Chi era Giovanna Pedretti: dalla recensione a Selvaggia Lucarelli, cosa è successo

Alessandro Cipolla

15/01/2024

La ristoratrice di Lodi Giovanna Pedretti è stata trovata morta sulle rive del Lambro: si pensa al suicidio dopo il polverone sulla recensione, polemiche su Selvaggia Lucarelli.

Chi era Giovanna Pedretti: dalla recensione a Selvaggia Lucarelli, cosa è successo

Chi era Giovanna Pedretti? La storia della recensione fatta alla pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano si è conclusa nel peggiore dei modi possibili: la donna proprietaria dell’esercizio è stata ritrovata morta nel primo pomeriggio di ieri nei pressi del Lambro, con l’ipotesi più accreditata che al momento sarebbe quella del suicidio.

La tragica vicenda riguardante Giovanna Pedretti può essere definita emblematica dei tempi moderni; nei giorni scorsi la donna aveva postato sui social una recensione fatta alla sua pizzeria da parte di un cliente che si sarebbe lamentato di essere stato messo a mangiare “di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà”.

Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno - è stata la risposta alla recensione fatta da Giovanna Pedretti, postata insieme al commento del cliente -. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole”.

La titolare così invitava l’autore della recensione a non frequentare più la pizzeria che da sempre si è distinta per diverse campagne di solidarietà come la “pizza sospesa”, con il suo post che poi è stato ripreso anche da Alessandra Locatelli con la ministra che ha fatto i complementi alla donna.

Al tempo stesso, diverse persone sui social hanno iniziato a dubitare sulla veridicità della recensione, ipotizzando che potesse trattarsi di un fake realizzato dalla stessa titolare nel tentativo di farsi pubblicità; la vicenda ha assunto un certo eco mediatico dopo l’intervento di Selvaggia Lucarelli e un servizio del Tg3.

L’ipotesi adesso è che Giovanna Pedretti non abbia retto alle polemiche suicidandosi nel Lambro, con la sua morte che sta diventando anche un caso politico viste le parole dette a riguardo dal ministro Matteo Salvini.

Chi era Giovanna Pedretti

Giovanni Pedretti era la titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano, esercizio che gestiva insieme al marito ormai da tantissimi anni. Con la sua morte lascia anche una figlia.

Originaria di Bergamo, al momento della sua morte Giovanna Pedretti aveva 59 anni. “Guardi, di solito non replico alle recensioni - aveva dichiarato la donna all’Ansa dopo che il suo post social era diventato virale -, ma quando ho visto queste parole ho pensato che la mamma di un ragazzo disabile poteva leggerle e la val Brembana che c’è in me ha esondato”.

Come è morta Giovanna Pedretti

Nella mattina di domenica 14 gennaio il marito di Giovanna Pedretti ha denunciato la scomparsa della donna; immediatamente sono partite le ricerche fino al ritrovamento del corpo sulle rive del Lambro, non distante dalla propria abitazione.

Stando alla prima ricostruzione la donna sarebbe arrivata sulle sponde del fiume a bordo della sua Fiat Panda, con il corpo senza vita che poi è stato rinvenuto nei pressi del ponte di Sant’Angelo Lodigiano.

Al momento l’ipotesi più accreditata è quella che si sia trattato di un suicidio visto che sul suo corpo sono state rinvenute delle ferite sui polsi.

La vicenda social e il ruolo di Selvaggia Lucarelli

Giovanna Pedretti era salita alla ribalta per il suo post contro una recensione dove un cliente si lamentava che nella pizzeria avesse dovuto mangiare vicino a delle persone omosessuali e a un disabile.

Poco dopo tra i primi a dubitare sulla veridicità di quella recensione è stato lo chef Lorenzo Biagiarelli - compagno di Selvaggia Lucarelli - che ha fatto notare come “il font della recensione, come quello della risposta, è diverso da quello usato da Google”.

Della vicenda poi si è occupato anche il Tg3, che ha intercettato la donna apparsa visibilmente a disagio e in difficoltà nel cercare di dare dele risposte alle domande poste dal giornalista.

Selvaggia Lucarelli così - sempre sul web - ha parlato di “marketing dei buoni sentimenti”, con la giornalista che si è difesa dagli attacchi ricevuti dopo che è stata diffusa la notizia della morte di Giovanna Pedretti.

Trovo interessante - ha twittato Selvaggia Lucarelli - che in questa triste vicenda ci siano tre protagonisti: a) una persona che purtroppo ha pensato di inventare una storia sfruttando gay e disabili per finire sui giornali. b) i giornali che non hanno verificato la veridicità di uno screen così falso da essere pure ingenuo e hanno spammato su tutte le home la signora con lodi e interviste, dandole una popolarità enorme e spropositata in poche ore. c) una persona che per amor di verità fa un asciutto debunking e spiega che la storia è falsa. Trovo interessante che purtroppo la persona (di cui non sappiamo nulla) si suicidi e qualcuno ritenga responsabile la c)”.

Pur senza fare il nome della giornalista, anche Matteo Salvini si è inserito nella polemica con un post su X: “Davvero una (presunta) recensione falsa meritava una polemica nazionale così avvelenata, su social e tg?”.

Iscriviti a Money.it