grasso dalle casseruole. Mescolata a dell’acqua e bicarbonato di sodio, invece, è un ottimo prodotto per lucidare l’argenteria.
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