Claudio Anastasio si è dimesso da presidente della 3-I S.p.A dopo le accuse di aver copiato un discorso di Mussolini: la biografia del manager voluto dal governo Meloni.
Claudio Anastasio si è dimesso, con il manager che ha optato per il passo indietro dopo le polemiche che si sono venute a creare a seguito della mail, svelata da La Repubblica, che è stata inviata nei giorni scorsi al consiglio d’amministrazione di 3-I S.p.A, la nuova società pubblica nata lo scorso dicembre.
Anastasio in una mail diretta al board della società avrebbe copiato il discorso con cui nel 1925 Benito Mussolini si assunse la responsabilità politica del delitto Matteotti; come la notizia è diventata di pubblico dominio, subito le opposizioni hanno invocato le sue dimissioni tirando in ballo anche Giorgia Meloni, visto che è stato il governo a nominare il manager al vertice della 3-I S.p.A.
Nel dettaglio la 3-I S.p.A è una società “a capitale e partecipazione interamente pubblica” ideata dal governo Draghi, allo scopo di “mettere a fattor comune le competenze e i servizi informatici degli Enti e delle Pubbliche amministrazioni centrali, ottimizzare gli investimenti e assicurare sempre più elevati livelli di sicurezza e cybersecurity nell’erogazione dei servizi pubblici digitali”.
I suoi compiti così sono quelli di “sviluppare, manutenere e gestire le soluzioni software e i servizi informatici di Inps, Istat, Inail, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e delle altre Pubbliche Amministrazioni centrali”.
Anche se inizialmente come presidente era stato indicato Roberto Lancellotti, il governo Meloni ha deciso di nominare presidente della neonata società proprio Claudio Anastasio, la cui avventare però è durata poco viste le dimissioni dopo la mail in cui avrebbe copiato un discorso di Benito Mussolini.
Chi è Claudio Anastasio
“Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo”.
Questo sarebbe il contenuto della mail inviata da Claudio Anastasio che è stato rivelato da La Repubblica, parole che si rifanno al discorso di Benito Mussolini del 1925 poco dopo la morte di Giacomo Matteotti.
Dopo che le opposizioni sono insorte, Anastasio come riportato sempre da La Repubblica ha comunicato “la volontà irrevocabile di rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di componente del Cda e presidente della società 3-I S.p.A. con effetto immediato”.
Cinquantatré anni, romano de Roma, subito dopo la sua nomina alla guida di 3-I S.p.A questa è la descrizione che Sergio Rizzo ha fatto di Claudio Anastasio sulle pagine de L’Espresso.
Pioniere del web, cui ha dedicato tutta la carriera, Claudio Anastasio ha con la famiglia Mussolini, prima ancora che con quella di Fratelli d’Italia, un rapporto sentimentale di lunga data. Il 13 giugno 1997, secondo quanto riferisce l’Ansa, va online il sito Internet ufficiale Mussolini. “L’iniziativa”, precisa l’agenzia di stampa, “è della Mussolini internet di cui è presidente esecutivo Claudio Anastasio”.
Il settimanale infatti parla di una solida amicizia con Rachele Mussolini, nipote di Benito e sorella di Alessandra, che alle ultime elezioni comunali a Roma è diventata consigliere per Fratelli d’Italia dopo essere stata la più votata in città con 6.522 preferenze.
Come scrive Key4biz, Anastasio “è conosciuto, soprattutto, per essere stato il fondatore di tNotice, società specializzata nella raccomandata elettronica; nel suo CV si legge una vita professionale trascorsa ad innovare il servizio postale grazie al digitale ed è specializzato nel regolamento eIDAS sull’identità digitale, che fornisce una base normativa a livello comunitario per i servizi fiduciari e i mezzi di identificazione elettronica degli stati membri”.
Per lui l’avventura alla presidenza di 3-I S.p.A è durata solo qualche mese, con il governo Meloni che ora dovrà indicare un nuovo presidente per la neonata società pubblica.
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