Guadagnare con Instagram è possibile e per molti si sta rivelando una sorta di Eldorado: ecco 10 metodi per fare soldi anche senza la necessità di essere un influencer o un personaggio famoso.
Come guadagnare con Instagram? Una domanda di grande attualità visto che l’esplosione dei social media ha generato molte possibilità di lavoro, tanto da far nascere anche la figura dell’influencer tanto in voga al giorno d’oggi.
Se all’inizio era Facebook ad essere sulla bocca di tutti, adesso senza dubbi è Instagram il social più utilizzato e dove girano più soldi, anche se TikTok è in grande ascesa essendo utilizzato soprattutto dai più giovani, il target preferito dai pubblicitari.
I numeri del popolare social network del resto parlano chiaro: a inizio 2025 si stima che in tutto il mondo siano oltre 2,3 miliardi gli utenti attivi su Instagram, quasi 40 milioni in Italia (qui il nostro focus su quanto guadagnano i nostri influencer).
La maggior parte degli utenti (il 56%) è di sesso femminile e la fascia dei più attivi è quella che va dai 18 ai 34 anni, dati che evidenziano l’importanza di Instagram come piattaforma capace di raggiungere un pubblico giovane e diversificato, sia a livello globale sia in Italia.
Stando a una ricerca fatta a livello globale nel 2023, il valore dell’influencer marketing su Instagram ha superato i 20 miliardi di dollari, a conferma dell’ingente “giro d’affari” che gravita attorno a questo social.
Non a caso si stima che ci siano oltre 200 milioni di creatori di contenuti in tutto il mondo considerando le varie piattaforme, anche se per loro i guadagni possono variare anche in maniera marcata.
Guadagnare con i social di conseguenza è possibile: vediamo allora i 10 metodi migliori per fare soldi su Instagram, una sorta di guida con tanto di esempi pratici.
1) Creare un account vetrina per altri creator
Il primo trucco è un metodo certamente non convenzionale. Una volta raggiunta una fanbase solida e fedele ai propri contenuti, infatti, si potranno offrire degli spazi pubblicitari per altri creator.
Ovviamente, ricevendo un pagamento per lo spazio offerto, facendo sì che entrambi ne traggano un vantaggio. Chi ospita gli altri creator verrà ricompensato con del denaro, mentre i creator in questione proporranno i loro post ad un pubblico ampio.
A meno che non si abbia un account generalista, questo metodo funzionerà soltanto se i creator «ospiti» pubblicheranno contenuti pertinenti con gli interessi del proprio pubblico. Se per esempio si parla di pesca subacquea, allora i post dovranno riguardare questo ambito.
Si stima che il pagamento medio per questa tipologia di servizio possa variare dai 15 ai 30 euro a post. Ciò significa che, a seconda della portata del proprio account, si può arrivare a guadagnare anche un centinaio di euro al giorno.
2) Proporre contenuti formativi ai propri follower
Stando a ciò che suggerisce l’Osservatorio Edtech, si stima che il mercato dell’infobusiness, soprattutto in Italia, abbia un valore pluri miliardario, pari al 6% del suo valore sul scala mondiale.
Sulla base di quanto appena letto, creare contenuti formativi su Instagram è una scelta saggia e potenzialmente profittevole. Le piattaforme di e-learning sono molto famose, ma spesso sono poco pratiche e dispersive.
Realizzare dei propri corsi su Instagram, invece, permette non solo di avvicinare ancor di più a sé il proprio pubblico, ma anche monetizzare dal materiale che si divulga.
Il materiale formativo in questione non riguarda ovviamente solo corsi veri e propri basati su lezioni frontali, ma anche e-book, guide, serie di articoli e via discorrendo. Tutto ciò, può partire da una base di 100 euro fino a migliaia di euro di guadagno.
3) Offrire servizi da freelance su Instagram
Ad oggi il freelance è una delle professioni più gettonate in circolazione. Può essere svolta da remoto, con ottimi guadagni e con un margine potenzialmente illimitato.
Al netto delle tasse, ovviamente. Prima di intraprendere questa carriera, poiché di questo si tratta, è necessario essere regolari dal punto di vista fiscale. Ci sono alcuni casi in cui aprire partita IVA è una condizione obbligatoria, ed è bene informarsi.
Una volta superato questo scoglio, si potrà sfruttare il proprio profilo per erogare i propri servizi in qualità di freelance. Il digital marketing è ovviamente il mercato più florido, ma trovandosi su Instagram ci si può anche proporre come fotografo o videomaker.
Stando ad un’indagine svolta da HTML, il fatturato medio di un freelance che lavora nel marketing online può partire da una base di 25.000 euro fino ad arrivare al doppio della cifra. Ovviamente, col doppio dell’esperienza e a determinate condizioni.
4) Dedicarsi all’affiliate marketing
Parlando di affiliate marketing, il portale Outbrain è stato molto chiaro a riguardo: il mercato in questione tra non molto arriverà a valere circa 14 miliardi di dollari. Ma in cosa consiste per l’esattezza?
