L’ex presidente del Consiglio e numero uno della Bce è pronto a tornare in pista questa volta al soldo della Commissione europea: ecco che fine ha fatto Mario Draghi.
Che fine ha fatto Mario Draghi? Una domanda ora più che mai d’attualità vista la ricorrenza dell’anno passato dalla fine del governo presieduto dall’ex numero uno della Bce, che il 20 luglio 2022 si è dimesso nonostante avesse incassato la fiducia dal Parlamento.
Anche se formalmente è rimasto in carica come presidente del Consiglio fino al 22 ottobre 2022, giorno in cui si è insediato ufficialmente il governo guidato da Giorgia Meloni, dopo il passo indietro Mario Draghi ha evitato di esporsi mediaticamente.
In questi mesi però sono state fatte diverse ipotesi sul suo futuro: segretario generale della Nato, guida del Global Gateway o presidente della Commissione europea, senza dimenticare le voci che lo vorrebbero sempre in pista come nostro prossimo presidente della Repubblica.
In più il nome di Mario Draghi - classe 1953 - è stato evocato anche in merito a possibili futuri nuovi governi tecnici, ma difficilmente il banchiere potrebbe di nuovo accettare l’incarico dopo la sua esperienza a Palazzo Chigi.
Difficile però immagine per Mario Draghi una sorta di ritiro dalle scene nazionali e internazionali, continuando semplicemente a fare il “nonno” proprio in uno dei momenti più delicati non solo per l’Italia, ma per tutto l’Occidente.
Ecco allora che è arrivata la chiamata di Ursula von der Leyen: “Ho chiesto a Mario Draghi, una delle grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea”.
Cosa fa oggi Mario Draghi
Dopo mesi di silenzio, Mario Draghi prima dello scorso Natale ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera dove ha fatto un bilancio della sua esperienza di governo, parlando poi dei suoi piani per il presente e per il futuro.
“Sto sperimentando un po’ di tempo libero - ha dichiarato Draghi al Corriere -. Faccio il nonno, ho quattro nipoti . E mi godo il diritto dei nonni di poter scegliere che cosa fare. Anche per questo ho chiarito che non sono interessato a incarichi politici o istituzionali, né in Italia né all’estero”.
Negli ultimi tempi così l’ex presidente del Consiglio si è limitato a pochi e selezionati interventi pubblici, come per esempio quello al National Bureau of Economic Research, un’organizzazione no-profit statunitense di ricerca in campo economico-finanziario.
Il prossimo anno però si liberano diverse poltrone che fanno gola a tanti - Nato, Commissione europea e Fondo monetario internazionale - anche se per quanto riguarda l’Alleanza atlantica in pole ci sarebbe Ursula von der Leyen.
Nel frattempo la Commissione europea lo vorrebbe arruolare per preparare un rapporto sul futuro della competitività europea, il tutto probabilmente nell’ottica della riforma del Patto di Stabilità.
Mario Draghi così si starebbe tenendo allenato ma, viste le tante cariche che resteranno vacanti nel 2024, appare plausibile che presto l’ex premier possa dismettere definitivamente i panni del pensionato e tornare a indossare la giacca e cravatta d’ordinanza.
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