Chi sono i migliori top manager nel nostro Paese? Ecco la classifica 2025 dei dirigenti con la migliore reputazione in Italia secondo la Top Manager Reputation.
Chi sono i migliori manager in Italia? Anche in questo 2025 ha provato a dare una risposta a questa domanda la Top Manager Reputation, un osservatorio permanente sulla reputazione dei dirigenti nostrani.
Un top manager è un dirigente di alto livello in un’azienda oppure in un’organizzazione, responsabile della gestione strategica e decisionale occupandosi soprattutto di definire gli obiettivi aziendali, guidare i team e garantire la crescita e il successo dell’impresa.
I top manager spesso lavorano sotto pressione e devono prendere decisioni cruciali che influenzano il futuro dell’azienda, motivo per cui ricevono lauti stipendi e cospicui bonus in base ai risultati.
La classifica 2025 redatta da Top Manager, società leader nelle analisi e nella gestione della reputazione virtuale di brand e figure di rilievo, ormai è diventata un must per capire quali siano i nostri dirigenti più in trend.
“La base dati analizzata - si legge nella metodologia utilizzata da Top Manager - è costituita dai contenuti digitali rilevabili online. Contenuti di differenti tipologie e provenienti da una pluralità di fonti informative online riferibili all’Executive (articoli, video, immagini, social), vengono sottoposti a un’analisi multilivello sulla base di un modello concettuale strutturato per cogliere tutti i differenti aspetti della reputazione del top manager. A ogni singolo contenuto viene assegnato un peso reputazionale sulla base di oltre 100 parametri quali sentiment, rilevanza, pertinenza, importanza della fonte. Tutti i risultati dell’analisi vengono sottoposti a rilettura consulenziale”.
Vediamo allora a marzo 2025 chi sarebbero i migliori manager in Italia stando alla Top Manager Reputation.
I migliori manager in Italia: la classifica
Ogni mese puntualmente viene pubblicata la Top Manager Reputation, la speciale classifica che cerca di stilare quale siano i dirigenti d’azienda nostrani con la migliore reputazione online.
Queste sono le prime 10 posizioni della Top Manager Reputation relativa al mese di febbraio 2025.

Come si può vedere, al momento il miglior dirigente in Italia sarebbe Andrea Orcel, da anni CEO di Unicredit che è anche il banchiere più pagato nel nostro Paese.
A completare il podio di questa speciale classifica ci sono Carlo Messina e Claudio Descalzi, numeri uno rispettivamente di Intesa Sanpaolo ed Eni.
Questo è quanto si legge nell’editoriale di Top Manager in merito alla classifica relativa a febbraio 2024.
Febbraio conferma il dinamismo crescente in Italia su vari tavoli: dall’alta finanza, alla difesa, alla politica. Guida la classifica Top Manager Reputation Andrea Orcel (86.79), che aumenta strategicamente la quota in Generali per diventare l’ago della bilancia con ricadute nelle partite in Bpm. Osservando Commerzbank. Al secondo sale di uno Carlo Messina (80.85), AD di Intesa Sanpaolo che chiude il 2024 oltre le previsioni, con utile record a 8,7 miliardi. Sale di due al terzo l’AD di Eni Claudio Descalzi (80.79) che incontra il Presidente del Ghana, chiude l’accordo con Renault su mobilità sostenibile e ritorna in F1 con Alpine. Accordo fortemente voluto anche da Luca de Meo (77.45), stabile in sesta. Quarto posto per Pier Silvio Berlusconi (80.34), seguito al quinto dall’AD di A2A Renato Mazzoncini (79.78). Settimo Giorgio Armani (77.35), all’ottavo sale di uno Alessandro Benetton (77.16), che potenzia 2100 Ventures per innovazione e startup in Europa. Brunello Cucinelli è nono (75,16), al decimo sale di uno l’AD di Snam Stefano Venier (75.11) che presenta il piano strategico al 2029 da 12,4 miliardi. Guadagna una posizione anche Matteo Del Fante (72.75), AD di Poste che entra strategicamente nel capitale di Tim. Quasi un manifesto politico l’intervista di Marina Berlusconi (71.28) su Il Foglio, che attira grande interesse e la fa salire di tre in dodicesima posizione. Urbano Cairo (71.22) è tredicesimo, seguito da Cristina Scocchia (69,53). Sale di tre al quindicesimo Pietro Labriola (67.46), tra le partite di Sparkle e l’accordo Tim-Apple. Al sedicesimo e diciassettesimo si confermano Luca Dal Fabbro (65.25) e Stefano Donnarumma (65.05). Chiudono la top 20: Renzo Rosso (65.01), alla finestra su Versace, Gian Maria Mossa (64.92), che sale di uno con conti record, e in crescita di tre Giuseppina Di Foggia (64.91), AD di Terna che lancia green bond da 750 milioni. Il colpo del mese lo assestano l’AD di MPS Luigi Lovaglio (45°,+14) con la sua ops su Mediobanca e Carlo Cimbri (58°,+4), attore di peso nell’ops di BPER su BPS. In Top 100 in crescita anche: l’AD di Generali Philppe Donnet (26°,+14), Diego della Valle (40°,+5), Ermenegildo Zegna (63°,+9), Alessandro Melzi d’Eril (73°,+8), Leonardo Ferragamo (90°,+16). Da tenere d’occhio Folgiero (27°) e Cingolani (48°) nelle prossime rilevazioni.
Piccola curiosità: l’uomo più ricco d’Italia - ovvero Giovanni Ferrero - sarebbe solo al 49° posto per quanto riguarda la reputazione online dei manager italiani, pagando probabilmente il suo basso profilo sui social e sul web in generale.
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