Come guadagnare investendo sul fotovoltaico: il bando agrisolare 2022

Claudia Cervi

20 Settembre 2022 - 17:14

Un taglio alle bollette e contributi fino al 75% delle spese per installare nuovi impianti: ecco come guadagnare investendo sul fotovoltaico. Tutti i dettagli e le novità del bando agrisolare 2022.

Come guadagnare investendo sul fotovoltaico: il bando agrisolare 2022

Guadagnare investendo sul fotovoltaico è più semplice grazie al bando agrisolare 2022: oltre a consentire una riduzione del consumo energetico, le imprese del settore agro zootecnico possono contare su un contributo fino al 75% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Vediamo di seguito tutti i dettagli e le novità del bando agrisolare 2022.

Cos’è il Bando Agrisolare 2022

Il Bando Parco Agrisolare va nella direzione della transizione ecologica fortemente sostenuta dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che recentemente ha pubblicato le informazioni utili per presentare le domande necessarie per l’ottenimento degli incentivi.

Il Mipaaf ha messo a disposizione fondi per 1,5 miliardi di euro per promuovere la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica costruiti sugli edifici agricoli, agroindustriali e zootecnici. L’obiettivo della misura è quello di rimuovere e smaltire i tetti esistenti con nuovi tetti isolati dotati di sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e di pannelli fotovoltaici in modo da ottenere un capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.

Si tratta dunque di una delle misure più importanti messe in campo dal governo negli ultimi mesi nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Chi può partecipare al bando Agrisolare 2022

Il Mipaaf specifica che la quota principale delle risorse disponibili, pari a 1,2 miliardi di euro, è destinata al settore delle produzione agricola primaria mentre due quote da 150 milioni di euro sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Inoltre, il 40% delle risorse complessive è riservato a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Come funziona il bando Agrisolare 2022

Tra i requisiti per partecipare al bando è necessario che l’impianto solare sia di nuova costruzione e destinato a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola, permettendo in tal modo di tagliare le bollette.

Inoltre è necessario che gli impianti fotovoltaici siano installati sulle coperture di fabbricati esistenti.

Per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico si dovrà fare riferimento al PVGIS, un programma di simulazione e di calcolo messo a disposizione dal Centro comune di Ricerca dell’UE che consente di determinare il valore di produzione media dell’impianto, anche relativa ai prossimi anni, basandosi su dati e tabelle attendibili.

I lavori per la realizzazione degli interventi previsti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e deve essere garantita la realizzazione e la rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

Contributo massimo agevolabile dal bando

I contributi massimi previsti per le spese di installazione dell’impianto fotovoltaico variano in funzione del settore di appartenenza delle imprese che richiedono il beneficio-

Per gli interventi da realizzare nelle aziende attive nel settore della produzione primaria e nella trasformazione di prodotti agricoli , il contributo massimo riconoscibile è pari:

  • al 50% delle spese ammissibili, per gli interventi da realizzare nelle Regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna);
  • al 40% delle spese ammissibili, per le altre Regioni.

Il contributo viene maggiorato di 20 punti percentuali nel caso in cui:

  • il richiedente sia un giovane agricoltore o agricoltore che abbia avviato l’attività nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto;
  • l’investimento ricada in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del Regolamento (UE) n. 1305/2013.

Per gli interventi da realizzare nelle aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, a prescindere dalla Regione di appartenenza, il contributo massimo è pari al 30% delle spese ammissibili.
Il contributo per gli interventi da realizzare nelle aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli può essere maggiorati di:

  • 20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
  • 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
  • 15 punti percentuali, per investimenti effettuati nelle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Come inviare la domanda

Come specificato nell’avviso pubblico presentato dal Mipaaf il 23 agosto 2022, i contributi - concessi fino ad esaurimento delle risorse - tramite una procedura a sportello gestita dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse). L’invio delle domande è possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre, tramite il portale del Gse.

Le proposte saranno valutate e gestite dall’Gse che darà attuazione immediata ai programmi fotovoltaici che hanno ricevuto parere favorevole.

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