Azioni, Btp, conti deposito o altro? Come investire 50.000 euro nel 2024? Una guida completa.
Investire 50.000 euro nel 2024 senza rischi può risultare un’impresa complessa, considerando l’ampia gamma di opportunità e rischi presenti sul mercato finanziario. In un contesto caratterizzato da un tasso di inflazione superiore al 5% annuo, l’obiettivo principale dell’investitore è preservare il valore del proprio capitale e, simultaneamente, ottenere rendimenti che siano in grado di superare tale inflazione.
Non esiste una soluzione adatta per tutte le tasche, ma occorre individuare quella migliore in base al proprio profilo di rischio ed esigenze di investimento, valutandone rischi e benefici.
In questa guida forniremo utili consigli e strategie per investire i tuoi 50.000 euro nel modo più intelligente possibile, tenendo sempre a mente alcuni punti fermi come la diversificazione, il contenimento dei costi e i vantaggi di un orizzonte temporale lungo.
Come investire 50.000 euro?
Prima di decidere come investire i tuoi 50.000 euro, è fondamentale creare un fondo di emergenza. Gli esperti finanziari suggeriscono di costituire un fondo che copra da tre a sei mesi di spese correnti, fornendo così una rete di sicurezza durante periodi di particolare incertezza economica, come la perdita di lavoro o altre fonti di reddito, o per affrontare spese impreviste senza dover compromettere il proprio tenore di vita.
Fatta questa premessa, esploriamo ora le diverse possibilità per investire 50.000 euro, in modo da aiutarti a prendere una decisione informata.
Investire 50.000 euro senza rischi: quali sono le opzioni?
Ricordando sempre che non esistono investimenti sicuri al 100%, se sei alla ricerca di investimenti sicuri a basso rischio, ci sono diverse opzioni tra cui scegliere.
- Conti deposito: offrono un tasso di interesse fisso e un alto grado di sicurezza per il tuo capitale.
- Buoni fruttiferi postali: offrono un tasso di interesse fisso e la sicurezza del capitale garantita dallo Stato.
- Titoli di Stato: offrono un rendimento fisso e la sicurezza del capitale garantita dallo Stato.
- ETF e fondi comuni di investimento a basso rischio: offrono un portafoglio diversificato di investimenti a basso rischio.
Investire in borsa
Investire in borsa può essere un’ottima opzione per chi cerca un ritorno sull’investimento più elevato. Tuttavia, l’investimento in borsa comporta un rischio maggiore rispetto ad altre soluzioni e richiede una certa conoscenza del mercato.
Di seguito, alcune linee guida da seguire per approcciare questo tipo di investimento:
- Diversifica il tuo portafoglio: investi in un mix di azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e altri strumenti finanziari.
- Investi in società solide con una storia di performance positive.
- Investi a lungo termine: il mercato azionario è notoriamente volatile a breve termine, ma tende a salire costantemente a lungo termine. In questo modo potrai beneficiare anche della distribuzione dei dividendi che la società distribuisce.
- Considera di investire attraverso un consulente finanziario professionista.
Puoi approfondire questo argomento leggendo la nostra guida su come investire in borsa.
Obbligazioni
Le obbligazioni hanno riacquistato un ruolo di rilievo per chi cerca investimenti più sicuri dopo l’incremento dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali mondiali, a partire da metà 2022. Pur garantendo un rendimento moderato, le obbligazioni costituiscono un’opzione ideale per gli investitori orientati verso una strategia meno rischiosa, differenziandosi così da strumenti finanziari ad alto rendimento.
- Investi in obbligazioni emesse da società o governi stabili e affidabili.
- Considera obbligazioni con scadenze diverse per diversificare il tuo portafoglio.
- Tieni presente che le obbligazioni offrono un rendimento inferiore rispetto ad altri strumenti di investimento e nella maggior parte dei casi non coprono il livello di inflazione.
Immobili
Investire in immobili può essere un’ottima scelta per chi cerca un investimento tangibile che può generare un flusso di reddito passivo, grazie all’affitto o alla rivendita a lungo termine.
Per massimizzare il potenziale di rendimento, è importante acquistare proprietà in aree con forte domanda e prospettive di crescita del valore immobiliare. Ad esempio, potrebbe essere vantaggioso investire in proprietà in zone in cui l’economia locale sta crescendo rapidamente o in cui ci sono progetti di sviluppo urbanistico in corso.
