Luce e gas +200%, emergenza rincari: stangata in arrivo su famiglie, professionisti e imprese. Ecco chi può detrarre le bollette di luce e gas e recuperare una parte di quanto speso.
Le bollette di luce e gas diventano sempre più care e impattano sulle finanze di famiglie, professionisti e imprese. Oltre agli interventi da parte del Governo, sono disponibili anche altre soluzioni per provare a ridurre questi costi in modo indiretto attraverso le detrazioni e le deduzioni in dichiarazione dei redditi.
Non tutti i contribuenti hanno però accesso a questa opzione: vediamo nel dettaglio chi può detrarre le bollette di luce e gas e recuperare una parte di quanto speso.
Detrazione luce e gas dal 730: è possibile?
Le detrazioni e fiscali rappresentano, insieme alle deduzioni, un’importante agevolazione che riduce l’ammontare delle tasse da versare allo Stato.
Nel modello 730 è possibile portare in detrazione solo le voci di spesa tassativamente previste dalla legge: la cattiva notizia è i costi per le utenze domestiche di luce e gas non rientrano nell’elenco, pertanto non sono detraibili dalle tasse pagate dalle famiglie.
Per ridurre l’impatto degli aumenti delle bollette luce e gas, le famiglie possono però accedere ad alcuni bonus e agevolazioni transitorie previste dal Governo come il Bonus Luce e Gas per disagio economico, con importi variabili in base al reddito Isee, il Bonus Luce e Gas per disagio fisico, l’azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas e il taglio dell’IVA al 5%.
Chi può detrarre le bollette di luce e gas
Chiarito che le famiglie non possono beneficiare di detrazioni fiscali sulle spese di luce e gas, vediamo ora chi può detrarre le bollette.
Le agevolazioni fiscali sulle bollette spettano solo ai titolari di Partita Iva e alle imprese, che possono così recuperare una parte di quanto speso per i consumi di energia elettrica e di gas.
I costi sostenuti con finalità produttive da liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori individuali possono dunque essere portati in deduzione o in detrazione dalla dichiarazione dei redditi.
Le bollette luce e gas relative ad utenze business rappresentano per le Partite Iva un costo deducibile, ossia una voce di spesa che viene sottratta al calcolo del reddito imponibile, riducendo le somme soggette a tassazione Irpef (per le persone fisiche) o Ires (sui redditi delle società). Se l’utenza intesta al professionista o all’impresa viene utilizzata solo in parte a fini lavorativi, la deduzione delle spese spetta nella misura del 50%.
La quota di spesa relativa all’IVA - che per le utenze business è pari al 22% - può invece essere portata in detrazione dell’imposta lorda. La detraibilità dell’Iva è commisurata alla suddivisione delle spese tra uso personale e lavorativo. Nel caso di un professionista proprietario di un appartamento di 150 metri quadrati di cui 50 adibiti a ufficio e 100 ad abitazione, la quota detraibile di Iva sarà pari a 1/3 del totale.
Come avere la detrazione sulle bollette: istruzioni
Il professionista o l’imprenditore che intende ottenere le agevolazioni fiscali deve rispettare il principio di certezza e indicare all’interno della bolletta luce e gas il proprio nome o quello dell’impresa che utilizza la fornitura e il numero di partita iva.
Se la partita iva rientra in un sistema Iva agevolato come il regime forfettario, non è possibile alcuna deduzione dei costi di luce e gas.
La deduzione sull’imponibile delle bollette è infatti concesso solo ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e ai titolari di partiva IVA in regime ordinario.
Bonus bollette 2022 per partite iva e imprese
In aggiunta al sistema di agevolazioni strutturali di deduzioni e detrazioni, nel 2022, il Governo ha previsto alcune misure per calmierare i costi delle bollette luce e gas per partite iva e imprese.
Il Decreto Energia (dl 17/2022 convertito in legge 34/2022) ha introdotto dei bonus nel caso di rincari superiori al 30% dei costi ordinari, tra cui:
- l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette
- il riconoscimento di un credito di importa del 20% delle spese energetiche sostenute durante l’anno;
- un credito d’imposta del 15% sui consumi di gas.
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