Tra le mura vaticane riecheggia sempre di più un nome, quello del cardinale Luis Antonio Tagle. Ma chi è il prelato, fedele a Bergoglio e per molti il prossimo nuovo papa?
Luis Antonio Tagle: chi è il cardinale vicino al pontefice Bergoglio e per molti il prossimo nuovo papa?
Una domanda intrigante per i vaticanisti, che suscita un certo interesse considerando l’ascesa al potere del prelato asiatico e, soprattutto, la sua fedeltà alla missione di Francesco.
Gli incarichi a lui affidati, anche di recente, da Bergoglio e la sua origine geografica, incentrata proprio in Asia e con legami importanti in Cina, non sarebbero casuali. Non pochi analisti, infatti, osservano che potrebbe essere in moto un disegno strategico per indicare proprio Luis Antonio Tagle come prossimo papa.
Chi è, dunque, il cardinale che potrebbe continuare la missione di Francesco?
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Luis Antonio Tagle: biografia e incarichi nella Chiesa
Luis Antonio Gokim Tagle, questo il nome completo, è attualmente cardinale e arcivescovo cattolico delle Filippine, con incarichi di un certo rilievo, quali presidente di Caritas Internationalis e, soprattutto, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
Nomina, quest’ultima, ricevuta l’8 dicembre 2019 da papa Bergoglio e per molti un segnale evidente della fiducia di Francesco nel cardinale asiatico, visto che tale congregazione è una delle più importanti della Curia romana.
Pochi giorni fa, inoltre, precisamente il 19 giugno 2020, Luis Antonio Tagle è diventato uno dei quattro nuovi membri del Pontificio Consiglio dei Testi Legislativi, con il compito di interpretare le leggi universali della Chiesa cattolica.
Una scalata verso il potere massimo, quello del pontificato? La domanda resta sena una risposta per ora. Ma chi è Luis Antonio Tagle?
Nato a Manila nel 1957, frequenta il seminario della sua città e viene ordinato sacerdote nel 1982. Mentre opera come consacrato nella parrocchia a Mendez, nella sua nazione, continua a studiare teologia anche nell’università degli Stati Uniti.
Ottenuto il dottorato e assunti incarichi di parroco e vicario episcopale, nel 1997 diventa membro della Commissione teologica internazionale presieduta da Joseph Ratzinger, allora cardinale.
Nel 2001 viene nominato vescovo di Imus per volontà di Papa Giovanni Paolo II e nel 2005 risulta il più giovane partecipante del sinodo sull’Eucarestia.
Il suo incarico a Imus è ricordato soprattutto dai giovani cattolici, visto che Tagle è molto sensible verso la popolazione giovanile e organizza anche il primo incontro dei giovani asiatici.
Benedetto XVI nomina Tagle arcivescono metropolita di Manila nel 2011 e, successivamente, cardinale presbitero a San Felice da Cantalice a Centocelle, nel 2012.
Il prelato filippino partecipa al conclave per l’elezione di papa Bergoglio. Sotto il ponteficato di Francesco, viene nominato presidente del Sinodo straordinario sulla Famiglia nel 2014 e, l’anno successivo, arriva a presiedere la Caritas Internationalis.
Ma il salto più importante negli incarichi ecclesiastici al fianco di Bergoglio è quello di prefetto della Congregazione dell’evangelizazione dei popoli, come già sottolineato. Inoltre, dal 1° maggio 2020 Tagle è anche cardinale vescovo.
Luis Antonio Tagle sarà il prossimo papa?
Una figura interessante e potente quella del cardinale Tagle secondo molti. Non da tutti amato in Vaticano, il prelato sembra proseguire sulle orme della Chiesa disegnata da Francesco.
Non è un caso, infatti, che a lui sia stato affidata l’evengelizzazione dei popoli. Un compito strategico e di profondo significato per un pentefice, quale Bergoglio, così orientato verso l’attenzione alle periferie del mondo.
Papa Francesco, dunque, sta crescendo il suo “erede”? Difficile e prematuro saperlo. Quel che è più certo è sicuramente il carisma di Tagle. E la sua vicinanza e lotta per temi cari all’attuale papa, quali la povertà e l’accoglienza dei migranti.
E poi c’è la questione geopolitica, che diventa strategica per la Chiesa cattolica di oggi e, probabilmente, di domani. Tagle è asiatico, filippino e di madre cinese. I suoi legami con Pechino sono visti come cruciali. La difficile missione di Francesco, infatti, è quella di avvicinarsi ai cattolici cinesi, soprattutto in considerazione della scadenza del famoso accordo tra Vaticano e Repubblica popolare cinese.
Tagle come imbastitore di nuove trame diplomatiche verso Oriente? Forse. Intanto, l’idea del cardinale filippino come prossimo papa impaurisce chi non vuole un avvicinamento con la “rossa” Cina.
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