Che cos’è la certificazione ESG e a cosa serve? Entriamo nei dettagli per vedere di cosa si tratta, perché è importante e i requisiti necessari per ottenerla.
Acronimo di Environmental, Social and Governance, la certificazione ESG serve a valutare la sostenibilità di un’attività. Non si tratta, quindi, di un semplice certificato, bensì aiuta a dimostrare l’effettivo impegno verso la responsabilità sociale, ambientale ed economica.
Inquadrato nell’ambito della finanza sostenibile, fa riferimento a un innovativo metro di valutazione delle imprese e delle organizzazioni. Ma chi rilascia questo tipo di certificazione e come fare ad ottenerla? Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è la certificazione ESG
L’inquinamento è senz’ombra di dubbio una delle peggiori piaghe della nostra società. Proprio per questo motivo è fondamentale che ognuno di noi dia il suo contributo a salvaguardare l’ambiente. Proprio in tale ambito si inserisce la certificazione ESG che valuta la sostenibilità di un’azienda. In particolare permette di dimostrare la capacità di un’attività di rispettare determinati requisiti fondamentali per lo sviluppo sostenibile sotto il profilo economico e ambientale.
Ma non solo, anche dal punto di vista sociale e di governance aziendale. Il tutto tenendo conto di in una serie di standard operativi che dovrebbero essere considerati come fonte di ispirazione per le strategie aziendali. Si tratta in pratica di uno strumento che permette di dimostrare l’impegno di un’azienda ad operare in base a criteri di trasparenza e responsabilità, al fine di ridurre notevolmente l’impatto ambientale. Andando nel dettaglio, è un riconoscimento formale che si basa su standard internazionali come gli standard ISO 9001 o ISO 37001, ISO 14001 e SA8000, ossi ai criteri per la qualità, l’anti corruzione, l’ambiente e la responsabilità sociale.
A cosa serve la certificazione ESG e perché è importante
La certificazione ESG viene considerata come sinonimo di qualità e serietà, aiutando pertanto a migliorare la reputazione dell’azienda nei confronti di soggetti terzi, come ad esempio eventuali investitori e clienti. Rappresenta, pertanto, un importante valore aggiunto per un’azienda, poiché attesta il rispetto dei criteri ESG, basati su determinati standard internazionalmente riconosciuti. Di fatto, la certificazione ESG aiuta a migliorare l’immagine dell’azienda.
Ma non solo, permette di accedere più agevolmente a finanziamenti green e attrarre l’interesse di investitori attenti alla sostenibilità. Allo stesso tempo aiuta a migliorare la gestione aziendale, dato che permette di prevenire possibili problemi ambientali o sociali, oltre ad evitare possibili danni alla reputazione aziendale o sanzioni legali. Se tutto questo non bastasse permette di ridurre i costi energetici e pertanto di aumentare l’efficienza e il risparmio.
Chi rilascia la certificazione ESG
La certificazione ESG viene rilasciata da varie organizzazioni indipendenti che sono proprio specializzate nella valutazione dei criteri ambientali, sociali e di governance. Vi sono varie agenzie che operano a livello internazionale e che offrono questo servizio, ognuna con delle proprie metodologie e standard. Non tutte, è bene sottolineare, emettono certificazioni. Molte si occupano solo di aiutare le aziende a sviluppare e migliorare le loro performance ESG.
Tra le più conosciute si annoverano il Global Reporting Initiative, il Carbon Disclosure Project, ma anche la B Corporation e alcune agenzie di rating indipendenti, quali ad esempio Moody’s, S&P Global e MSCI. Queste agenzie applicano delle metriche ad hoc per assegnare un punteggio o una valutazione alla realtà aziendale tenendo conto dell’impegno e delle performance in ambito ESG.
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I requisiti necessari per ottenere la certificazione ESG
Come già detto, ogni agenzia ha delle proprie metodologie e standard di accredito. Per questo motivo i requisiti possono essere leggermente differenti a seconda dell’agenzia di riferimento. In ogni caso, comunque, i requisiti di accesso sono volti a dimostrare l’impegno di un’azienda verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Tra i requisiti principali si annovera proprio l’implementazione di strategie che risultino essere coerenti con gli obiettivi ESG. In particolare l’azienda deve dimostrare di avere un sistema di gestione sostenibile e qual è l’impatto della propria attività sull’ambiente, sui fornitori e sui propri dipendenti.
Ma non solo, è necessario monitorare costantemente le proprie performance ESG e rendere pubblici i dati inerenti i risultati ottenuti. È fondamentale coinvolgere gli stakeholder nell’implementazione delle strategie ESG. L’azienda deve dimostrare di avere un dialogo trasparente con i propri stakeholder, avere meccanismi efficaci per ottenere feedback e soprattutto rispondere ad eventuali preoccupazioni.
La parola d’ordine è collaborare con fornitori e soggetti terzi per garantire che la propria attività non danneggi l’ambiente e vengano rispettati i diritti umani. Riuscire a rispettare tutti i requisiti necessari per ottenere la certificazione ESG può richiedere davvero molto tempo e risorse. In ogni caso si tratta di un passo importante per accertare il proprio impegno verso la sostenibilità e per favorire l’accesso a nuove opportunità di finanziamento.
Come ottenere la certificazione ESG
Per ottenere la certificazione ESG bisogna innanzitutto comprendere i criteri ESG e gli standard richiesti dalle agenzie. Queste ultime, infatti, forniscono delle linee guida sulle aree chiave della sostenibilità e su come fare a misurare la performance aziendale in tali contesti. Una volta individuati gli standard bisogna fare una valutazione interna. In questo modo è possibile stabilire lo stato attuale delle performance ESG dell’azienda. Tale valutazione riguarda l’analisi dei dati finanziari, l’identificazione di eventuali rischi ambientali e sociali, oltre all’efficacia delle politiche di governance e all’analisi dell’impatto delle attività aziendali sulle zone oggetto di interesse.
Tenendo conti dei risultati ottenuti è possibile stabilire una strategia ESG, grazie a cui definire obiettivi e interventi ad hoc per migliorare la prestazione aziendale in tema ambientale, sociale e di governance. Ne sono un chiaro esempio l’implementazione di politiche volte a ridurre le emissioni di carbonio, ma anche pratiche per una gestione responsabile della catena di fornitura. È fondamentale che venga implementato anche un sistema che consenta di raccogliere i dati e monitorare in questo modo i risultati ottenuti nel tempo. Una volta raggiunti risultati significativi sotto il profilo della performance ESG è possibile dare il via al processo di certificazione.
Come anticipato, vi sono varie organizzazioni che si occupano di certificazione, ognuna con dei propri requisiti e criteri di valutazione. È fondamentale, pertanto, selezionare una certificazione affidabile che sia in linea con gli standard e le aspettative del settore. Una volta ottenuta la certificazione ESG bisogna comunicare i risultati in modo chiaro e trasparente agli stakeholder. A tal fine può essere pubblicato un report sulla sostenibilità oppure partecipare ad iniziative di sensibilizzazione sull’argomento.
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