Come non pagare le tasse con il 730

Patrizia Del Pidio

14/06/2024

Non tutti ne sono a conoscenza, ma presentare la dichiarazione dei redditi con il 730 permette di non pagare le tasse. Vediamo come fare.

Come non pagare le tasse con il 730

Come non pagare le tasse con il 730? Sembra impossibile ma la dichiarazione dei redditi, che in molti vedono come il mezzo che Fisco ha per far pagare versare il dovuto ai contribuenti, può rivelarsi lo strumento che i lavoratori possono utilizzare proprio per non versare le imposte.

Tutti i cittadini sono tenuti a pagare, annualmente, l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) su qualsiasi reddito prodotto (non solo su quello da lavoro o da pensione, quindi). Pensionati e dipendenti versano il dovuto mensilmente visto che il sostituto di imposta (il datore di lavoro o l’ente previdenziale che versa la pensione) trattengono la quota mensile dell’Irpef direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.

Usare il 730 per non pagare è possibile

Come abbiamo detto il 730 si può rivelare lo strumento giusto per non versare le imposte. In molti casi il dipendente che ha un solo sostituto di imposta e non ha altri redditi non presenta la dichiarazione annuale (in molti casi vedendolo come un obbligo da cui è esentato), ma sbaglia.

Con la presentazione del modello 730, infatti, anche chi non è obbligato può andare ad abbattere l’imposta dovuta con le spese sostenute nell’anno di imposta di riferimento per le quali spetta una detrazione. In questo modo, avendo già versato l’Irpef in busta paga, le detrazioni si trasformano in un rimborso dell’imposta versata.

Quello che non tutti sanno, infatti, è che il rimborso del 730 non restituisce parte delle spese sostenute, ma restituisce parte dell’imposta versate e non dovuta perché abbattuta, appunto, dalle spese sostenute. Si pensi agli incapienti (coloro che non hanno capienza fiscale): non hanno diritto alle detrazioni perché non pagano l’Irpef. Nel loro caso il Fisco non è che non rimborsa le spese mediche o quelle di istruzione, ma non permette la detrazione perché non c’è un’imposta versata (o da versare) da cui sottrarre la detrazione. Proprio questo esempio fa comprendere che il rimborso del 730 non restituisce parte delle spese mediche o degli interessi passivi del mutuo, ma restituisce l’imposta versata e non dovuta (perché abbassata dalle spese sostenute che danno diritto a detrazione).

Il 730 va sempre presentato per abbassare l’imposta

L’esonero dall’obbligo di presentazione del modello 730 per alcune categorie di contribuenti non deve scoraggiare dall’inviare comunque la dichiarazione se nell’anno precedente si sono sostenute spese che danno diritto a una detrazione di imposta. In questo modo si potrà recuperare parte delle imposte già versate.

Il consiglio, in ogni caso, è sempre quello di valutare la convenienza o meno della presentazione, soprattutto se ci si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato: in alcuni casi, se non si procede in autonomia, il costo dell’invio del 730 potrebbe superare quello del beneficio fiscale spettante, soprattutto se le spese da portare in detrazione non sono molte. Per le spese mediche e sanitarie, infatti, va tenuto conto che la detrazione spetta solo per la spesa sostenuta oltre la franchigia di 129,11 euro.

Se si hanno scontrini della farmacia per 200 euro, ad esempio, la detrazione al 19% spetta solo su 70 euro circa e si traduce in uno rimborso 13,30 euro.

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