Come compilare un assegno nel modo corretto

Money.it Guide

22/05/2024

Come si compila un assegno bancario senza commettere errori? Ecco come fare, cosa scrivere e un esempio concreto per capire (e non sbagliare).

Come compilare un assegno nel modo corretto

Se ti stai chiedendo come compilare un assegno bancario, sappi che la procedura è intuitiva e la compilazione, se si rispettano le regole giuste, risulta semplice e facilmente replicabile.

Ma è anche vero che non è scontato saper fare e scrivere un assegno senza errori, soprattutto se si è alle prime armi o quando si parla di cifre molto alte. Risulta opportuno, quindi, riconoscere se un assegno bancario è stato compilato con le modalità corrette, per non correre il rischio che venga annullato a causa di qualche disattenzione (anche piccola),

Ecco, allora, come si compila un assegno, cosa si scrive, quali campi si devono riempire e tutte le informazioni per completare il versamento, come scadenze e limiti, oltre ad alcuni esempi su come inserire tutti i dati nel modo giusto.

Cos’è un assegno bancario e quando si utilizza

L’assegno non è altro che un metodo di pagamento diffuso che permette di trasferire denaro senza l’uso di contanti, utilizzato sia per transazioni personali che commerciali.

Un assegno bancario, in sostanza, è uno strumento di versamento scritto che consente a una persona (il traente) di ordinare alla propria banca (la banca trattaria) di pagare una determinata somma di denaro a un’altra persona (il beneficiario) o al portatore dell’assegno.

Si tratta di un mezzo di pagamento sicuro e conveniente, nonostante l’aumento delle transazioni digitali. E si può utilizzare in diversi casi:

  • transazioni commerciali: spesso si usa per pagamenti tra aziende, fornitori e clienti;
  • pagamenti di grandi importi: ad esempio, si prende in considerazione per transazioni immobiliari, acquisti di veicoli, e altri beni di valore;
  • regali monetari: è senz’altro una forma elegante di donare denaro, spesso utilizzata in occasioni speciali ed eventi;
  • pagamento di servizi professionali: si usa anche per compensare servizi di avvocati, consulenti, e altri professionisti che accettano tale metodo di pagamento.

E poi, quando si tratta di grandi somme, riduce il rischio di furti rispetto al contante, oltre ad essere tracciabile - è a tutti gli effetti uno scritto di un pagamento - e personale. Il risparmiatore, provvisto di blocchetto, è chiamato a compilare da solo il suo assegno, non come succede con l’assegno circolare, che invece viene compilato dalla banca.

Come si compila un assegno: cosa scrivere e come farlo

Va, innanzitutto, chiarito che non tutti possono scrivere ed emettere un assegno. Infatti, non tutte le soluzioni di risparmio prevedono questo mezzo e la conditio sine qua non, per chi vuole fare il pagamento, è avere un conto corrente intestato con saldo di denaro sufficiente ad eseguire il versamento. In caso contrario, si parla di assegno scoperto.

Le informazioni necessarie per la compilazione

Le informazioni da reperire necessariamente per poter compilare un assegno sono:

  • nome intestatario del conto (il proprio nome);
  • importo dell’assegno;
  • nome beneficiario.

Per un importo superiore ai 1.000 euro, sull’assegno da compilare deve essere specificata la clausola “Non Trasferibile”. Per importi più piccoli, invece, l’assegno può essere sia trasferibile che non trasferibile.

Esempio su come compilare un assegno
Ogni numero riportato nell’infografica corrisponde, di seguito, ad un punto che spiega e chiarisce come compilare un assegno senza errori.

1) Luogo

In alto, nel campo “Luogo” occorre inserire il nome della città in cui l’assegno viene compilato. Sembra un’informazione inutile e ridondante, ma in realtà il luogo della compilazione di un assegno bancario incide direttamente sui tempi di attesa per la sua presentazione.

Nel caso in cui il luogo di emissione dell’assegno corrisponde al luogo dove ha sede la banca che ha emesso il libretto degli assegni, allora siamo in presenza di un assegno “su piazza” e la sua presentazione (incasso) è possibile entro 8 giorni dalla data riportata. Se, invece, i due luoghi non hanno corrispondenza, i tempi per la presentazione aumentano fino a 15 giorni e l’assegno viene detto “fuori piazza”.

2) Data

Questo campo va compilato inserendo la data dalla quale ha inizio la validità dell’assegno, presumibilmente la stessa della sua compilazione. Attenzione: secondo la Legge italiana compilare assegni postdatati è illegale.

Unica eccezione è fatta in caso di necessità di spedire un assegno compilato, occasione in cui è ammessa una postdatazione di non più di quattro giorni per dar modo all’assegno di essere recapitato al beneficiario, che avrà tutto il tempo per effettuare la sua presentazione. La data è molto importante perché definisce i giorni a disposizione del beneficiario per incassare l’assegno: 8 giorni se l’assegno è su piazza e 15 giorni se l’assegno è fuori piazza. Allo scadere dei giorni, chi emette l’assegno più chiedere alla banca di annullare il versamento.

