La Procura di Locri termina l’inchiesta sul sindaco di Riace, Domenico Lucano, e altre 30 persone accusate di favorire l’immigrazione clandestina.
Si conclude oggi l’inchiesta sul sindaco di Riace, Domenico Lucano, che vedeva coinvolte anche altre 30 persone. L’indagine si basava sulla presunta irregolarità nella gestione dell’accoglienza dei migranti nel comune di Locri.
Il 2 ottobre 2018 Lucano era stato messo agli arresti domiciliari, ma la sentenza è stata sostiuita con il divieto di dimora a Riace.
Inchiesta sul sindaco di Riace: i dettagli
Il 2 ottobre il sindaco Domenico Lucano, soprannominato Mimmo, era stato messo ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Poi però aveva ricevuto il divieto di dimora.
Si trattava di un giro che vedeva coinvolte all’incirca 30 persone che con acuti stratagemmi aggiravano le norme sull’immigrazione, attuando ad esempio i cosiddetti matrimoni di comodo.
Oggi la Procura di Locri ha annunciato che è stata chiusa l’indagine. Tuttavia le accuse non si limitano al favoreggiamento di immigrazione clandestina e all’ambiguità della gestione dei fondi. Infatti nell’avviso si leggono quei reati più gravi per cui il gip non aveva accolto la richiesta di arresto ai primi di ottobre.
Si parla di: associazione per delinquere; truffa; falso; concorso in corruzione; abuso d’ufficio e malversazione. Ora non resta che aspettare il verdetto finale.
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