Sai che anche in Italia puoi chiedere la personalizzazione di targhe di auto e moto? Ecco come fare e quanto costa.
Probabilmente non sai che potresti fare richiesta di una targa personalizzata per il tuo veicolo, che sia un’auto o una moto.
A prevederlo è il Codice della Strada, che al comma 8 dell’articolo 100 riconosce ai proprietari dei veicoli la possibilità di fare richiesta di una targa personalizzata nel rispetto delle modalità stabilite dal Dipartimento per i trasporti terrestri.
Ciò significa che se ad esempio sei affezionato ad alcuni numeri o lettere e vuoi che siano presenti sulla targa della tua auto, o moto nuova, puoi farlo. Il tutto però nel rispetto di alcune regole che di fatto limitano, e non di poco, la possibilità di personalizzare la targa secondo i propri desideri.
Nel nostro immaginario, infatti, ci sono le targhe personalizzate come quelle che sono solite circolare negli Stati Uniti, spesso con trame fantasiose e nomi scelti personalmente dai proprietari. Ma non è così in Italia, dove la possibilità di personalizzare la targa è comunque condizionata al rispetto della sequenza alfanumerica fissata dal regolamento.
Per questo motivo la possibilità di personalizzare la targa, che tra l’altro prevede un costo a carico degli interessati, è ancora molto poco utilizzata in Italia.
Come deve essere una targa in Italia, anche se personalizzata
In Italia le targhe presenti su auto e moto seguono una sequenza alfanumerica che si compone di 7 caratteri tra numeri e lettere, solitamente assegnati in maniera progressiva ma con la possibilità di personalizzazione. Su una targa però non troveremo mai le lettere I, O, Q e U in quanto potrebbe essere fatta confusione con i numeri.
C’è poi un preciso ordine: si comincia con 2 lettere, si procede con 3 numeri e poi si conclude con altre 2 lettere.
Il format, quindi, è il seguente: AA 111 AA.
Il tutto assegnato in maniera più o meno progressiva, tanto che dalla targa si potrebbe anche risalire all’anno di immatricolazione del veicolo. Ad esempio, attualmente le targhe di nuova immatricolazione iniziano con la combinazione GV, mentre sappiamo che nel 2019 si utilizzava ancora la lettera F come iniziale.
Come può essere personalizzata la targa
Quando si chiede di personalizzare la targa, quindi, bisogna attenersi alla suddetta sequenza. Nel proporre la personalizzazione sarà quindi necessario indicare una sequenza di 2 lettere, 3 numeri e altre 2 lettere, senza mettere ovviamente le lettere che sono vietate dal regolamento. Ad esempio, oltre al fatto che non possono essere utilizzate le lettere I, O, Q e U, le prime lettere non possono essere la X, la Y o la Z.
Inoltre, bisogna considerare che il Codice della Strada all’articolo 100 comma 3-bis stabilisce che le targhe sono personali e non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo.
Per questo motivo la personalizzazione della targa è possibile solo previa disponibilità della stessa: non si può avere, quindi, la stessa sequenza alfanumerica di una targa già rilasciata.
Come chiedere la personalizzazione della targa (e quanto costa)
La richiesta di personalizzazione della targa auto va fatta direttamente al Dipartimento per i trasporti terrestri e alla Motorizzazione.
La richiesta va fatta di persona (non c’è possibilità di farlo online), previa la compilazione di un apposito modulo con il quale appunto si va a indicare il codice alfanumerico desiderato. Al modulo va allegato il documento di riconoscimento, nonché il libretto di circolazione, il tutto a un costo di 150 euro (che diventano 250 euro laddove ci si rivolga a un intermediario).
Ovviamente la spesa va sostenuta solo dopo il via libera: non è detto, infatti, che la targa richiesta sia disponibile. In caso di parere favorevole allora il Dipartimento provvederà a immatricolare il veicolo oltre a rilasciarne la carta di circolazione.
Se invece la richiesta di targa personalizzata non avviene per un nuovo veicolo ma per un usato, allora nel frattempo procederà anche al rilascio di un nuovo libretto di circolazione.
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