Chi può non pagare tasse e imposte?

Patrizia Del Pidio

22 Gennaio 2025 - 08:16

Tutti i cittadini devono versare tasse e imposte, ma la normativa prevede numerose esenzioni che permettono a determinate categorie di non pagare.

Chi può non pagare tasse e imposte?

Chi può non pagare le tasse e le imposte? Non c’è una risposta breve a questa domanda, perché in Italia sono previste numerose tasse diverse e moltissime imposte. Si pensi, ad esempio all’Iva: ogni consumatore finale è chiamato a pagarla, anche se alla fine quasi neanche se ne accorge, visto che è contenuta nel prezzo finale di un bene o un servizio.

Non esistendo una formula generica che esenta dal pagamento di tasse e imposte, per capire quando è possibile non pagare bisogna consultare le diverse leggi che regolano i balzelli che siamo chiamati a pagare. Il risultato potrebbe essere che un cittadino è esentato dal pagamento dell’Imu mentre, magari, un altro potrà non pagare l’Irpef. I casi di esenzione previsti dalle diverse normative, infatti, variano da soggetto a soggetto. E da imposta/tassa a imposta/tassa.

L’Italia, difatti, non prevede un’unica tassa ma numerose che variano in base al servizio cui si riferisco. Per le prestazioni sanitarie, ad esempio, c’è il ticket, per la raccolta dei rifiuti la tassa sulla spazzatura che conosciamo con il nome di Tari. Ma ci sono anche tasse di registro, quella sull’occupazione del suolo pubblico. E poi ci sono le imposte.

Anche se molto spesso la differenza tra imposte e tasse non viene fatta dal contribuente, c’è una netta distinzione tra le due. Le tasse si pagano, infatti, per un servizio pubblico (come abbiamo detto per la raccolta dei rifiuti, per esempio) mentre le imposte sono determinate dal reddito o dal patrimonio. Si pensi ad esempio all’Irpef, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, che ognuno è chiamato a pagare in base al reddito che produce.

Le imposte si pagano per contribuire alla spesa pubblica, proprio come prevede l’articolo 53 della Costituzione “tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

Quando non si pagano le tasse e le imposte?

Le tasse non si pagano quando il servizio a cui fanno riferimento non si utilizza. Non si paga il ticket, ad esempio, se non si fruisce di servizi messi a disposizione dal SSN. Le imposte, invece, non si pagano solo nel caso in cui si sia privi di reddito o patrimoni: chi non possiede immobili, ad esempio, non paga l’Imu.

Determinare chi può non pagare le tasse e le imposte, però, non è così semplicistico. Perché il Fisco italiano è una giungla ingarbugliata di regole e norme che si intrecciano con benefici e agevolazioni: le esenzioni.

Si tratta di un concetto, quello delle esenzioni, che è talmente ampio e articolato, però, da meritare un approfondimento apposito. E proprio per questo motivo di seguito è possibile trovare elenco di tutti i casi di esenzione a seconda della tipologia di tassa o di imposta, così da capire quando si può non pagare le tasse senza rischiare di essere sanzionati per evasione fiscale. E rimanere, quindi, nella piena legalità

Le conseguenze per chi non paga le tasse pur dovendo, infatti, possono essere molto serie, ecco perché vi consigliamo di leggere quanto segue.

Chi può non pagare le tasse?

Le tasse sono dovute dai cittadini quando utilizzano specifici servizi pubblici. Ma alle volte, un soggetto, pur utilizzando un servizio pubblico può essere autorizzato a non pagare la tassa ad esso legata. Ma bisogna fare attenzione perchè i casi di esenzione non sono uguali per tutte le tipologie di tasse e proprio per questo vanno affrontati uno ad uno.

Di seguito trovate una tabella nella quale sono riassunte alcune principali tasse pagate dagli italiane con i rispettivi casi di esenzione.