Si tratta sostanzialmente di un accordo tra l’affiliato e l’erogatore del prodotto o servizio. L’affiliato in questione propone ai suoi follower un link che rimanga al sito dell’azienda, e guadagna una commissione per ogni acquisto portato a termine.
Coloro che hanno una fanbase solida - e non per forza ampia, dunque - possono godere di molteplici vantaggi. Portandosi a casa anche diverse centinaia di euro al mese, a seconda del settore di riferimento.
Questa è una prassi che si vede, per esempio, nei cosmetici o negli articoli di sport. Sta divenendo diffusa anche nei prodotti per la palestra, soprattutto per integratori o alimentari. In generale si guadagna una commissione per ogni vendita generata dal tuo link.
5) Gestire profile Instagram
Gestire profili Instagram per conto di aziende o influencer può essere un’attività redditizia, ma per diventare un social media manager occorrono delle competenze specifiche.
Questo lavoro consiste nellla creazione e pubblicazione di contenuti, pianificazione dei post, gestione delle interazioni - sia commenti sia DM - e analisi delle performance.
A seconda dell’esperienza e della complessità del lavoro si possono guadagnare dai 300 ai 2.000 euro al mese per ogni profilo Instagram seguito.
6) Vendere il proprio account Instagram
Se hai costruito un profilo con molti follower e una nicchia specifica, puoi venderlo a brand o aziende. Tuttavia, è importante sapere che la compravendita di account va contro i Termini di Servizio di Instagram, di conseguenza c’è il rischio che l’account venga bannato o sospeso.
Il prezzo di un account dipende da vari fattori come il numero dei follower, il tasso delle interazioni, la qualità dei follower e la propria nicchia di riferimento.
Si possono usare siti come Social Blade o HypeAuditor per analizzare le metriche e stimare il valore, con siti specializzati Fameswap, ViralAccounts, Social Tradia o Accs Market che possano facilitare la vendita.
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7) Collaborare con i brand
Si parla di influencer marketing quando i content creator, grazie al loro seguito, aiutano le aziende ad incrementare le loro vendite. Di fatto, la portata mediatica degli influencer diviene un fattore scatenante di qualunque strategia.
Stando a ciò che suggerisce il report «Influencer Advertising: market data & analysis» rilasciato da Statista, questo mercato presenta un valore monetario pari a 30 miliardi di dollari. Cifra che entro il 2028 potrebbe addirittura raddoppiare.
Se si ha una certa autorevolezza all’interno della propria nicchia di riferimento, è altamente probabile che siano le aziende stesse a contattare gli account in questione per delle collaborazioni.
Grazie a questo sistema si possono guadagnare diverse centinaia di euro per ogni post. I casi più lussuosi e meno replicabili hanno fruttato agli influencer anche decine di migliaia di euro per un singolo post, legittimando così la potenza di questo metodo.
8) Attirare traffico sul proprio sito web
Come anticipato qualche consiglio sopra, Instagram può essere utilizzato anche per incanalare il traffico che si riceve dai social verso il proprio sito web. Una fanbase consapevole, volendo approfondire, non avrà problemi ad abbandonare l’app.
Così, praticamente a costo zero, si potrà riuscire ad attirare visite e generare eventuali conversioni anche all’interno del proprio sito web. In un periodo storico dove le piattaforme vivono una certa volatilità, avere un canale nativo è fondamentale.
Si stima, infatti, che ben un italiano su quattro scopra prodotti e servizi interessanti grazie a Instagram (fonte: Osservatorio Nazionale Influencer Marketing). Ciò significa che sfruttare il proprio profilo in tal senso può essere un’ottima mossa.
9) Vendere file digitali
Non per forza bisogna proporre ai propri follower contenuti testuali o audiovisivi. Anche un qualcosa di simbolico e realizzato in formato digitale, può rappresentare una concreta chance di monetizzazione.
Basti pensare alla portata mediatica ed economica che gli NFT hanno avuto fino a qualche tempo fa, per quanto al momento non siano più in voga come prima. Illustrazioni e grafiche godono di grande interesse, e sono gadget virtuali potenzialmente molto interessanti.
10) Usare il proprio account per fare dropshipping
Il decimo e ultimo consiglio di questa lista prevede uno dei metodi più classici per guadagnare online: il dropshipping. Si tratta sostanzialmente di rivendere i prodotti altrui senza doverli per forza conservare in un magazzino.
Si può scegliere tra decine di migliaia di fornitori diversi, i quali vendono i prodotti più disparati. Anche in questo caso, a meno che non si abbia un profilo senza particolari target di riferimento, è bene che i prodotti in questione siano pertinenti.
Se si vendono articoli da pesca, la scelta dovrà ricadere proprio sulle offerte di questo tipo. Di per sé è un ottimo metodo di guadagno, capace di fruttare anche diverse migliaia di euro al mese. Ma richiede, ovviamente, tempo e dedizione.
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