3) Importo in numeri

In questo spazio va scritto in numeri l’importo dell’assegno, ovvero quanti soldi chi compila l’assegno deve trasferire al beneficiario.

Il campo presenta una virgola e due piccole caselle a destra. Nella compilazione, a sinistra bisogna inserire i numeri interi (nel nostro esempio, 172), mentre nelle due caselline vanno inseriti i centesimi (nel nostro caso 00 perché la cifra è tonda).

4) Importo in lettere

È la parte che generalmente dà più problemi nella compilazione di un assegno. In questo campo va inserito l’importo da trasferire in lettere (noi dobbiamo trasferire 172 euro, quindi scriviamo “centosettantadue”).

Una volta scritto l’importo decimale, dobbiamo disegnare il simbolo “/” (senza virgolette) e inserire il numero dei centesimi in cifre (nel nostro esempio, /00). Quindi, la compilazione completa di questo campo diventa “centosettantadue/00”. Se invece il nostro assegno ha un importo di 400,50 euro, allora dovremmo scrivere “quattrocento/50”.

5) Nome beneficiario

Qui inseriamo nome e cognome della persona o dell’azienda a cui è rivolto l’assegno, e che quindi ha diritto di incassare l’assegno una volta finito di compilare. È possibile non specificare il nome del beneficiario: in questo caso il campo viene lasciato vuoto e l’assegno è “al portatore” e può essere incassato da chiunque si presenti in banca per la sua riscossione. Vi è inoltre la possibilità di indicare se stessi come beneficiario di un assegno scrivendo in questo campo “a me medesimo”.

Quando il nome del beneficiario viene specificato, l’assegno è automaticamente non trasferibile e può essere incassato esclusivamente dal beneficiario, mentre quello trasferibile può essere versato ad un’altra persona attraverso l’operazione nota come girata, anche se nella compilazione si è scritto il nome di un altro beneficiario.

6) Firma

Qui va inserita la firma di chi emette l’assegno, ovvero l’intestatario del conto corrente che compila l’assegno. La firma è necessaria per rendere l’assegno valido e deve essere la stessa che si è depositata all’apertura del conto presso la propria bianca. Se la firma è diversa, l’assegno è nullo.

Come compilare il tagliandino dell’assegno

Queste sono le parti più importanti da conoscere per sapere come compilare un assegno. Tuttavia, per rendere la nostra guida ancora più completa, vediamo a cosa serve il tagliandino che, una volta compilato e staccato un assegno, rimane attaccato al nostro libretto degli assegni.

Il tagliandino che rimane serve al correntista per avere traccia e ricordarsi gli assegni emessi con i loro importi e i nomi dei beneficiari.

7) Data assegno - Va riportata la stessa data inserita nel campo 2).

8) A favore di - Va riportato il nome inserito nel campo 5)

9) Importi - Si inserisce l’importo dell’assegno in numeri come nel capo 3)

10) Causale - Campo assente nella compilazione dell’assegno da dare al beneficiario, è un’informazione utile al correntista per ricordarsi il motivo dell’emissione dell’assegno.

Come scoprire se un assegno è valido?

Verificare la validità di un assegno è essenziale per evitare frodi o problemi di pagamento.

Ecco alcuni passi per verificare se un assegno è valido:

1. Verifica dei dati essenziali

  • Data: l’assegno deve essere datato. Verificare che la data non sia troppo lontana nel passato (di solito non oltre 6 mesi) o nel futuro.
  • Importo: controllare che l’importo in cifre corrisponda a quello in lettere.
  • Firma: la firma deve corrispondere a quella registrata presso la banca del traente.

2. Controllo Visivo

  • Difetti di stampa: gli assegni contraffatti possono presentare difetti di stampa o inchiostro irregolare.
  • Carta: gli assegni bancari sono stampati su carta speciale difficile da contraffare.

3. Verifica Bancaria

  • Chiamare la banca: contattare la banca emittente per confermare la validità dell’assegno. Fornire il numero dell’assegno, l’importo e il nome del traente.
  • Banca di deposito: depositare l’assegno presso la vostra banca, che può confermare con l’istituto emittente la validità dell’assegno.

4. Consultare registri anti-frode
Alcune banche e istituzioni finanziarie mantengono registri di assegni rubati o persi. Verificare se l’assegno in questione è elencato.

5. Verifica delle Condizioni dell’Assegno

  • Segni di alterazione: controllare l’assegno per segni di alterazione, come cancellature o sovrascritture.
  • Formato e dimensioni: gli assegni bancari hanno dimensioni standard. Un assegno fuori misura potrebbe essere sospetto.

6. Consultare il Beneficiario
Se si riceve un assegno, chiedere ulteriori informazioni al traente, soprattutto se l’assegno proviene da una fonte sconosciuta o sospetta.

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