Tuttavia, è importante tenere presente che gli investimenti immobiliari richiedono un impegno significativo di tempo e denaro per la manutenzione e la gestione delle proprietà. Ci possono essere costi di manutenzione e riparazione imprevisti, oltre alla necessità di trovare inquilini affidabili e gestire i rapporti con loro.
Inoltre, gli investimenti immobiliari possono essere soggetti a fluttuazioni di mercato e potrebbero richiedere un periodo di detenzione più lungo rispetto ad altri investimenti finanziari. Ci possono essere anche problemi legali e fiscali da affrontare, come l’adeguamento alle normative edilizie, la gestione di contratti di locazione e le tasse sulle proprietà.
Bitcoin e criptovalute
Investire in criptovalute può essere un’opzione interessante per coloro che cercano un investimento ad alto potenziale di rendimento, ma è importante comprendere che si tratta anche di un investimento ad alto rischio. Il valore delle criptovalute può variare notevolmente in breve tempo, quindi è necessario fare una ricerca approfondita sulle criptovalute e sulle tecnologie sottostanti prima di investire.
Per investire in criptovalute in modo prudente, è essenziale determinare con attenzione la quantità di capitale da destinare a tale investimento. Una regola fondamentale, soprattutto nel contesto delle criptovalute, è di investire solo ciò che si è disposti a perdere, poiché il mercato delle criptovalute è notoriamente volatile e le perdite sono sempre possibili.
Se decidi di investire in criptovalute, assicurati di farlo tramite una piattaforma di trading affidabile e regolamentata. Ciò consentirà di effettuare gli investimenti in modo sicuro e regolamentato.
Tuttavia, anche con queste misure di sicurezza, è importante ricordare che investire in criptovalute rimane ad alto rischio. Le criptovalute sono ancora relativamente nuove e il loro valore dipende da molte variabili, tra cui la regolamentazione governativa e l’accettazione del mercato.
Startup
Investire in startup può essere una scelta coraggiosa ma rischiosa. Tuttavia, se fatta con attenzione, può portare a grandi profitti. Una buona strategia di investimento in startup richiede un’analisi dettagliata di ogni azienda, della sua leadership e delle sue prospettive future. Inoltre, è importante ricordare che il successo di una startup non è garantito e che molte nuove imprese non superano la fase iniziale.
Per minimizzare il rischio, è importante individuare startup con prodotti o servizi innovativi, un team altamente competente e un solido piano di business, meglio ancora se scalabile. Questi fattori possono aumentare le probabilità di successo dell’azienda e ridurre il rischio per chi investe.
Un altro fattore da considerare è il grado di coinvolgimento dell’investitore nella startup. Alcuni investitori preferiscono essere coinvolti attivamente nel processo decisionale dell’azienda, mentre altri preferiscono avere un ruolo più passivo. A seconda delle preferenze dell’investitore, è possibile scegliere di investire in startup tramite un fondo di venture capital professionale. Questi fondi possono offrire un’ampia gamma di opportunità di investimento, nonché l’accesso a un team di professionisti esperti nella valutazione e nella gestione di startup.
Infine, è importante avere una strategia a lungo termine e un’adeguata diversificazione del portafoglio di investimenti: un investimento in una startup può richiedere tempo per produrre profitti. Ricorda poi che nell’ecosistema startup, il tasso di sopravvivenza delle imprese è del 56% dopo 3 anni e del 44% dopo 5 anni (Fonte, Eurostat).
Settore green
Investire nel settore green può rappresentare un’opzione interessante per coloro che desiderano unire il potenziale di rendimento elevato con la possibilità di avere un impatto positivo sull’ambiente.
Una delle opzioni più diffuse per investire nel settore green è quella di acquistare azioni di aziende che producono tecnologie ecologiche, come pannelli solari, turbine eoliche, veicoli elettrici, ecc. In questo modo si potrebbe sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie a basso impatto ambientale e beneficiare dell’eventuale successo commerciale dell’azienda.
Un’altra opzione per investire nel settore green è quella di partecipare a fondi comuni di investimento green, che investono in una serie di aziende e tecnologie ecologiche. Questo tipo di fondo potrebbe fornire una maggiore diversificazione e ridurre il rischio di perdita, ma è importante verificare attentamente i costi e le politiche di investimento del fondo prima di investire.
È importante scegliere con cura le aziende in cui investire, valutando la loro reputazione e il loro impegno per la sostenibilità e l’energia pulita.
