Cosa fa oggi Michele Santoro, il popolare giornalista da tempo lontano dalla tv che presto potrebbe tornare in politica candidandosi alle elezioni europee 2024.
Che fine ha fatto Michele Santoro? Quello che fino a qualche anno fa è stato uno dei principali giornalisti della tv italiana, oltre che una sorta di rivoluzionario per quanto riguarda i programmi di approfondimento politico, da tempo infatti si vede poco nel piccolo schermo.
I motivi della “scomparsa” di Michele Santoro dalla tv italiana sono diversi. Il più profondo affonda le radici nel cosiddetto editto bulgaro pronunciato dall’allora premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Sofia.
Nell’aprile del 2002 infatti Silvio Berlusconi parlò di un “uso criminoso della televisione pubblica” fatto da Michele Santoro, Enzo Biagi e Daniele Luttazzi. I tre poco dopo furono allontanati dalla Rai all’epoca gestita da un cda dove vigeva un’ampia maggioranza di centrodestra.
Santoro successivamente ha fatto ritorno in Rai, lavorando a lungo anche per La7 dopo che in passato era andato in onda anche su Mediaset con Moby Dick, un programma trasmesso per tre anni da Italia Uno.
Il conduttore però non è mai riuscito a scrollarsi di dosso l’etichetta della faziosità, con le accuse che gli sono piovute addosso non solo dagli ambiti del centrodestra, ma anche da certa stampa considerata vicina al centrosinistra.
Ma cosa fa oggi Michele Santoro? Anche se lontano dalla tv il giornalista è molto attivo soprattutto ora che è scoppiata la guerra in Ucraina, tanto che da tempo si parla di una sua lista in campo alle elezioni europee 2024.
Che fine ha fatto Michele Santoro
Michele Santoro può essere apprezzato o meno, ma è stato innegabile il suo contributo nella storia della tv italiana; con il suo programma Samarcanda, andato in onda dal 1987 al 1992 su Rai Tre, per la prima volta ha portato un talk politico nelle strade e nelle piazze, raccogliendo in diretta quello che era l’umore della gente.
Un modo di fare televisione che poi è stato copiato da molti colleghi, ma che può essere percepito anche come la causa della sua attuale lontananza dal piccolo schermo. Il giornalista classe 1951 però non sembrerebbe avere la voglia di restare con le mani in mano.
Di recente oltre ad avere scritto due libri, Santoro è stato molto attivo nell’ambito civile organizzando diversi incontri, tavole rotonde e assemblee, spesso lanciate tramite i suoi seguiti canali social.
L’ultimo evento organizzato è stato Il coraggio della pace. Disarma, un appuntamento sold out di forte critica alla guerra in Ucraina andato in scena al teatro dell’Affratellamento a Firenze.
“Stare a riflettere sulla nostra impotenza mi ha stufato - ha dichiarato Michele Santoro durante il suo intervento -. Di fronte alla guerra, tutti abbiamo il dovere di scendere in campo”.
Una sorta di appello questo che presto potrebbe tramutarsi in una lista pacifista - da tempo teorizzata dal conduttore - da presentare alle elezioni europee che si terranno il prossimo giugno. Al tempo stesso, si parla anche di una possibile candidatura di Santoro tra le fila del Movimento 5 Stelle.
Se così fosse si tratterebbe di un ritorno in politica per Michele Santoro: dopo la sua cacciata dalla Rai, il giornalista nel 2004 è stato candidato dall’Ulivo alle elezioni europee, venendo eletto grazie alle 730.000 preferenze ottenute.
La sua esperienza da europarlamentare alla fine è durata soltanto un anno, nel 2006 infatti è tornato in tv sulla Rai con Annozero, ma questa volta la sua avventura politica potrebbe avere ben altro spessore.
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