Tipologia Descrizione Esenzione
Ticket Sanitario Tassa per chi viene sottoposto ad esami di diagnostica strumentale, a prestazioni in pronto soccorso di codice bianco e di cure termali Malati cronici, invalidi, donne in gravidanza, Under 6 e Over 65 (se nucleo familiare con reddito inferiore ai 36.151,98 euro annui) e disoccupati e familiari a carico: appartenenti ad un nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 euro (che aumenta a 11.362,05 euro se uno dei coniugi è a carico)
Tassa scolastica Contributo obbligatorio per gli ultimi due anni di scuole superiori. Tra tassa di iscrizione, di frequenza e contributi per esame di Maturità e diploma l’importo di questa tassa è di 63,51€ Non la pagano coloro che hanno un reddito inferiore al limite fissato annualmente dal Mim. Ad esempio nei nuclei familiari disagiati economicamente la no tax area è fissata con valore Isee inferiore a una determinata soglia. Ma rientrano nell’esenzione anche alunni per merito e appartenenti a determinate categorie.
Tassa Universitaria Contributo dovuto dagli studenti che intraprendono un percorso accademico, con un importo variabile a seconda del reddito e del merito No tax area per coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 20mila euro. Un altro modo per non pagare le tasse universitarie è quello di vincere una borsa di studio
Tari Tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti Non si paga solamente per i locali e le aree inutilizzabili che non essendo fruibili in alcun modo non possono produrre rifiuti

Chi può non pagare le imposte?

Le imposte, come abbiamo affermato poco fa, non le pagano coloro che non hanno redditi e patrimoni. Ma anche per le tasse, ache per le imposte sono previsti casi di esenzioni specifici e si trovano a non pagare le imposte anche coloro che hanno redditi e patrimoni (seppur minimi). Vediamo i casi di esenzione riassunti nella tabella che segue.

Tipologia Descrizione Esenzione
Canone Rai Imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano Non la pagano coloro che non hanno una televisione o una radio, anziani Over 75 (con reddito inferiore agli 8.000€), invalidi degenti in case di riposo, militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato, rivenditori di apparecchi TV (esenzione valida esclusivamente per il locale commerciale). Non devono pagarlo neppure gli ospedali militari e le Case del soldato
Bollo auto Tributo regionale che va pagato da tutti i possessori di un’auto registrati nel Pubblico Registro Automobilistico Non lo pagano i disabili che rientrano nelle agevolazioni della Legge 104 in possesso di veicoli a benzina (di cilindrata non superiore ai 2000 cm3) o diesel (cilindrata non superiore ai 2800 cm3). Inoltre sono esentate le auto immatricolate da più di 30 anni, nonché i veicoli ibridi o elettrici ma solo per i primi, rispettivamente 5 e 3 anni dall’immatricolazione.
Ires Imposta sui redditi delle società (Ires) è pari al 24% società di persone e altri soggetti, tra cui gli organi statali, le associazioni e gli enti gestori di demanio collettivo, le province e le regioni
Imu Imposta municipale propria che si paga sugli immobili di proprietà proprietari di prima casa non di lusso, immobili inagibili, fabbricati rurali concessi in comodato a imprenditore agricolo, cinema, teatri, sale da concerto, discoteche terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (Iap)
Imposta di successione pagata dagli eredi sono esentati dal pagamento

  • trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta entro 1 milione di euro;
  • trasferimenti in favore di fratelli o sorelle fino a 100.000 euro

L’imposta più pagata dagli italiani però è sicuramente l’IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche.Questa ha un’aliquota diversa a seconda del reddito della persona fisica. Sono previsti, infatti, diversi scaglioni, quali:

  • fino a 28.000 euro: 23% sul reddito;
  • da 28.001 a 50.000 euro: 35% sulla parte eccedente i 28mila euro;
  • oltre 50.000 euro: 43% sulla parte di reddito che supera i 50mila euro.

Non sono soggetti al pagamento dell’Irpef i pensionati con un reddito annuo inferiore agli 8.500 euro. Per i lavoratori dipendenti, invece, la no tax area è di 8.500 euro all’anno, per i lavoratori autonomi è fissata a 5.500 euro.

Concludiamo dicendo che ci sono delle entrate che non costituiscono reddito imponibile ai fini IRPEF. Eccone alcuni esempi:

  • assegni familiari e assegni per il nucleo familiare;
  • assegno unico per i figli a carico;
  • assegno di mantenimento per figli;
  • risarcimenti;
  • redditi percepiti da sportivi dilettanti;
  • indennità e rimborsi forfettari riconosciuti ai membri di cori e bande musicali;
  • pensioni per vittime del dovere e ai loro familiari superstiti;
  • pensioni di guerra;
  • indennità e assegni per ciechi, sordi e invalidi civili;
  • assegno sociale;
  • bonus 100 euro in busta paga
  • bonus 1.000 euro nuovi nati;
  • bonus asilo nido;
  • lavoro svolto con prestazione occasionale.

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# Tasse
# IRPEF

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