Investimenti alternativi
Investire una quota di 50.000 euro in investimenti alternativi, come orologi, opere d’arte e vini, rappresenta un approccio interessante e diversificato per gli investitori alla ricerca di opportunità al di fuori dei tradizionali mercati finanziari. In un contesto economico in cui la diversificazione è diventata cruciale, questi beni tangibili possono offrire opportunità di rendimento allettanti.
Gli orologi da collezione, ad esempio, non solo hanno un valore intrinseco, ma possono apprezzarsi nel tempo, diventando autentiche opere d’arte meccaniche. Le opere d’arte, con la loro natura unica e il potenziale per aumentare di valore, possono fungere da investimenti culturalmente ricchi. I vini, oltre a essere una passione, possono rappresentare un investimento solido grazie alla loro crescita di valore nel corso degli anni. Tuttavia, è essenziale affrontare tali investimenti con cautela, cercando consulenza da esperti del settore e valutando attentamente rischi e benefici. Investire in alternative come queste richiede una comprensione approfondita del mercato e una strategia a lungo termine, ma potrebbe portare a un portafoglio diversificato e redditizio.
Come investire 50.000 euro: a chi rivolgersi?
Quando si tratta di investire 50.000 euro, ci sono diverse opzioni a disposizione degli investitori. Uno dei primi punti di contatto può essere la propria banca, una SIM (Società di Intermediazione Mobiliare) o una SGR, SICAV e SICAF che possono offrire una vasta gamma di prodotti finanziari.
Tuttavia, bisogna tenere presente che banche, SIM e società di gestione hanno spesso bisogno di vendere i loro prodotti e non sempre questi sono convenienti per il cliente. Inoltre, in alcuni casi, possono sussistere conflitti di interesse: una società emette un fondo e manda un suo promotore alla ricerca di una banca disposta a distribuirlo al cliente finale. La società vende alla banca e quest’ultima vende a te, aumentando il costo finale del prodotto.
Un’alternativa è rivolgersi a un consulente finanziario indipendente, il quale può offrire consulenza personalizzata e creare un piano di investimento adatto alle tue esigenze. Operando in maniera indipendente, il consulente non riceve compensi da banche o società sugli strumenti finanziari consigliati e per questo può proporre il prodotto migliore, slegato da conflitti di interesse. È importante, tuttavia, scegliere un consulente finanziario affidabile e professionale, e valutare attentamente i costi di gestione del portafoglio.
Un’altra opzione è rappresentata dai broker online, i quali offrono piattaforme di trading che consentono di comprare e vendere titoli, criptovalute e altri strumenti finanziari in modo autonomo. I broker online possono essere una buona scelta per gli investitori esperti e che vogliono gestire in prima persona il proprio portafoglio, ma è importante sottolineare che il trading online comporta anche un rischio elevato e richiede una conoscenza approfondita del mercato finanziario.
Infine, le piattaforme di crowdfunding consentono di sostenere progetti di imprenditoria e startup in fase iniziale. Tuttavia, questi investimenti sono spesso ad alto rischio e richiedono una ricerca accurata e una valutazione approfondita del team, del prodotto e del mercato di riferimento.
Quanto costa investire 50.000 euro?
Il costo per investire 50.000 euro varia in base ai prodotti finanziari utilizzati per costruire il portafoglio di investimento e all’intermediario a cui ci si rivolge.
In media il costo per investire il patrimonio è dell’1,4%. I costi dei servizi forniti direttamente dalla banca ammontano allo 0,5%. I prodotti finanziari costano in media lo 0,9%.
In genere si sostengono costi più elevati presso intermediari dove si acquistano prodotti di risparmio gestito (2%-3% all’anno), mentre se si comprano Etf i costi medi sono più contenuti (0,4%-0,7%).
La gestione patrimoniale attiva è dunque quella più costosa. Tra le spese più comuni si possono trovare le commissioni d’ingresso, le commissioni di gestione annue, il premio sui rendimenti e le commissioni di uscita.
- Le commissioni d’ingresso sono quelle che vengono applicate al momento dell’acquisto di un prodotto di gestione patrimoniale, come ad esempio un fondo comune di investimento. Queste commissioni possono variare a seconda del prodotto e dell’intermediario finanziario che lo commercializza.
- Le commissioni di gestione annue rappresentano il costo principale della gestione patrimoniale e sono calcolate in percentuale sul valore del patrimonio gestito. Queste commissioni coprono i costi di gestione del patrimonio e possono essere più o meno elevate a seconda delle scelte di investimento effettuate dal gestore.
