Come funziona il trasferimento di denaro tra genitori e figli?

Caterina Gastaldi

16 Settembre 2022 - 11:02

Le donazioni e i trasferimenti di denaro tra parenti funzionano in modo diverso rispetto a quelle tra estranei, e possono non essere soggette a imposte.

Come funziona il trasferimento di denaro tra genitori e figli?

Tra parenti, in particolare tra genitori e figli, è possibile procedere con il trasferimento di denaro in forma di donazione senza che questo venga necessariamente tassato, se entro il limite imposto per legge. Questa regola vale, con franchigie differenti, anche per trasferimenti tra persone con diversi gradi di parentela.

Non è tutto, anche se per donazioni di tipo oneroso è richiesta la presenza dell’atto di un notaio, questo non è sempre necessario quando si parla di trasferimenti di “modico valore”, situazione in cui la donazione non risulta neanche soggetta a imposta. Di seguito le informazioni su come comportarsi in questi casi, anche per evitare problemi con eventuali controlli da parte del Fisco.

Donazioni di modico valore

La donazione viene definita come un “atto di liberalità“, quindi fatto con lo scopo di aiutare il ricevente senza che questo vada a vantaggio del donante. I trasferimenti di denaro tra genitori e figli (ma anche tra parenti in generale) solitamente ricadono in questa situazione.

Normalmente perché una donazione venga considerata valida, e quindi il donante non possa cambiare idea e richiedere indietro quanto donato, sono necessari due elementi: l’atto pubblico della donazione alla presenza di un notaio, e la presenza di due altri testimoni.
Questa è la regola generale, che non si applica nel caso delle donazioni definite di “modico valore”, che vengono considerate valide semplicemente nel momento in cui avviene il passaggio di proprietà.

Questo significa che un genitore che trasferisce dei soldi al figlio fuori casa per aiutarlo a mantenersi non dovrà rivolgersi al notaio perché questo procedimento sia valido, a patto che la somma trasferita risulti di modico valore.

Per definire il “modico valore” è necessario tenere in considerazione, in particolare, lo stato economico del donante e valutare l’entità della donazione in confronto alla situazione di quest’ultimo. In generale, comunque, anche quando non è necessaria la presenza del notaio, è consigliabile svolgere il trasferimento di denaro attraverso modalità tracciabili, come bonifici bancari, possibilmente specificando la causale.

Tassazione delle donazioni tra parenti

Il trasferimento di denaro tra parenti non prevede, entro specifici limiti, la tassazione. Questi variano a seconda del grado di parentela delle persone coinvolte.

  • donazione tra moglie, marito, figli, genitori: la tassazione al 4% scatta al superamento di 1 milione di euro;
  • donazione tra fratelli e sorelle: fino alla franchigia di 100.000 euro non vengono tassati, oltre sono soggetti a una tassazione del 6%;
  • donazione tra parenti fino al quarto grado: subiscono subito una tassazione del 6%;
  • donazione tra amici ed estranei: tassate sempre all’8%, tranne che nei casi di basso importo;
  • donazioni a portatori di handicap: in questo caso la tassazione scatta al superamento della soglia fissata a 1.500.000 euro, e l’aliquota in questione varia a seconda del grado di parentela.

Il trasferimento di denaro tra genitori e figli quindi non è soggetto a tassazione fino a quando non viene superata la franchigia di 1 milione di euro. Chiaramente, anche prima di questa soglia ci si troverà in situazioni che non possono rientrare nel “modico valore” ed è quindi richiesta la presenza di un notaio e due testimoni.

Donazioni non soggette a imposta

Esistono alcune tipologie di donazione che, in generale, non sono mai soggette a imposta.

Si tratta dei seguenti casi:

  • donazioni di modico valore, sia di soldi, sia di altri beni mobili;
  • le spese di mantenimento, educazione, matrimonio, e abbigliamento;
  • veicoli iscritti al PRA;
  • donazione di aziende o rami di aziende, azioni, o quote sociali, quando fatte in favore dei figli o dei genitori o del coniuge;
  • donazione indiretta, nel rispetto di specifiche regole.

Donazione indiretta

Per donazione indiretta si intende la donazione di denaro con lo scopo di fornire al donatario le capacità economiche necessarie per poter acquistare uno specifico bene. Questo significa che un genitore che trasferisce ai figli una somma di denaro, con lo scopo di permettere l’acquisto di una casa, potrà farlo senza che su questa somma vengano pagate delle imposte (se supera i limiti precedenti) e senza la necessità di un notaio.

La regola prevede però che, nel momento dell’acquisto, venga specificato che questo è stato effettuato attraverso l’utilizzo di denaro ricevuto dal genitore a quello specifico scopo.

Donazioni in contanti e controlli del Fisco

In caso di donazioni, in particolare nel caso di quelle particolarmente onerose, oppure in situazioni in cui le spese di una persona non risultino attuabili se confrontate con il suo reddito, possono scattare dei controlli da parte del Fisco.

Situazioni del genere possono accadere in particolare nel caso di trasferimento di soldi in contanti, che sarà difficile giustificare nel momento in cui si non avranno prove per dimostrarlo. Oltretutto bisognerà anche tenere conto del fatto che esistono dei limiti, piuttosto stretti, per quel che riguarda la quantità di soldi contanti che si possono utilizzare per i pagamenti e le donazioni.

Il modo migliore per evitare problemi è quello di utilizzare sistemi tracciabili, come bonifici, possibilmente aggiungendo anche la causale, anche in caso di donazioni di modico valore e quindi senza il supporto di un notaio che possa andare a testimoniare il trasferimento di denaro, facilmente giustificabile nel caso di genitori e figli.

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