Arrestato Domenico Lucano, sindaco di Riace e simbolo della politica dell’integrazione: l’accusa è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Si trova attualmente ai domiciliari Domenico Lucano, sindaco di Riace e da sempre simbolo dell’accoglienza verso i migranti tanto che la rivista Fortune lo aveva inserito nell’elenco delle persone più influenti al mondo.
All’alba il provvedimento è stato notificato dagli uomini della Guardia di Finanza a seguito dell’inchiesta Xenia condotta dalla Procura della Repubblica di Locri: l’accusa è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.
L’arresto di Domenico Lucano
Il blitz è scattato all’alba nei confronti di Domenico Lucano, con gli uomini della Guardia di Finanza che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Locri.
“I finanzieri del Gruppo di Locri - si legge in una nota della Procura - hanno eseguito, alle prime luci dell’alba, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano, sindaco del Comune di Riace e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem”.
Secondo le indagini, “la misura cautelare rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico”.
Nel mirino ci sarebbe in particolare la “particolare spregiudicatezza” da parte di Lucano nell’organizzare “ matrimoni di comodo tra cittadini riacesi e donne straniere, così da far ottenere a quest’ultime un permesso di soggiorno e, in tempi rapidi, la cittadinanza italiana”.
A supporto delle indagini, ci sarebbero anche delle intercettazioni telefoniche di come il primo cittadino di Riace organizzasse questi matrimoni allo scopo di poter così far ottenere i permessi di soggiorno.
Nel paese calabro per quanto riguarda l’immigrazione da tempo si parla di “modello Riace”, con i migranti che sono ospitati nelle case disabitate ridando così spinta a una località che era in forte declino.
Accidenti, chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati!#Riacehttps://t.co/Ae1ROuMwA8
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 2 ottobre 2018
Non si è fatto attendere dopo la notizia dell’arresto di Domenico Lucano un cinguettio di Matteo Salvini, dove il ministro dell’Interno punta il dito contro Saviano e i “buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di clandestini”.
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