Come annullare il 730/2024 già inviato, istruzioni

Patrizia Del Pidio

27 Maggio 2024 - 07:31

A partire dal 27 maggio è possibile annullare il 730/2024 già inviato. Dopo l’annullamento è possibile presentare una nuova dichiarazione. Vediamo le istruzioni per capire come fare.

Come annullare il 730/2024 già inviato, istruzioni

Come annullare il 730/024 già inviato? Dal 27 maggio si può procedere all’annullamento della dichiarazione già trasmessa. A partire dal 20 maggio il modello 730 precompilato, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate dallo scorso 30 aprile, può essere modificato, integrato, corretto e inviato.

L’invio, proprio grazie ai modelli precompilati, da qualche anno a questa parte avviene sempre più spesso in maniera autonoma, dal portale dell’Agenzia delle Entrate, ma proprio per questo motivo è più facile che si verifichino dimenticanze o errori.

Nel caso, quindi, dopo l’invio ci si renda conto di aver dimenticato, ad esempio, spese detraibili o deducibili o ci si accorga di qualche errore nella dichiarazione, è possibile annullare il 730 già inviato.

Ovviamente il modo di intervenire in questi casi dipende molto dal momento in cui ci si rende conto dell’errore. Perché dal 27 maggio fino 20 giugno 2024 è possibile annullare la dichiarazione già presentata e procedere, anche in un secondo tempo, a inviarne una nuova senza errori. Va sottolineato, però, che questa operazione può essere effettuata una sola volta per ogni anno di imposta.

Se, invece, ci si accorge degli sbagli solo dopo il 20 giugno, si può sempre provvedere a rettificare quanto trasmesso, ma le strade da seguire sono differenti.

Vediamo come procedere se ci si rende conto di aver commesso errori o dimenticanze nel 730/2024 già inviato entro il 20 giugno e come procedere all’annullamento dell’invio.

Come correggere e annullare la dichiarazione 730/2024 già inviata

Nel caso in cui ci si fosse resi conto di aver commesso degli errori nel 730/2024 dopo l’invio, è possibile annullare la presentazione digitale della dichiarazione dei redditi di quest’anno. Attenzione però: questa possibilità è valida per un’unica volta, il secondo invio non potrà essere annullato, ma si potrà comunque procedere alla correzione con modalità differenti.

Nel caso in cui ci si rendesse conto di aver commesso errori di compilazione o di non aver indicato tutti i dati necessari, è possibile agire per risolvere il problema senza incorrere in sanzioni.

Per poter annullare l’invio effettuato in modalità web è necessario rientrare nella propria area privata del portale dell’Agenzia delle Entrate e, prima di tutto, controllare che la ricevuta di invio riporti la dicitura “Elaborato”, per poi poter andare a selezionare l’opzione “Richiedi annullamento 730”.

Nel momento in cui si procede all’annullamento del modello 730/2023 verranno cancellati tutti i dati inseriti e verrà quindi anche rimosso in maniera automatica l’eventuale modello F24 per il pagamento delle imposte.

In alternativa, se ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato si può procedere con la presentazione del modello “redditi correttivo”.

È anche possibile agire in modo diverso, nel caso in cui, dopo aver inviato il modello ci si rendesse conto di aver percepito:

  • redditi soggetti a imposta sostitutiva e redditi a tassazione separata;
  • oppure plusvalenze di natura finanziaria, o anche investimenti e attività finanziarie all’estero, ovvero quelli da inserire nei quadri RM, RS, RT e RW.
    In questi casi è possibile presentare il modello “redditi aggiuntivi”, utilizzabile anche dopo il 20 giugno.

Entro quando si può annullare l’invio della dichiarazione

La data ultima per l’invio della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre, ma si può procedere con l’annullamento dell’invio solo fino al 20 giugno.

Si hanno quindi solo ancora pochi giorni per controllare e rettificare eventuali dubbi annullando un modello 730 già consegnato per poi procedere con la creazione e l’invio di quello corretto, per l’invio del quale non ci sono limiti temporali (se non quello di scadenza del30 settembre).

Cosa fare dopo aver annullato l’invio della dichiarazione

Una volta annullata la dichiarazione è necessario inviarne una seconda. Infatti nel momento in cui si decide di cliccare sull’opzione “Richiedi annullamento 730” questo verrà cancellato e considerato ancora da consegnare, e sarà quindi indicata come “omessa” nel caso in cui non dovesse pervenire entro i termini.

In questo caso diventa necessario aspettare dalle 24 alle 48 ore perché il sistema permetta di andare a caricare e modificare una nuova versione. L’annullamento comunque non va a spostare la scadenza ultima, e sarà quindi sempre obbligatorio presentare la dichiarazione entro il 30 settembre.

Come correggere la dichiarazione dopo la scadenza per annullare l’invio

Nel caso in cui si dovessero apportare correzioni dopo il 20 giugno, pur avendo già inviato la dichiarazione, si avrà comunque la possibilità di agire in questo senso, anche se non si potrà più farlo in modalità fai-da-te.

Infatti a partire dalla data del 21 giugno ci saranno due strade percorribili in caso di errori nella dichiarazione del 730:

  • ci si può rivolgere a un Caf o a un intermediario abilitato per la presentazione di un modello 730 integrativo, nel caso in cui le modifiche da integrare comportino una situazione più favorevole. La data limite in questo caso è il 25 ottobre;
  • oppure, si può inviare tramite modalità web il modello “Redditi correttivo”, fino al 15 ottobre, mentre allo scadere di questa data si potrà utilizzare il modello “Redditi integrativo”.

L’invio del modello 730/2024, così come le sue correzioni e rettifiche, possono essere fatti in autonomia utilizzando il portale dell’Agenzia delle Entrate, ma è anche sempre possibile rivolgersi a un Caf o ad altre tipologie di intermediari abilitati.

Questa opzione, pur essendo a pagamento, può rivelarsi migliore per coloro che non hanno manualità nella compilazione del modello e soprattutto per evitare di perdere delle detrazioni e non rischiare eventuali sanzioni future.

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