Per l’obbligazionario sarebbero preferibili strategie flessibili in grado di generare alpha muovendo la duration di portafoglio
Gli investitori sono ottimisti per il raggiungimento dello scenario soft landing/no landing ma c’è divergenza di opinioni su quanto la Federal Reserve sarà aggressiva nel tagliare i tassi di interesse.
UBS prevede, ad esempio, che la Fed inizierà a tagliare i tassi a Marzo 2024 per portarli entro la fine del prossimo anno tra il 2.5% e il 2.75% (la banca svizzera ha uno scenario recessivo). Morgan Stanley ritiene che la banca centrale americana inizierà a limare la politica monetaria da Giugno, poi nuovamente a Settembre e poi ogni mese dell’ultimo trimestre portando i tassi intorno al 2.4%.
Goldman Sachs è quella più conservativa ritenendo che la Fed taglierà i tassi solamente di 25 bps nel quarto trimestre del prossimo anno al quale faranno seguito altri tagli trimestrali fino a metà 2026 con i tassi che arriveranno ad attestarsi intorno al 3.5%-3.75%. L’istituto americano crede infatti allo scenario di “no landing”. Tentando di trovare una chiave di lettura per il futuro in un quadro macro globale complesso, il primo effetto del rimbalzo dei mercati è che le condizioni finanziarie negli USA si sono allentate. Questo crea una condizione finanziaria stimolativa con effetti positivi per la crescita economica nel tempo anche se bisogna valutare se queste condizioni hanno assunto una posizione netta di stimolo o se si tratta al momento di un semplice allentamento delle pressioni del ciclo monetario restrittivo. La crescita nominale del PIL americano appare tuttavia piuttosto robusta e troppo elevata per giustificare un taglio aggressivo dei tassi di interesse. [...]
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