- Il premio sui rendimenti è una commissione che viene applicata in caso di buoni risultati dell’investimento. Questo tipo di commissione può incentivare il gestore a cercare di ottenere il massimo rendimento possibile per il cliente.
- Le commissioni di uscita sono quelle che vengono applicate in caso di disinvestimento anticipato. Queste commissioni possono variare a seconda del prodotto e dell’intermediario finanziario e possono rappresentare un costo non indifferente per il cliente.
Ricordiamo inoltre che sugli investimenti finanziari oltre alle commissioni bancarie ed alle ritenute fiscali del 26%/12,5% si paga anche una imposta di bollo fissa dello 0,20% che rappresenta una ulteriore, sicura perdita.
Quanto rendono 50.000 euro in banca
Investire in strumenti finanziari come azioni, fondi comuni, ETF o altri prodotti simili comporta il rischio di dover subire le fluttuazioni del mercato. Per coloro che preferiscono investimenti a basso rischio, un conto deposito può essere un’opzione interessante. Proviamo dunque a simulare quanto rendono 50.000 euro in banca.
Calcolare gli interessi su un conto bancario è un’operazione semplice. Basta moltiplicare il tasso d’interesse applicato al capitale depositato per calcolare il guadagno annuo sul conto corrente o sul conto deposito.
La formula matematica per il calcolo degli interessi su conto corrente e conto deposito è la seguente:
Interesse = (Capitale depositato * tasso di interesse netto annuo * tempo in giorni) / 36500
Questa formula tiene conto del tempo in cui il capitale rimane depositato e del tasso di interesse netto annuo applicato.
Secondo il rapporto mensile dell’Abi, a dicembre 2023 il tasso praticato sui soli depositi in conto corrente è lo 0,96%, tenendo conto che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento (era lo 0,32% a giugno 2022). Un conto deposito vincolato per un certo periodo di tempo rende in media il 3,91% lordo annuo.
Ad esempio, supponiamo di depositare 50.000 euro su un conto corrente non vincolato per un anno, con un interesse annuo dello 0,21%. Utilizzando la formula matematica sopra riportata, otterremo un guadagno di 255 euro: (50000 x 0,96 x 365) / 36500 = 480 euro. In questo caso, dopo un anno i 50.000 euro hanno fruttato 480 euro lordi, pari a 355,2 euro netti.
Nel caso di un conto deposito vincolato, il tasso di interesse è più alto, ma il capitale depositato sarebbe vincolato per un determinato periodo di tempo, generalmente da 3 mesi a 5 anni, e il prelievo anticipato potrebbe comportare una penalizzazione o la perdita degli interessi maturati. Simulando il calcolo degli interessi per un vincolo di 12 mesi al 4% lordo, otteniamo 1.500 euro: (50000 x 4 x 365) / 36500 = 2.000 euro, a cui detraiamo il 26% di ritenuta fiscale, ottenendo un guadagno netto di 2.000 - 520 = 1.480 euro.
Vivere di rendita con 50.000 euro. Si può?
Vivere di rendita è il sogno di tutti, ma per farlo occorre trovare degli investimenti efficaci e fruttuosi, mantenendo un certo grado di sicurezza e stimando le probabilità di eventi negativi.
Ipotizziamo che per vivere di rendita ci servano circa 24.000 euro netti, che equivalgono a 33.000 euro lordi. In Italia infatti le rendite sono tassate al 26%.
Per ottenere questa rendita, gli investimenti fatti con un capitale di 50.000 euro dovrebbero rendere il 66%, il che rappresenta un rischio eccessivo, che potrebbe portare a perdere l’intero capitale.
Quanti soldi mi servono dunque per vivere di rendita?
Facciamo ora un esempio pratico con un rendimento medio lordo annuo più verosimile del 6% e di voler ottenere una rendita annua netta di 24.000 euro, per coprire le spese nette che sostengo per mantenere il mio nucleo familiare. In pratica sono 2.000 euro al mese. Consideriamo poi un margine di sicurezza del 10% per spese impreviste dovute a inflazione, investimenti meno fruttuosi o periodi di recessione.
Sulla base di questi dati, il capitale necessario per vivere di rendita è di 605.000 euro, una cifra 12 volte superiore ai 50.000 euro a nostra disposizione.
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